Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Non sono affatto sorpreso, sinceramente.
Infatti in Svizzera ad esempio si può sciare ma i ristoranti sono chiusi per pranzo.
In Italia guai sciare, però i ristoranti dove andare a pranzo in massa teniamoli belli aperti nelle zone gialle.
Tema: è più probabile contagiarsi mentre si è all'aperto in seggiovia (con 3/4 persone a fianco), con la mascherina addosso oppure a pranzo in un ristorante, al chiuso, con molte persone, senza la mascherina per il 99% del tempo e con un distanziamento dei tavoli che spesso e volentieri fa una differenza quasi nulla?
Ciascuno tragga le proprie conclusioni.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Discorso trito e ritrito, ma che è sempre bene ricordare.
In Svizzera gli impianti sciistici sono rimasti principalmente aperti perché i CANTONI hanno stabilito di volta in volta le eventuali limitazioni e adottato specifiche (e rigorose, come mi ha confermato un mio amico che lavora nel Canton Vallais) procedure per il contenimento della pandemia.
a bassa circolazione si poteva, senza particolare problema, grosso modo dal 15 gennaio a fine febbraio, poi se il virus riprende a correre non è solo un problema di trasmissione (che è evidente che in seggiovia non sussista), ma proprio di pressione sugli ospedali che non riuscirebbero a gestire sia chi si fa male sulle piste sia l'emergenza covid.
penso che il succo del discorso stia lì...
poi, è totalmente illogico che non si possa sciare in area gialla ma si possa andare al ristorante al chiuso, su questo concordo, ma anche si guardano gli sport di contatto... giocare in 15 in palestra va bene sciare all'aperto no? è evidente che sia una contraddizione enorme... una delle tantissime che si accompagnano da marzo...
Si vis pacem, para bellum.
Capisco sicuramente chi non può lavorare in questo periodo, un po' meno come priorità chi sente mancare gli svaghi, le attività sportive e compagnia, ma non esagererei adesso... ragazzi tutti depressi eppure io li vedo bellamente tutti in giro, al parco, al campo sportivo a farsi i fatti loro in compagnia. Argomento sanità: sicuramente durante il primo lockdown molti reparti ospedalieri hanno subito ritardi e rallentamenti nelle loro attività, ma lo stesso non mi risulta ora. Conosco diverse persone malate oncologiche che fanno le loro cure senza problemi, proprio perchè con le misure contenitive non si è mai arrivati, finora, a livelli paragonabili a quelli della primavera 2020.
Quindi, eviterei di fare il solito minestrone, i problemi ci sono, ma mi sembra che alcuni qui dentro e pure fuori, li usino per giustificare le proprie incapacità e scaricarne la colpa su altri, sul governo cattivo, sui dittatori sanitari...
Pietro
La mia umile stazione meteo
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
Da che mondo e mondo in Italia qualsiasi cosa accada la colpa è sempre dei cittadini. Le amministrazioni che si assumono la responsabilità sono morte da un pezzo. E' facile, veloce e non richiede particolari abilità se non quelle della menzogna.
Dei giornalai e pseudo virologi non parlo più, si commentano da soli.
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Niente morale, tu sei il primo ad aver scritto post pessimi.
Non serve conoscere la storia personale di nessuno, visto che tutti hanno i propri problemi, per poter dire che il primo passo per superarli è piangersi meno addosso e tirarsi fuori. Il lamento fine a se stesso è lo sport nazionale da sempre.
Pietro
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