Ho dovuto cambiare la macchina e la ragazza : una succhiava troppo e una troppo poco e aggiungo ..
Stazione Meteo Urbana Udine Sud . Lacrosse 2300 in schermo ventilato 24h autocostruito http://ramandolo.homeunix.net/
Boh guarda... ma è ovvio che sarà così.
Che poi ennesimo esempio di titolone schifoso: se uno legge solo il titolo sembra che i non vaccinati non potranno viaggiare, mentre già dalle prime righe dice una cosa diversa, che i non vaccinati dovranno solo rispettare più precauzioni nel farlo. E ci mancherebbe altro.
Vero, e a maggior ragione c'è qualcosa che non torna, proprio a livello di pendenza della curva.
Occupazione delle terapie intensive:
Cattura01.JPG
Casi attivi ufficiali:
Cattura02.JPG
Come è possibile che, a fronte di un aumento relativamente blando di casi attivi ufficiali - e annesso aumento lineare - si verifichi un aumento esponenziale dell'occupazione delle terapie intensive?
Non ha proprio senso: nell'ondata di novembre (l'unica confrontabile, perchè nella primavera 2020 si facevano talmente pochi tamponi che rendono il dato inutilizzabile) vediamo bene che l'aumento dei casi attivi e quello delle terapie intensive sono quasi perfettamente sovrapponibili. Stavolta no: l'aumento dei casi attivi ufficiali è troppo blando per giustificare un'impennata simile di terapie intensive, per questo dico che, ad occhio, mancano minimo minimo 2.000/3.000 casi attivi, e sono tutti quei casi, di cui discutiamo da giorni, imputabili ai tamponi rapidi che danno una marea immensa di falsi negativi.
Altre spiegazioni, se ci pensiamo bene, non ce ne sono.
Anzi, paradossalmente, con l'avanzare della vaccinazione e dell'immunizzazione, avremmo dovuto assistere al contrario: ossia un aumento più deciso dei casi attivi e un aumento più blando delle terapie intensive.
Questo significa che la terza ondata, almeno qui, sta avendo un sommerso ancora maggiore della seconda!
Lou soulei nais per tuchi
Sul Tg5 di oggi si diceva che si sta lavorando sul passaporto vaccinale per consentire a tutti di viaggiare quest'estate.
Buon per chi lo riceverà, io sarò costretto a stare a casa.
Curioso il fatto che gran parte dei miei conoscenti insegnanti di superiori e università (che sono in DAD praticamente da sempre e continueranno ancora) li stiano vaccinando quasi tutti (utilissimo: vaccinati per poi stare comodamente a casa), mentre gente come me e come altri, che va a lavoro tutti i giorni, produce e tira avanti la carretta (lavoro nell'industria alimentare, per dire), verrà vaccinata tra gli ultimi degli ultimi nel duemilamai. Complimenti proprio.
Lou soulei nais per tuchi
E aggiungo un'altra cosa: tutti i vaccinati "giovani" (insegnanti), oltre ad avere 3 mesi di ferie e rischio zero visto che sono in DAD, grazie al vaccino potranno andare dove vogliono, tutti gli altri idioti (come me, come gran parte di voi) rimangono esposti al rischio di contagio e in più si passeranno l'estate a casa. Noo, ma non vogliamo creare disuguaglianze, no no.
Lou soulei nais per tuchi
In Israele +514 casi ma... in 48 ore, dato che ieri non c'è stato alcun aggiornamento. Ciò significa 257 casi medi al giorno; per trovare un valore più basso di questo sulle 24 ore, bisogna risalire al 21 o 22 giugno!
Anche 15 decessi in 2 giorni ma netta discesa dei casi attivi, per la prima volta sotto quota 10mila (9996 per la precisione); terapie intensive ancora abbastanza occupate a dire il vero, siampo a 458 unità, anche se il trend è anch'esso in discesa (lenta, peraltro).
