concordo, lo dicevo nei giorni scorsi.
in generale, sono dell'idea che sul piano costi-benefici, in questa fase, avrei dato spazio alle riaperture delle attività martoriate da un anno abbondante, piuttosto che la scuola al 100%. e pare che non mollino a riguardo, il decreto che entrerà in vigore dal 26 pare contenga un MINIMO del 70% in presenza per le superiori.
avessi dunque dovuto scegliere dove rischiare di più, avrei preferito continuare con la DAD per le superiori (ripeto, dopo 7 mesi uno in più non cambia NIENTE) e avrei concesso di più a ristoratori, bar, palestre e tutte quelle attività che non vedono la luce del sole da tempo e che, se ben protocollate, sicuramente compongono un rischio ben minore in termini di diffusione del virus rispetto alle scuole (con non solo il problema delle scuole in sé ma anche dei mezzi di trasporto, come già ben sappiamo, problema irrisolvibile come giustamente diceva Zaia dal momento che sul mercato mezzi in più non ce ne sono).
Ah, non per ultimo anche lo sci, totalmente bistrattato quest'anno, in questa fase avrei permesso la riapertura degli impianti che possono (pochi, ma sufficienti a far ripartire qualcosa anche in montagna). invece sembra proprio che ombrellone>>>>ski-lift
Si vis pacem, para bellum.
No, sono polmoniti interstiziali solo quelle che interessano l'interstizio polmonare, ossia la parte più "profonda" del polmone, ma la loro gravità non è legata solo alla localizzazione dell'infiammazione ma alla sua estensione. Se i focolai polmonari sono pochi e molto circoscritti non si ha insufficienza respiratoria. Da quel che mi è stato riferito da medici che hanno avuto a che fare con le polmoniti da Covid-19 l'interessamente dell'interstizio polmonare è frequentissimo anche nelle polmoniti meno gravi, quelle in cui non c'è sindrome da distress e questo spiega la presenza di lesioni fibrotiche nei polmoni di pazienti con forme oligosintomatiche di Covid-19, vedi: https://pubs.rsna.org/doi/10.1148/radiol.2020201102
In pratica le polmoniti da Covid possono variare enormemente per gravità dei sintomi e compromissione d'organo, ma sono tutte simili per tipologia di lesioni e perfino per localizzazione.
Ultima modifica di galinsog@; 22/04/2021 alle 10:33
Si si, concordo.
L'unico effettivo pericolo potrebbe essere dato dal l'affollamento fuori dai locali che abbiamo visto anche a ottobre, ma non è niente che non si possa contrastare presidiando quelle poche e specifiche piazze o vie davvero pericolose. Basta volerlo e agire concretamente invece che lamentarsi e inveire come avveniva sempre in autunno.
Fedriga: "Incrinata la collaborazione tra Stato e Regioni. Il consiglio dei ministri ha cambiato l'accordo sulla scuola: precedente grave" - Il Fatto Quotidiano
insomma, è un anno che parliamo di fallimento del sistema regionale o con autorità locale, ora che il governo centrale prende in mano la palla e se la tiene, lo fa con decisioni direi piuttosto assurde
il coprifuoco alle 23 era una via di mezzo, la classica trattativa a metà e potevano anche concederlo senza fare storie.
non solo, le autorità locali conoscono sicuramente meglio la situazione scuola-mezzi di trasporto, un minimo di ascolto in più non sarebbe guastato ed avrebbe evitato cose potenzialmente nocive lato epidemiologico e non solo.
con un coprifuoco alle 23 per i ristoratori la differenza è tanta...
e non penso nemmeno che stiamo facendo sta gran figura sul piano internazionale...
Si vis pacem, para bellum.
Che la decisione sulle scuole sia un fatto di purissima ideologia non ci piove. Io sono tra quelli che pensano che le scuole contribuiscano al contagio né più né meno di altri luoghi nei quali vi sia interazione di persone in un contesto ben definito di norme di auto-protezione, per cui è verosimile che ci si contagi molto poco. Sono anche abbastanza convinto che ci si contagi relativamente poco anche sui mezzi di trasporto, ma sommando numeri piccoli a numeri piccoli alla fine hai numeri grandi. Mettersi a fare addizioni appena a ridosso del picco epidemico della "Terza ondata", quando sei all'apice della circolazione virale o lo hai appena superato è pericoloso e può essere giustificato solo da un calcolo politico...
