Il sunto dei veri problemi del Covid, alla fine, si può ricondurre solo ad uno: ci sono innumerevoli sintomi molto comuni e non si conosce il decorso della malattia.
I sintomi sono talmente variegati - tra cui totalmente assenti - che è impossibile stabilire sulla base di gran parte di questi se si è malati o no. L'unica discriminante valida rimane la febbre: se si ha febbre in questo periodo (a meno che non si tratti di febbre post-operatoria o dovuta ad interventi) è quasi sicuramente Covid-19. Il resto è tutto un limbo. Fra tutti i miei conoscenti ho già sentito dei sintomi più variegati, è impossibile stabilire un quadro preciso perchè ho veramente sentito di tutto (dal mal di schiena agli occhi arrossati, al mal di gola, al naso che cola, al mal di testa, alla tosse, al dolore alle gambe, chi più ne ha più ne metta).
Se aggiungiamo il fatto che i tamponi si stanno dimostrando sempre meno affidabili, forse sarebbe bene partire con una campagna di test sierologici anzichè tamponi dal risultato aleatorio.
Lou soulei nais per tuchi
Comunque, mi è venuto in mente che se l'influenza non riesce a diffondersi e non ha nemmeno visto aumentare la sua incidenza da novembre in poi (di solito il picco si ha a gennaio-febbraio in cui la maggior parte delle regioni era gialla) potrebbe anche essere dovuto al fatto che il covid potrebbe avere un vantaggio evolutivo che porta in qualche modo a ridurre fortemente la circolazione dei virus influenzali... In qualche modo la stessa cosa, più o meno, che sta avvenendo con la variante inglese che probabilmente sta proprio soppiantando la precedente variante. Ma è solo un'idea che mi è venuta in mente, attendo lumi dai più competenti in materia
Su questo sono parzialmente d'accordo.
Si è visto che spesso i malati di Covid sono terrorizzati, e sono terrorizzati dall'idea di poter peggiorare da un momento all'altro, di necessitare dell'ossigeno, di assistenza ospedaliera, o altro. Spesso l'ansia o la paura induce a sentire i sintomi peggiori di quello che sono: qualsiasi medico non potrà che confermarlo.
Le persone che hanno paura molto probabilmente, se non adeguatamente assistite dal proprio medico curante, correranno all'ospedale anche con situazioni non gravi, e l'ospedale presumo che sia "costretto" a ricoverarle se c'è qualche parametro fuori posto (che verosimilmente ci sarà), perchè dubito che l'ospedale ti rimandi a casa con 39.0 di febbre. Ma, credo, ci siano alcuni casi nei quali i pazienti potrebbero stare a casa ma, vista la paura, vanno all'ospedale e l'ospedale non può sbatterli fuori. Credo che si intenda questo per "assalti agli ospedali".
Lou soulei nais per tuchi
Sono perfettamente d'accordo.
Una domanda per i più esperti poco tempo fa ho fatto la visita medica per l'abilitazione al lavoro, bene il medico mi ha detto che per lui la somministrazione di ossigeno provoca le trombosi che poi è la maggiore causa delle morti per Covid, in poche parole bisognerebbe intervenire prima di dare l'ossigeno
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Sostanzialmente sì: il vantaggio evolutivo ce l'ha eccome, ed è di base il suo indice di contagio R0.
L'R0 dell'influenza è a grandissime linee compreso tra 0.9 e 2.1, a seconda delle influenze stagionali, mentre il Covid-19, di base, dovrebbe essere dai 2.5 ai 4.5 se non oltre. Già questo è un primissimo vantaggio: laddove non riesce l'influenza, riesce invece il Covid, che ha bisogno di meno esposizione, meno tempo, meno persone per circolare alla grande.
Se poi ci aggiungiamo le restrizioni, i dispositivi e compagnia bella, e dunque parliamo di Rt che, per il Covid, cerchiamo faticosamente di tenere sotto a 1, rimane chiaro che l'influenza, con un R0 già molto più basso di suo, non ha proprio modo di circolare.
C'è poi il discorso degli asintomatici e del lungo tempo di incubazione (5-7 giorni prima dei sintomi) che ha il Covid, e questo lo rende evolutivamente quasi perfetto: l'influenza non può fisicamente circolare.
Lou soulei nais per tuchi
Forse ti sfugge che la polmonite non è una malattia ma un effetto di alcune patologie indotte da determinati virus e batteri tra cui c'è anche il covid. E' la manifestazione della malattia indotta dalla presenza del virus, quindi che c'entra usare il termine "paragonabile" tra covid e polmonite dato che non sono minimamente due cose diverse e al contrario l'una è l'effetto dell'altro e viceversa?
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