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Una cosa che mi chiedo da tempo:Israele ha vaccinato quasi 10 milioni di cittadini avendo 9.400.000 abitanti, probab. hanno vaccinato chiunque passasse e va bene, ma anche ora hanno un numero abb. alto rispetto agli abitanti, me ne aspettavo qualche decina, solo negli ultimi gg ne ha 200,ma fino a 15 gg fa superava i 500,pur avendo gia'allora vaccinato il 90% della popolazione.
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@burian br sono un grande sostenitore della statistica, ma da inizio pandemia l'affidamento quasi esclusivo a deduzioni ricavabili da essa mi ha portato a due grossi abbagli:
- la distribuzione geografica della pandemia: pensavo che un'eventuale diffusione al di fuori della Cina si sarebbe verificata dapprima nei Paesi asiatici confinanti, poi progressivamente avrebbe potuto esserci, in assenza di significative misure di contrasto, una diffusione verso l'Asia centrale, poi l'Asia minore, poi l'approdo in Europa. Questo perchè avevo in testa l'ondata di influenza aviaria del 2005-2006, dove la diffusione geografica fu progressiva e non a "spot" pandemici in giro per il mondo... però dai vettori animali ce lo si doveva aspettare, gli uccelli non prendono gli aerei, gli uccelli non fanno parte di società globalizzate e con un'intraconnessione su larga scala. Mi aspettavo un'eventuale diffusione pandemica di Covid geograficamente progressiva e "prevedibile", paragonabile alla rotta tenuta dall'aviaria 14 anni prima. Grave errore. (Anche l'influenza suina del 2009 mi aveva tratto in inganno: scoperta e diffusasi in origine in Messico, poi nei limitrofi Stati Uniti dove a pandemia conclusa si contò in effetti il più alto numero di contagi tra gli Stati del mondo... ma gli USA combinano elevato sviluppo umano a popolazione molto numerosa, quindi è normale che le notificazioni sanitarie surclassino quelle di qualsiasi altro Paese del mondo, perlomeno sul lungo termine... però non ci avevo pensato, avevo detto "picchia più duro tra USA e America centrale perchè è partita da lì").
- l'immunizzazione vaccinale: avevo sempre inteso che anche sviluppando vaccini molto mirati, la loro efficacia potesse sempre essere (tendenzialmente, pur con le ovvie differenze interindividuali) inferiore a quella dell'infezione naturale, e che al massimo si potesse tendere ad un'immunizzazione paragonabile a quella di detta infezione naturale. Invece, a quanto pare, la capacità immunogenica del vaccino sa anche essere superiore a quella delle infezioni vere e proprie. Questo preconcetto, similmente a quello del punto di cui sopra, derivava da un'anelastica analogia con i precedenti medici: erano pochissimi i vaccini con immunizzazione paragonabile a quella dell'infezione naturale, ed era limitata ai casi in cui l'immunità dopo essersi ammalati è talmente ineludibile (morbillo, varicella, ecc.) che anche conferendo con il vaccino un boost minore di quello dell'infezione naturale, si cadeva in piedi e si otteneva un'immunità meno strabiliante ma comunque permanente. E poi mi ero tanto fissato con il discorso "virus vivo attenuato e virus ucciso", che erano fondamentalmente le due condizioni di base di tutti o quasi i preparati vaccinali per le infezioni virali ("se il virus è ucciso o indebolito, non può immunizzare quanto un virus vivo e vegeto", pensavo)... mentre il discorso del RNA messaggero, della proposizione della proteina Spike anteposta alla presentazione del virus nella sua interezza, ha sparigliato queste mie convinzioni (che pur rimangono, in linea di massima, per i vaccini che non prevedono inoculazione selettiva del RNA messaggero). Comunque non è scontato che l'immunità vaccinale possa durare di più di quella di chi si ammala di Covid, diciamo però che ci sono indizi in tal senso e si spera che con il tempo questi possano diventare delle evidenze robuste.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
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