Vedo dal grafico allegato nell'articolo, tra l'altro, che la mortalità fu concentrata nelle prime 8 settimane del 2017...per cui quei morti in eccesso si concentrarono più che altro a Gennaio e Febbraio. Non so quanto sia stata più alta la mortalità per influenza nel 2016-17, ma potrebbe aver influito pesantemente nella media 2015-2019. Anche solo 5000 in più a Gennaio significa un +1000 sulla media quinquennale rispetto ad una media "storica" di più lunga data.
Condivido un articolo (uno dei soliti ) che secondo me evidenzia dei risultati positivi su uno studio relativo alla concentrazione/tipo dei linfociti T CD4 e CD8 a seguito di un'infezione con le varianti virali (virus "wuhan", variante inglese, brasiliana, sudafricana e californiana).
I linfociti T fanno parte di quel gruppo di anticorpi attivati a seguito di un'esposizione agli antigeni del virus... In pratica, sia da pazienti guariti e precedentemente infettati dal virus ancestrale che dalle suddette varianti non sono stati riscontrati:
- cali significativi o alterazioni della concentrazione dei linfociti CD4 e CD8 (un modesto calo viene riportato solo con la versione sudafricana) da pazienti guariti a seguito di un'infezione con una particolare variante:
F1.large.jpg
- cali o riduzione nella produzione dell'interferone gamma e interleuchina 5 (2 citochine prodotte dai linfociti) o cali/alterazioni nella produzione dei linfociti a seguito della stimolazione di produzione delle stesse con vaccino Pfizer/Moderna e varianti:
F3.large.jpg
- nei principali antigeni che venivano presentati ai linfociti T nessuno di quelli presenti nelle varianti ha avuto come conseguenza una riduzione della reattività dei linfociti a tali antigeni:
F2.large (1).jpg
Negligible impact of SARS-CoV-2 variants on CD4+ and CD8+ T cell reactivity in COVID-19 exposed donors and vaccinees | bioRxiv
Insomma, mi pare di capire che almeno i linfociti CD4 e CD8 si comportino in maniera pressochè identica sia in presenza del virus ancestrale che di una variante e mi sembra una notizia molto buona.
L'unica cosa che mi ha fatto pensare è che dai dati dello studio sono stati "utilizzati", nel senso che forse si fà fatica ad ottenere il consenso da persone più anziane... Boh :
- una percentuale di 27% uomini e 73% donne tra i guariti;
- una percentuale di 26% uomini e 74% donne tra i vaccinati;
- un'età compresa tra i 21 anni e i 67 se compresi tutti e due i gruppi;
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Mmmh, però sui contratti le dosi ci sono. Secondo me se si vuole mettere in pratica quella regoletta del blocco delle esportazioni (e non per ogni singolo stato separatamente, intendo proprio a livello di commissione UE) vedi poi come si sbrigano nelle consegne...
Ma è a monte la cosa che non mi va giù. Tutti che vogliono fare per conto proprio, dopo non averci messo il minimo impegno su una gestione unitaria valida che avrebbe tutto un altro peso in termini di influenza ed efficacia a livello globale.
Il primario del reparto di medicina interna di un ospedale della mia zona è risultato positivo al tampone in due diverse occasioni: ad aprile (infezione molto lieve) e ad ottobre (del tutto asintomatico). È stato comunque vaccinato con doppia dose del vaccino Pfizer, durante il mese di gennaio. @burian br @barry @Simotgl
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Altra sospetta reinfezione riguardava una donna di 60 anni ammalatasi nel febbraio 2020 con febbre, tosse e vomito (pochi giorni, poi si riprese) e risultata accidentalmente positiva alle IgM (anticorpi da infezione in fase acuta) a un test sierologico rapido fatto per scrupolo a dicembre. Il tampone effettuato di conseguenza due giorni dopo - in condizioni di totale asintomaticità - è risultato negativo. Secondo te tecnicamente si potrebbe parlare di reinfezione in questo caso, @burian br?
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
In questo articolo leggo 20mila morti in più nel 2015 e 25mila in più nel 2017 rispetto alle attese:
Influenza: decessi in aumento tra gli anziani | Fondazione Umberto Veronesi
Se i morti sono distribuiti a metà tra Gennaio e Febbraio, da soli causano un +4000 sulla media quinquennale a Gennaio.
Tornando ai nostri calcoli, dovremmo aggiungere ai 3-4000 base altri 4000 per quelle due annate eccezionali (e siamo a 7000) + 2000 di eccesso. Spieghiamo almeno 9-10.000 di quei 12mila morti.
Si, ma dai numeri se quell'eccesso fosse solo Covid significherebbe che a Barletta c'è stata un'incidenza più alta che in Piemonte. Fatico a crederlo, anche perché gli incrementi di mortalità di Napoli e Caserta sono inferiori a quelli di Torino e Milano. In Sardegna a Sassari e Nuoro c'era una situazione difficile, ma dubito francamente fosse confrontabile con Como o Varese. Mi viene da pensare che se le ambulanze devono aspettare ore in pronto soccorso sia un problema a) per chi c'è sull'ambulanza b) per chi ha necessità dell'ambulanza. La provincia di Sassari e quella di Nuoro sono una delle più estese d'Italia, spesso i paesi distano dal paese più vicino 10 minuti d'auto e le strade sono quelle che sono. Sappiamo bene che in certi casi la rapidità di intervento è fondamentale
Io ho considerato una stima verso il 2% per via del sommerso, quasi analogo a quella della prima ondata fino a Novembre. Se stimavamo il 2-2,3% per la prima ondata, è verosimile un 2% (o qualcosina di meno) per la seconda.
La stima per i dati dopo Gennaio, che risentono delle nuove varianti, è difficile da fare, e sospendo il giudizio per ora.
Il range comunque, a seconda della stima utilizzata, va da 6,5 milioni (stima minima) a 8 milioni (a mio parere stima massima) da inizio pandemia.
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