innanzitutto, nessun mito politico, io ho fatto riferimento ai soldi del PNRR, non parlo in generale. in generale, sono totalmente convinto di quanto ho scritto: se le parti fossero state invertite, sarebbe andata diversamente.
ci mancherebbe altro, i soldi vengono spesi in base alle tasse. mi sembra evidente che laddove si produce di più si paghino più tasse di conseguenza arrivino più soldi. ricevo 4k euro in più perché produco 4k euro in più, è piuttosto lineare. difatti lo specificano anche loro, non c'è niente di strano ed è NORMALE e GIUSTO.
non regge manco per sbaglio Gian, non c'è paragone. Il nord produce di più (ENORMEMENTE di più) ed è giusto che riceva di più quando si parla di rientro fiscale, finita lì. e ripeto, lo spiegano a chiare lettere nell'articolo che hai postato. la realtà è questa, poi se vogliamo fare gli orgogliosi, facciamolo pure, i fatti non cambiano però.
Il secondo articolo parla di un qualcosa che non conosco, non sono in grado di giudicare, onestamente.
Si vis pacem, para bellum.
Bisognerebbe chiamare @snowaholic , a quanto leggo dalla risposta Eurispes le cose non stanno come dici tu. Il Sud versa tasse e riceve meno di quel che dovrebbe a parità di tasse versate a quanto ho capito.
sì, ma: fallo specificano bene l'anno, innanzitutto, e la situazione epidemiologica. per tutti gli altri temi lo hai sempre fatto, adesso guarda caso non è più importante la differenza tra l'8 marzo 2020 e l'8 marzo 2021 eddai
impossibile, inapplicabile e totalmente inutile. basta contingentare gli skipass, gli ingressi negli impianti chiusi (ovovie, funivie) e usare la mascherina quando non si scia.
ammalarsi in metropolitana (con finto contingentamento) va bene, in funivia (contingentata) no.
questo è stato, né più, né meno, un rifiuto a priori, non si apre punto e stop, con l'aggravante di aver promesso che in zona gialla si sarebbe aperto per poi negare l'apertura a meno di 12h dalla scadenza.
sai cosa succederebbe se facessero lo stesso per gli impianti balneari? prova a rispondere onestamente.
Si vis pacem, para bellum.
Io parto dal fatto che l'esperienza dell'anno scorso e gli studi scientifici ci hanno illustrato che il turismo invernale può essere non solo fonte di contagio, ma la principale causa di un'epidemia locale o regionale: ricordiamoci dell'Austria nel 2020, oppure della Germania dove si attribuì l'esplosione dei casi al ritorno dei turisti dalle Alpi.
Di base dunque c'è un fatto dimostrato: il turismo invernale può essere rischioso epidemiologicamente, anche molto rischioso.
Su questo dato di fatto, possiamo ora imbastire ogni considerazione circa aperture o chiusure.
Tu mi sembri limitare il tutto esclusivamente agli impianti, ma l'economia locale non vive solo di impianti, vive del turismo che c'è attorno: alberghi, bar, ristoranti.
Se il vero fine che ci proponiamo è salvare l'economia locale, non possiamo trascurare tutto ciò che ruota attorno agli impianti, quindi la tua proposta non è sufficiente, anche perchè con l'asporto risolvi il problema dei bar, ma non quello dei ristoranti nè tanto meno quello degli alberghi.
Se invece il fine era semplicemente tutelare la volontà di chiunque di sciare o fare del sano sport invernale, allora può andare bene, ma non parliamo più a questo punto di tutelare l'economia in primo luogo, ma di tutelare la libertà dei cittadini.
In Svizzera si è scelta questa strada per esempio: bar e ristoranti chiusi, e impianti aperti. Benissimo, non hanno però tutelato un granchè bar e ristoranti, cioè una fetta consistente della loro economia, che hanno vissuto solo di asporto. Può essere andata anche bene ai baristi e ristoratori svizzeri, non so quanto sarebbe andata bene agli italiani che di ristori non so quanto stiano ricevendo.
Con questo sto solo criticando la tua proposta, non sto dicendo che sono d'accordo con la chiusura che è stata praticata ad oltranza, misura che come ho scritto non appoggiavo nè appoggio.
PS: Se chiudessero gli impianti balneari la gente andrebbe sulle spiagge libere. Tutto qui. Io vado sempre sulle spiagge libere, non pago nulla se non il carburante per essere arrivato lì.
Se poi parli di chi lavora in quelle zone, si lamenterebbero di sicuro.
Comunque il confronto non ha senso, perchè partiamo da assunzioni diverse, visto che non è stato dimostrato che le località di mare siano un luogo rischioso epidemiologicamente, a differenza di quanto successo per le località montane.
Inoltre se in estate qualche località di mare dovesse essere da zona rossa sarei d'accordo con il chiudere qualsiasi struttura balneare e attività annesse.
Scusate, ma le spiagge stanno solo al sud o i soldi veri d’estate vengono fatti anche in Liguria, Toscana, Sardegna, Romagna e Veneto?
Non capisco proprio questa guerra Nord/Sud, quando il problema VERO è da ricercare solo ed esclusivamente nelle condizioni che mutano tra Estate e Inverno e nella stagionalità del virus
dati live: http://www.meteosanteramo.com/Liveiphone6.asp
(Befana 2017 indimenticabile, oltre 1mt di neve in 24h)
Però con bar e ristoranti chiusi, ecco perchè non hanno avuto aumenti.
Se in Italia si fosse fatto lo stesso probabilmente sarebbe andata in maniera simile, ma quando qui scrivevano gli abitanti di regioni montuose come la Valle d'Aosta la critica era generale e rivolta all'aspetto meramente economico, che aprendo solo gli impianti non tuteli se non in modo molto parziale.
Ma io Jack ho detto che per me gli impianti potevano stare aperti e lo sci in giornata si poteva tranquillamente fare.
Il discorso degli hotel era a seguito solo di quel che era stato detto prima dagli altri, che la stagione invernale si poteva tranquillamente fare con capienze ridotte.
Secondo me non ottenevi cmq un gran risultato e finivi per rendere molto alto il rischio di ritrovarti un numero di hotel aperto molto esiguo, poco controllati e molto affollati.
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