Piemonte che continua a peggiorare, è incredibile.
04/04: 13.545 tamponi, dei quali 1.425 positivi (10,5%), +18 ricoveri, +1 in TI
05/04: 8.158 tamponi, dei quali 804 positivi (9,9%), +14 ricoveri, -5 in TI
06/04: 12.531 tamponi, dei quali 852 positivi (6,8%), +31 ricoveri, +5 in TI.
Con 3.887 ricoveri ordinati, toccati il 01/04, abbiamo superato di slancio la prima ondata (quando si erano fermati a 3.553, il 7 aprile 2020), ma rimaniamo sotto alla seconda ondata (5.225 ricoverati il 20 novembre 2020).
Ricoverate 370 persone in terapia intensiva, fortunatamente lontano dal picco della prima ondata (453 il 01/04/2020) e della seconda (404 il 24/11/2020).
E' evidente che comunque qualcosa non stia funzionando. Non si cala: non è come le altre ondate.
Lou soulei nais per tuchi
Bello il rallentamento della campagna vaccinale.
Siamo scesi a 220.631 dosi giornaliere, la stessa media che avevamo il 29 di marzo.
E la data di immunità si allontana di un mese, siamo al 1° febbraio 2022.
Lou soulei nais per tuchi
non lo so e francamente, non mi interessa nemmeno.
ci sono altre priorità (da DOVUNQUE la si guardi), l'europeo svolto come si sono svolti i mondiali di sci a cortina (senza pubblico, con la "bolla" sostanzialmente) è sicuro, se apri al pubblico non lo è più, e non servono i pipponi vari sullo stare all'aperto e quant'altro, è logico che sia così.
mi prenderei rischi per far riaprire i ristoranti e i bar, dai quali dipendono milioni di persone lavorativamente parlando, piuttosto che lo stadio per la partita dell'europeo.
però, quello che mi fa incazzare, è che quando fa comodo è "poveri ristoratori, pizzaioli, negozianti e bar", quando non fa più comodo ce li si dimentica subito...
come le chiese aperte, la chiesa aperta sì, i musei no. da queste cose si capisce quale sia la natura di uno stato, l'interesse.... la cultura arriva anche dopo al culto. figuriamoci il calcio, in Italia arriva prima di tutto
quanti si sono già dimenticati le scenate a marzo dell'anno scorso per lo stop al calcio? come se fosse un abominio incredibile, lì però i ristoratori non erano importanti...
va beh
Si vis pacem, para bellum.
sono d'accordo eh, il problema è che le due cose non si escludono l'un l'altra....
che lo stadio sia aperto o no, la gente si ritrova lo stesso in casa a vedere la partita.
questo è un aspetto difficilmente (eufemismo...) controllabile, lo stadio aperto o chiuso no, lo decidi tu Stato.
Si vis pacem, para bellum.
Io direi più che altro gli spogliatoi e il condividere ambienti per pranzi e allenamenti vari. Non mi risulta che si siano mai avuti davvero dei contagi tra i giocatori di una squadra verso quelli della squadra avversaria, ma ovviamente dato che con i propri compagni di squadra si condividono molti spazi anche fuori dalla gara...
Questo vale per gli sport all'aperto: sport come pallavolo e basket saranno senza dubbio molto pericolosi anche durante le gare come sembra suggerire la tua esperienza.
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