E invece in italia lo bloccano alle forze dell'ordine mentre al padre della mia collega, 78enne diabetico, gli dicono o astrazeneca o rinvio a data da destinarsi.
E' questo che non concepisco.
Agli anziani e fragili bisogna fare quello che ha dimostrato avere la copertura massima. E loro lo sanno.
Le dosi consegnate però quelle sono...
Secondo lab24 infatti come dosi ogni 100 abitanti somministrate siamo lì con gli altri grandi europei (Germania 24,76, Italia 23,58, Francia 23,15 (anche meno di noi ma da tenere conto che il dato è aggiornato al giorno prima) Spagna 25,42, l’unica che viaggia di più).
L’unica spiegazione che mi do è che hanno tenuto scorta le scorse settimane per poi accelerare di colpo ultimamente...
Con @Perlecano notammo già un anno fa che, dai dati dell'Ecuador, emergeva che la fascia più sensibile al di sotto dei 40 anni era proprio quella degli infanti entro il primo anno di vita, ed è anche "naturale" visto che hanno un sistema immunitario non competente e sono suscettibili a tantissimi agenti patogeni infettivi.
Anatomicamente, poi, sono anche più a rischio di mortalità per ogni polmonite virale, questo perchè si tratta di polmoniti interstiziali, e l'interstizio (diciamo i "pilastri" e i "muri" che separano le varie camere che sono gli alveoli) costituisce la maggior parte del polmone alla nascita, quindi un processo infettivo virale che è per definizione interstiziale può rivelarsi pericoloso più che nel polmone di un bambino o di un adulto.
PS: Resta comunque meno mortale nei neonati che nei cinquantenni, mentre la mortalità forse è più alta che nei quarantenni.
E' quel che credo anch'io, andrebbe eseguita un'analisi dell'età media degli ultimi contagiati per capire quanti sono under 70 e come stanno variando le percentuali.
Io comunque non vedo motivi di essere tranquilli ancora: se i casi sono 16mila al giorno e non calano a numeri ben più bassi la situazione, con riaperture, potrebbe peggiorare molto rapidamente portandoci in due settimane a oltre 30mila casi e via di esponenziale, e allora i ricoveri in TI o in ospedale comunque aumenteranno.
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
"nel fango affonda lo stivale dei maiali..."
E come dicevo è stato ancora aggiornato il dato di ieri l'altro e abbiamo fatto il max a 329.000.
E quello di ieri sarà ancora aggiornato al rialzo fino a domani mattina.
Puntiamo alle 400.000 a metà prossima settimana.
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518 neonati morti in un anno di Covid, su 2,9 milioni di nascite che ho stimato (l'indice di natalità nel 2020 è stato 13,56 nati ogni 1000 abitanti l'anno).
Il Covid avrà avuto una prevalenza da inizio pandemia, in Brasile, di quasi il 30% della popolazione, il che significa che è possibile che un 20-25% dei neonati da Marzo 2020 abbia contratto l'infezione (ho ridotto la percentuale perchè fino a qualche mese fa i bambini erano meno colpiti dall'infezione, inoltre credo che a livello epidemiologico non siano un granchè le loro occasioni di contagio). Questo significa che tra 580mila e 725mila neonati potrebbe aver contratto il virus. Il tasso di mortalità corrispondente sarebbe tra 0,07 e 0,09%. Circa 1 ogni 1200-1400 nati vivi. Ma ci sarà del sommerso, quindi forse andrebbe raddoppiato.
Con una popolazione over 70 vaccinata al 100% e immune potremmo imbastire qualche calcolo. Provo a farne uno rudimentale.
I vaccini lascerebbero scoperto un 10% dei soggetti over 70 (forse qualcosa di più, ma mi tengo sul 10%). Questo significa che del 16,2% della popolazione che costituiscono solo l'1,6% sarebbe suscettibile a contrarre l'infezione. Di questi solo il 30-40% potrebbe richiedere ospedalizzazione sviluppando forme più serie o gravi.
Che significa sull'andamento della pandemia?
Se nel corso di una prossima ondata l'incidenza in due mesi dovesse essere del 2% della popolazione generale, negli anziani solo lo 0,2% svilupperebbe la malattia (protezione dei vaccini del 90%, come sopra). Di questo 0,2%, solo un 30-40% avrebbe bisogno di ospedalizzazione, quindi lo 0,07% degli over 70. Ne morirebbero circa il 10%, quindi lo 0,007%.
In condizioni normali, invece, senza vaccini e immunizzazione, si sarebbe infettato il 2% di over 70, che si sarebbe tradotto in uno 0,7% di ospedalizzati e 0,07% di morti.
In sintesi: con la vaccinazione totale degli over 70 possiamo ridurre il loro numero di morti a 1/10, e dato che i morti over 70 costituiscono l'85% dei decessi totali, vorrebbe significare abbassare il numero di morti di 4,25 volte.
Invece di avere 425 morti al giorno, per dire, ne avremmo 100.
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