Negli uffici quando le pratiche non vengono sbrigate , parlo di quelli pubblici, vengono messe sotto alle altre e si accumulano in uno stanzino a fare polvere. Qualcuno se ne accorge, a volte scoppia qualche scandaletto Tra i dipendenti ci sono anche nquelli che lo fanno notare e nel limite del possibile cercano di coprire i buchi. ma non muore nessuno
Trasporta questa situazione in ospedale e sostituisci alle pratiche che si accumulano i malati di covid ed ai dipendenti che lo fanno notare gli anestetisti.
Oltre non posso andare
Commento Lab24
Come ogni sabato analizziamo brevemente i dati della nostra settimana epidemiologica (oggi relativa al periodo10-16 aprile e come sempre rilevata dal sabato al venerdì successivo). Ricordiamo che i dati comunicati ieri dall’Istituto Superiore di Sanità si fermano all’11 aprile, e quindi riflettono ancora il periodo caratterizzato dalla forte anomalia al ribasso generata dalla doppia festività Pasquale. I nostri dati raccontano cosa è accaduto “dopo” il periodo analizzato con i numeri resi noti ieri. Tra il 10 e il 16 aprile i nuovi casi a livello nazionale sono stati 105.634, con un calo modestissimo (-1,8%) rispetto alla settimana precedente. La media dei positivi individuati ogni giorno scende da 15.371 a 15.090: gli ultimi giorni stanno riflettendo una stabilizzazione del contagio e non una ulteriore riduzione. Prosegue invece il calo dei ricoveri in terapia intensiva: i nuovi ingressi in area critica, nel periodo considerato, sono stati 1.396 contro 1.569 della settimana precedente (-11,0%). Le due fotografie dell’epidemia (quella dell’Iss e la nostra) sono state scattate in due periodi diversi soprattutto per quanto riguarda il valore di Rt: il dato ufficiale di 0.85, comunicato ieri e calcolato sui soli positivi sintomatici, si riferisce ai 14 giorni compresi tra il 24 marzo e il 6 aprile. Ed è del tutto compatibile con il range (0.84-0.99) che nello stesso periodo avevamo calcolato giornalmente utilizzando il metodo istantaneo Kohlberg-Neyman (KN). Se però consideriamo i valori di Rt istantaneo KN degli ultimi 10 giorni, non ancora presi in considerazione dai dati ufficiali, vediamo come i valori siano tornati a salire (range 0.79-1.08) con una progressione evidente in particolare dall’11 aprile: la sequenza esatta a partire da questa data è 0.86; 0.88; 0.95; 1.01; 1.03; 1.08 (ultimo dato relativo al 16 aprile). L’andamento riflette la stabilizzazione dell’epidemia (con un valore di 1.0 i nuovi casi restano costanti) che abbiamo già evidenziato con il numero dei positivi rilevati nell’ultima settimana. Sempre nel periodo epidemiologico 10-16 aprile, per quanto riguarda le principali Regioni che abbiamo monitorato negli ultimi 3 mesi, troviamo la Lombardia con un calo del 12,2% dei nuovi casi, a quota 15.554 contro 17.729 della settimana precedente; l’Rt istantaneo della Regione, dopo aver toccato un minimo di 0.73 il 9 aprile, è progressivamente risalito fino a un massimo di 1.03 il 15 aprile, per poi ripiegare a 1.0 il 16 aprile: anche in questo caso ricaviamo un primo segnale di una circolazione del virus in fase di stabilizzazione e non di continua decrescita. In Emilia Romagna i nuovi casi sono stati 7.915 (-11,1%) con un Rt istantaneo di 1.01 alla sera del 16 aprile: il minimo (0.78) risale al 9 aprile. In Veneto i nuovi casi sono stati 6.467, in calo del 10,7% sulla settimana precedente, con l’ultimo valore di Rt a quota 1.01 contro un minimo di 0.73 toccato il 9 e 10 aprile. Infine la Campania, appena riportata in zona arancione dopo il miglioramento dei dati nel periodo considerato dall’Iss: l’ultima, settimana, non presa in considerazione, ha però visto un rialzo del 16,0% dei nuovi casi, saliti a quota 13.366 contro gli 11.513 della settimana precedente. L’Rt istantaneo, alla sera del 16 aprile, segnava 1.14 (il minimo di 0.84 risale all’8 aprile). Proprio questi dati ci consentono di richiamare, ancora una volta, l’importanza di utilizzare i dati più recenti per procedere a restrizioni e allenamenti: per evitare mosse in netta controtendenza rispetto a repentini cambiamenti della fase epidemica, che nell’ultimo anno il Sars-CoV-2 ha più volte dimostrato di saper produrre. (M.T.I.)
Mia nonna è stata vaccinata a domicilio con Moderna!
La dottoressa era sconvolta dal fatto che prenda solo (quando si ricorda per giunta) 3 pastiglie
Si vis pacem, para bellum.
Aifa, in Italia 100 sono morti dopo il vaccino. La maggioranza (76) aveva fatto Pfizer – Il Tempo
e adesso come la mettiamo?
dovrebbero fare harakiri tutti i giornalisti del mondo occidentale, soprattutto quelli italiani.
Si vis pacem, para bellum.
notizia |
Agenzia Italiana del Farmaco
e guardate un po', i pagliacci, l'unico vaccino per cui non nominano la casa produttrice ma usano un nome non utilizzato da NESSUNO è proprio Pfizer. Pagliacci, pagliacci, pagliacci.
poi ditemi che non c'è pressione da parte di Pfizer...
Si vis pacem, para bellum.
e, a corollario
Vaccino, Pfizer e Moderna rifiutano i test su trombosi e coaguli di sangue. Effetti collaterali, il sospetto sulla "chiamata privata" – Libero Quotidiano
fonte come sempre da prendere con le pinze (anche se il tutto arriva dal Wall Street Journal, che non è l'ultimo arrivato....), ma se è vero, unitamente a quanto postato sopra, è più che sufficiente per trarre la conclusione ovvia: Pfizer ha messo sul libro paga mezzo pianeta.
Si vis pacem, para bellum.
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