Stavolta tocca, Lazio rosso da lunedì, ma va beh
Ultima modifica di alexeia; 13/03/2021 alle 01:14
Massì, ci si riesce... dopo la peste del 1348-50, addirittura c'è stato un boom economico e tutto è decollato. Da un terzo a metà della popolazione - a seconda delle aree - schiattato, e i rimanenti si sono divisi tutti i beni senza più proprietario. Alla fine, stavano meglio di prima.
E' così che, storicamente, l'umanità è sopravvissuta alle pandemie.
Noi siamo messi un po' meglio. Almeno abbiamo degli strumenti per affrontare la crisi, e soprattutto, sappiamo che si tratta di virus... allora pensavano ancora ai miasmi dell'aria corrotta...oggi invece possiamo almeno applicare le norme basilari di prevenzione... forse...
Diciamo che finchè si tratta di vaccinare gli over 50 ha senso dare la precedenza.
Per le fasce under 50 le differenze si assottigliano, anche se chi ha più di 30 e soprattutto più di 40 anni corre rischi superiori salvo particolari condizioni cliniche.
Per il momento pensiamo a vaccinare gli over 50, poi ci rompiamo la testa dopo, la vedo così.
Non ci posso credere, ha ragione @jack9 sulla Lombardia...
E' vero che il paragone non è del tutto appropriato, però la seconda guerra mondiale è nell'immaginario collettivo dell'ultimo secolo il non plus ultra della carneficina umana, e in USA aver fatto tante vittime quanto tutte le guerre americane del XX secolo (circa 630mila morti) fa impressione...
Gli USA sono anche l'unico stato in cui il n° di morti è stato pari a quello della spagnola, e se anche in questo caso è vero che nel 1918 abitavano in USA meno di un terzo degli individui che ci sono oggi, era così anche in Europa.
E' un fallimento insomma non essere stati capaci di rallentare la diffusione del virus, se gli USA si fossero applicati già soltanto quanti i paesi europei oggi avrebbero quasi la metà dei decessi.
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