Non penso che avremo una quarta ondata dovuta alle scuole, penso invece che avremo una discesa più lenta, non escluderei un rimbalzo serio tale da costringere a nuove chiusure e comunque vada avremo più contagiati e quindi più morti...
La scuola è un servizio indispensabile? Non la chiudi, punto... come non blocchi la logistica o l'agro-alimentare...
No, guarda, per esperienza diretta è proprio impossibile, non riesci a evitare che la gente si assembri, a meno di non avere un agente di polizia in ogni micro-piazza d'Italia... come non riesci a evitare che l'anziano stia 20-25 minuti in un negozio a chiacchierare con il macellaio che lo sta servendo (e la cosa incredibile è che alle persone che fanno la coda fuori o a quelle che stanno dentro, entro i limiti di capienza, sembra una cosa "naturale")...
In mancanza di controlli, che non si possono fare per le ragioni appena spiegate (non è una questione italiana è proprio impossibile, ci vorrebbe un apparato poliziesco da ex-DDR) quello che si dovrebbe evitare è la concorrenza sleale sul rispetto/non rispetto delle norme di auto-protezione e dei protocolli, ossia fare controlli mirati sugli esercizi e sanzionarli ferocemente se sgarrano, ossia se fanno entrare dentro i locali persone che non possono entrare per questioni di capienza, se mettono più tavoli nei dehors di quelli consentiti dal distanziamento, se non raccolgono i dati dei clienti (ristoranti), se (in caso di eventuale pass-vaccinale) no verifichino se tale pass è in possesso degli avventori. A un certo punto devi capire che fare lo "sbirro" per 2 o 3 mesi è nel tuo interesse e in quello della tua categoria, se non lo capisci e se non lo capiscono molti di quelli che fanno il tuo mestiere te ne stai chiuso e ti accontenti del ristoro... Mi sono rotto anche un po' le palle di quelli che pretendono che le persone si adeguino "spontaneamente" a norme che loro stessi dovrebbero far applicare (lo prevedono i protocolli sottoscritti dai loro rappresentanti di categoria) ma vorrebbero che a farle rispettare fossero i vigili o i carabinieri (ne mettiamo uno di fronte a ogni esercizio?). Sarebbe anche un po' un modo di far crescere il senso di responsabilità individuale, dal momento che abbiamo demandato allo Stato ogni cosa, perfino il buon senso...
Ora come ora chi pretende di riaprire per tornare a fare gli stessi profitti ante-febbraio 2020 si illude, ci sono inevitabili limitazioni e al netto di questo ci sarà comunque meno gente, perché le persone saranno mediamente più prudenti in quelle situazioni che reputano rischiose. Dunque non penso avremo la fila di quelli che fremono per mangiare al chiuso nei ristoranti e (zona arancione, gialla o bianca che sia) molti comunque rinunceranno al secondo o al terzo caffè giornaliero al bar fin che il virus circolerà diffusamente.
Infine non puoi pensare di ridurre le conseguenze negative facendo il furbo e facendo concorrenza sleale a chi è scrupoloso...
Purtroppo ci sono bar e ristoranti che da maggio fino a ottobre (e anche dopo e pure adesso) hanno scientemente derogato dalle norme per avere più clienti: "Così mi prendo i clienti di quei fessi che le fanno rispettare, perché io CI ho da lavorare...". Siccome un ragionamento di questo tipo l'ha fatto un mio parente, aggiungendo "Del resto mica posso fare come X, che se entrano in 10 li fa uscire...", ho abbozzato per cortesia ma l'istinto sarebbe stato quello di mandarlo a cagare...
Ultima modifica di galinsog@; 22/04/2021 alle 11:27
non è proprio così tranquilla, anche se meno critica di molto altri paesi.
fase di crescita nelle ultima settimane.
Screenshot_2021-04-22 Japan COVID 541,496 Cases and 9,710 Deaths - Worldometer.png
per il ritardo nelle vaccinazioni
- prudenza nelle approvazioni (richiesta di ulteriori test locali)
- un solo vaccino approvato (pfizer)
- ritardo nei contratti rispetto ad altri paesi e di conseguenza poche dosi
Mi sarei aspettato anch'io una campagna aggressiva per proteggere nel miglior modo possibile le olimpiadi.
Giappone, Australia, Corea del Sud: da modello contro Covid a fanalino di coda nelle vaccinazioni | L'HuffPost
Segnalibri