In Svizzera comunque le restrizioni sono state sempre abbastanza limitate, impattando di fatto fortemente soltanto il settore della ristorazione e degli eventi pubblici. Per il resto, scuole sempre aperte, sci sempre possibile, ristorazione possibile solo da asporto ma molto usufruita dall utenza, spostamenti sempre possibili ovunque all interno della confederazione (te lo immagini qui un divieto di passare da cantone a cantone oppure un coprifuoco dopo le ore tot?), industrie sempre operative (io ho sempre lavorato in sito). Ho avuto colleghi e vicini malati di covid, io stesso ho avuto problemi di salute, non covid, che hanno richiesto trattamenti ospedalieri, ma non visto nessuna criticità del sistema sanitario con ricadute negative sull utenza. Insomma, finora, almeno per quanto mi riguarda, non ho mai subito troppa pressione da questa situazione. Col covid ci si convive, adeguandosi, con qualche rinuncia, ma qui si va avanti senza troppi patemi.
AstraZeneca, nuovi tagli alle forniture di vaccini all'Ue - Mondo - ANSA
Tagliano le forniture, non si può fare a chi ne ha veramente bisogno e determina in proporzione sicuramente superiore al 10% circa riferito dagli inglesi (mia zia è medico massimalista e così mi racconta, confrontandosi anche con i colleghi, parliamo quindi di migliaia e migliaia di assistiti, solo lei ne fa 1500 tra cui non pochi destinatari del vaccino) effetti collaterali tali da far perdere giorni di lavoro (chcche ne dica Burioni i professori e militari non agognano di stare a casa davanti la tv), a meno che uno non voglia andare a lavoro con febbre e nausea.
A me viene da dire, ma tenetevelo caro caro.
Che poi funzioni bene sui giovani sani non lo metto in dubbio.
Ma il paradosso è evidente considerando anche che non si sa se un vaccinato può rappresentare o meno un vettore di contagio.
QUindi ci stiamo precipitando a vaccinare con astrazeneca chi ne ha meno bisogno e in potenza rimane vettore di contagio sulla quota di non vaccinati anche fragili.
qua per chi ha voglia è spiegata bene la questione dei trial
Crucial data on AstraZeneca's vaccine are coming. Here's what we may learn. | BioPharma Dive
Ultima modifica di Gianni78ba; 13/03/2021 alle 12:38
Sono sicuro di Emilia-Romagna e Lombardia che hanno variato a inizio/metà febbraio la disposizione del Ministero dei 21gg in "finché è POSITIVO", di altre regioni non so, avevo trovato solo quelle due quando guardai per informarmi sulle regole in vigore nelle Marche.
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
Anche Raul Casadei non ce l'ha fatta,era ricoverato per covid dal 2 marzo
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
"nel fango affonda lo stivale dei maiali..."
Covid, scoperto in Cina virus simile al 94.5% a Sars-CoV-2. «Trovate quattro varianti nei pipistrelli»
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Ma secondo me invertendo i fattori, il risultato non cambia. A meno che dentro non ci siano 10 commessi, di cui 6 impegnati a serivire 6 persone, e 4 che si girano i pollici. Cioè, alla fine, coda fuori o dentro, cosa cambia?
Poi dipende veramente da luogo a luogo.
Vado all'Esselunga, negozio grande abilitato per tanta gente: due guradie-armadio all'ingresso con i giubbotti arancioni della Sicurezza che fanno scena, treppiede col termoscanner puntato sulla sinistra, bottiglione del disinfettante sulla destra... la gente passa, non degna di uno sguardo il disinfettante, nemmen si cura dello scanner, e nessuno fa una piega, passano via lisci... ma mi spiegate cosa le pagate a fare le guardie?
Poi, corridoi ingombri sempre di pallet con merce da stivare sugli scaffali, spazi angusti e stand mal disposti, e per passare devi strusciarti contro le persone. Arrivi in fondo alle casse, code chilometriche sempre, con la gente che si stringe fitta per abbreviare la coda. A tutte le ore.
Vado all'Iper, corsie predisposte per la coda in ingresso, e incerti orari effettivamente persone davanti le ho trovate, prima di poter entrare; però buona organizzazione, non aspetto molto e fanno entrare a scaglioni. In compenso dentro si circola liberamente e veloci - detesto il traffico da carrelli - e alle casse non c'è coda, passi subito. Questo era la volta scorsa. Ora che è la terza, ancora non ho beccato coda a entrare, all'ingresso c'è un ragazzo che non prende la temperatura, però impone di usare il disinfettante se non non entri. Alle casse, che è il punto dove ci si ammassa di più, puntualmente fanno uscire quelli che sono in due adulti per una sola spesa.
Conad di paese: il disinfettante è imboscato con cura in modo che nessuno ci faccia caso, la gente entra e esce liberamente da sempre senza disinfettarsi, alle casse fai - come sempre del resto perché non c'è personale a sufficienza - la coda alle uniche due casse aperte su otto.
Insomma, alla fine a me sembra che sia anche un questione di organizzazione di ogni singolo punto vendita.
Le code come a Marzo scorso non le ho più viste, in effetti.
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