Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
Io mi son preso la briga anche di fare un paio di conti sulle dosi distribuite rapportate alla popolazione residente. Beh ci sono regioni che sono ben sopra il 50% di dosi disponibili rispetto agli abitanti, e altre sotto.
C’è anche un problema di distribuzione, altro che equa. Non è possibile che, ad esempio, Bolzano, a fronte di una popolazione leggermente inferiore alla nostra, abbia 25 MILA dosi in più di Trento. È l’unico raffronto di cui posso avere idea della portata dato che i territori sono simili, e 25 mila dosi su 500 mila abitanti significa una settimana di somministrazioni a pieno regime, quindi mi sento anche di dire che mi viene leggermente schifo.
Venerdì 21 maggio finalmente vaccinano mio padre, 62 anni, dopo che si era iscritto l'8 aprile! Con calma, eh?
Io che potrò iscrivermi dopo l'8 giugno spero di essere vaccinato entro settembre, ma non ci metto la mano sul fuoco...
Lou soulei nais per tuchi
Guarda, da persona non drastica su questioni simili stavolta mi viene da dirlo: dato che sarebbero principalmente loro a occupare i reparti ospedalieri sarei proprio tentato di tifare perché non vengano curati nel caso in cui contraggano il virus.
Ovviamente non è possibile e anche per fortuna direi, ma la provocazione viene facile farla: se di fronte a un rischio corso enorme nel caso in cui essi dovessero contrario non vogliono comunque vaccinarsi con un rischio correlato al vaccino quasi inesistente o sono incredibilmente stupidi (ma pure i figli e i parenti che non forzano la mano) oppure boh. Già posso capire chi lo ha già preso ed è guarito, anche se l'immunità plausibilmente non dira in eterno e anche se prendendolo una seconda volta teoricamente potrebbe andare peggio, ma chi è ancora totalmente esposto al rischio proprio no.
Visto che ne sapete... vi riporto questa questione.
Padre di una mia collega, età 86 anni, con acciacchi... Dolore un pò alla schiena e alle gambe, un infarto alle spalle (preso per miracolo e gli hanno "sturato" le coronarie), stanchezza, difficoltà a fare sforzi, ecc. Salute piuttosto malandata, diciamo.
E' stato vaccinato ormai con entrambe le dosi direi quasi un mese fa, o al massimo tre settimane, perdonatemi ma non so assolutamente che vaccino abbia fatto.
Ebbene, da allora non è più lo stesso. Stanchezza definita "insopportabile", difficoltà di movimento, continua sensazione di oppressione al petto e allo stomaco, sta talmente male che praticamente non riesce quasi più ad alzarsi dal letto, ora cammina appena. I dolori sono diventati insopportabili, non riesce neanche più a dormire nonostante gli antidolorifici e i vari antinfiammatori. E' già stato visitato dal cardiologo, che dice che non c'è nulla di anomalo. Fatte anche radiografie e ecografie alle anche e alle gambe, è tutto a posto, eppure lui lamenta dolori insopportabili nonostante tutto.
L'altra sera dopo cena ha avuto sensazione di morire e di soffocare, oggi anche stava di nuovo male, nonostante dalle visite mediche risulti tutto a posto.
La mia collega è affranta e non sa più dove sbattere la testa...
Non è assolutamente no-vax o altro, anzi, è stata in prima linea a dire a suo padre di vaccinarsi, però ora lei ammette che da quando è stato vaccinato la sua salute (che già non era uno splendore) è letteralmente precipitata, e ha paura che possa andare anche peggio. Già dopo la prima dose era stato diversi giorni a letto, idem con la seconda, solo che adesso, a settimane di distanza, è come se non si fosse mai ripreso.
E' una questione annosa, che avevo già sollevato tempo fa ma... Su persone molto fragili o con problemi, è veramente necessario vaccinarle, non c'è il rischio concreto che una vaccinazione di questo tipo possa, in qualche modo, turbare un equilibrio delicato, o avere ripercussioni gravi sulla salute a lungo termine?
Chiaro, c'è sempre un discorso rischi/benefici, ma la domanda è: quanto ne sappiamo dei rischi dei vaccini su persone debilitate e/o anziane? Il discorso valido credo sia sempre che è sempre meglio il vaccino del Covid-19, ma è possibile che in alcuni casi la linea di demarcazione sia molto sottile?
Lou soulei nais per tuchi
Provo a spararla: R0 è un valore teorico, ci dice Wikipedia che indica "la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva non controllata".
Il vaiolo non poteva assecondare troppo tale definizione, perché, sempre Wikipedia: "La malattia è estremamente contagiosa, ma generalmente si diffonde più lentamente e meno largamente rispetto ad altre malattie virali, forse perché la trasmissione richiede uno stretto contatto ed è possibile solo dopo l'insorgenza del rash".
Tradotto: il vaiolo si trasmetteva potentemente se si entrava in contatto con l'infetto nel momento in cui era infettivo, ma ciò non accadeva spesso, poiché (1) gli asintomatici infettivi non c'erano, e (2) quando c'era il rash (ben evidente e anche disturbante) e si era infettivi immagino che la gente stesse mediamente ben lontana, che si attuassero isolamenti ecc.
Comunque che bestiaccia il vaiolo, non avevo mai approfondito; e davvero mirabile come lo abbiamo sconfitto definitivamente
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Ultima modifica di inocs; 18/05/2021 alle 21:37
Da ignorante mi verrebbe da pensare che la risposta immunitaria, anche se indotta da vaccino, e per di più replicata in poco tempo, su persone con uno stato fisico già in partenza debilitato vada ad alterare un fragile equilibrio. Questo con vaccino, ma sarebbe potuto benissimo accadere in caso di infezione.
Il fatto che, specie nelle regioni tropicali, le popolazioni vivano sempre più a stretto contatto con la fauna selvatica, ne aumenterà enormemente la probabilità che qualche germe faccia il salto di specie, come lo hanno fatto l'ebola, l'HIV e appunto, il coronavirus, su questo sono d'accordo scienziati di diverse discipline
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