Lentamente ma si continua a scendere anche qui. Bene, bene.
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Lou soulei nais per tuchi
Certo, può darsi che non si verificherà. Ma non sarà per l'efficacia dei vaccini, ma per altre questioni. Sono le motivazioni addotte a sostegno della tesi ad essere pericolose. Galli aveva anche detto che i vaccini "funzionicchiano" contro la variante inglese, affermazione smentita dai fatti. Ovviamente i giornalisti non hanno gli strumenti concettuali per controbattere ad affermazioni errate come queste, e come quella di Bassetti che pochi giorni fa ha minimizzato la possibilità di trasmissione aerosol
Volenti o nolenti sì.
Probabilmente è ancora troppo presto, vista l'esiguità dei vaccinati, ma comunque l'obiettivo deve essere proprio quello di "endemicizzare" (esiste?) la malattia. E questo lo si fa con vaccinazioni frequenti (e vaccini sempre aggiornati) e sistemi sanitari in grado di reggere sempre l'eventuale "urto" di picchi stagionali. In pratica, come avviene con l'influenza.
Il problema è che per noi è tutto nuovo, visto che il virus è nuovo. Cosa ne sappiamo delle malattie del passato? L'influenza probabilmente è una zoonosi, molto antica, e non sappiamo cosa accadde, quanto tempo ci impiegò ad infettare la razza umana da cima a fondo (migliaia di anni fa moltissime comunità erano isolate e lo rimanevano per decenni se non secoli), e non sappiamo quanti morti causò, e probabilmente non lo sapremo mai. E non sapremo neanche quanti anni ci ha messo prima di diventare endemica e "sotto controllo". Noi stiamo forzando il processo naturale perchè non abbiamo altra scelta, ma concordo sul fatto che, ad un certo punto, bisognerà mollare la presa. Non possiamo continuare a "semi-vivere" impedendo la socializzazione e il contatto fisico ancora per molto, impedendo l'aggregazione, impedendo i grandi eventi. Questi fanno parte della storia dell'umanità da quando essa esiste, non possono essere proibiti ancora a lungo.
Sono comunque sempre convinto del fatto che la stagionalità nella nostra zona aiuta, e aiuterà ancora.
Lou soulei nais per tuchi
Dipende dal livello di endemia. Come dicevamo, l'influenza anche è una malattia endemica, e causa, ad ogni stagione, diversi "danni" (si pensi alle mancate ore lavorate, ai ricoveri, ai decessi delle persone più deboli, ecc.ecc.), ma sono danni "calcolati", che conosciamo molto bene e fanno sì che, di fatto, non mettiamo in atto nessuna precauzione contro l'influenza: viviamo serenamente la nostra vita e, se ci ammaliamo, pace, guariremo. Non si fa nessuna quarantena, nessuna limitazione, niente di niente (ti immagini le discoteche chiuse in corrispondenza dei picchi influenzali? ).
Ma questo perchè?
Perchè l'influenza è una malattia che conosciamo molto bene, che comporta un danno e un livello di rischio che noi riteniamo accettabile, e dunque lasciamo che faccia il suo corso sulla popolazione umana senza problemi.
Attenzione, focalizzo su un punto: non è una malattia che ha una bassa percentuale di letalità di per sè: è tutto relativo: siamo noi che la riteniamo bassa e dunque trascurabile e dunque sostanzialmente ce ne freghiamo.
Come avevo già scritto, ho ricostruito il mio albero genealogico fino ai primi dell'Ottocento e ribadisco che anche solo fino al primo decennio del Novecento la mortalità era altissima, e morivano di continuo neonati, bambini, ragazzi, giovani, adulti, di continuo: su 10 figli solo 2 o 3 nei casi più fortunati raggiungevano l'età adulta tanto da poter generare discendenza. Eppure, seppur non gradevole, era considerato normale, ed era normale che chi si ammalasse di influenza potesse morire facilmente. Ma non per questo non si viaggiava, non si lavorava, non si commerciava, non si faceva festa, non si viveva una vita assolutamente normale per l'epoca.
E' solo recentemente che viviamo una vita a "mortalità bassissima", fortunatamente, e ci siamo settati su questo livello.
Abbiamo capito fin da subito che lasciare circolare il Covid liberamente genera un'ecatombe non solo in termini di vite, ma anche in termini di tenuta sociale, di economia, di tutto. Ma - e qui ci vuole uno sforzo - per tornare alla vita di prima (una volta che ci sarà un numero sufficiente di vaccinati, beninteso) occorre probabilmente cambiare mentalità e capire che, purtroppo, il livello di rischio è più alto rispetto a prima, occorre "settarsi" un pò più in su. Facile a dirsi, e grazie, lo so molto bene. Ma detto sinceramente non vedo altre soluzioni nel breve-medio termine. Un mondo Covid-free è impossibile, mettiamocelo in testa: i vaccini aiutano (ma non sono efficaci al 100%), ci sono e ci saranno molte varianti (che potrebbero minare l'efficacia dei vaccini e dunque questi andranno aggiornati ad ogni stagione presumibilmente), ma quando ci saranno le condizioni dovremo uscire da questa trappola mentale del contagio, dell'assembramento, del rischio, ecc.ecc. e, lo dico avendo familiari anziani, iniziare ad accettare che la malattia e la morte non siano eventualità così remote nella nostra vita quotidiana. Non faccio il Boris Johnson dell'altr'anno, ma in maniera pacata ciascuno di noi dovrebbe farci un attimo i conti. E lo dico a malincuore, perchè altre vie d'uscita non ce ne sono.
Lou soulei nais per tuchi
In generale se il sistema delle vaccinazioni funziona e considerato che la capacità del covid di evadere le difese del vaccinato è molto minore rispetto a quelle dell'influenza chi si vaccinerà avrà ottime probabilità di non correre rischi.
Riuscire a fare una campagna vaccinale veloce nel pre semestre freddo dovrenbbe rendere il covid poco problematico.
Tutto sta a vedere come ci si organizzerà. Quest'anno purtroppo non si fa in tempo perchè i vaccini sono eterogenei e si è partiti tardi. Ma secondo me si sottovaluta la tecnologia alla base dei vaccini a mRNA.
Ne usciremo ma:
la fine definitiva delle zone per me sarà l'anno prossimo
bisognerà organizzare perfettamente la macchina delle vaccinazioni. Campagne vaccinali come quelle dell'influenza porterebbero a situazioni non migliori di quelle di quest'anno
I paesi poveri potrebbero avere problemi per più anni.
Mai e poi mai avrei pensato di trovarmi in questo posto per altri motivi da quelli più ameni che in gioventù me lo hanno fatto frequentare…
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“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
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