Originariamente Scritto da
barry
Più che ottimismo o pessimismo si tratta di analizzare i fatti e di pre-occuparsi nel senso originario.
I fatti dicono che nel giro di qualche settimana in UK (non un paese lontano con cui non abbiamo rapporti) è diventata dominante (70-80% dei casi) una variante che è circa il 50-60% più contagiosa della variante inglese (includendo in questo aumento anche la componente di parziale evasione vaccinale), con un rischio di ospedalizzazione circa 2.6 volte a parità di condizioni (es, se non ci fossero le vaccinazioni), con una parziale evasione vaccinale in particolare dopo la prima dose mentre la protezione dopo due dosi rimane molto buona anche se un po' diminuita.
Quindi, cose da fare?
- Prima di tutto vaccinarsi e se si ha la possibilità convincere qualche indeciso: arrivare a settembre con il maggior numero di persone vaccinate (con due dosi) è la miglior difesa
- Considerare che probabilmente in autunno/inverno avremo una versione del virus con queste caratteristiche.
- Evitare comportamenti inutilmente rischiosi (non vivere come se il virus non ci fosse più) in modo da evitare di prenderselo (in particolare se non ancora vaccinati) e ridurre la circolazione
Non ci compete direttamente ma a livello di scelte politiche/sanitarie:
- Il canale di ingresso originario (India e altri paesi asiatici) probabilmente limitato, mentre la diffusione in UK è ovviamente più preccupante per la vicinanza e gli scambi. Si pone quindi quindi la questione del turismo. Fortunatamente per noi, UK prevede quarantena per chi proviene/rientra dall'Italia, scoraggiando quindi spostamenti non necessari.
In Europa si va in ordine sparso: Germania, Austria e Francia hanno introdotto la quaratena obbligatoria per chi arriva da UK.
In Spagna invece fanno così
Da lunedì 24 maggio vengono inoltre tolte tutte le restrizioni in ingresso per chi arriva dal Regno Unito, un chiaro segnale di apertura della Spagna al turismo britannico, storicamente fortissimo nel paese. I turisti britannici non saranno sottoposti a controlli all’arrivo in Spagna, non ci sarà neanche obbligo di presentare un tampone negativo.
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Visto il nostro scambio turistico con la Spagna quindi se anche limitassimo l'accesso ai turisti inglesi probabilmente arriveranno ulteriori casi via Spagna.
- E' già presente in Italia una limitata circolazione interna (1.0% stima al 18 maggio dall'analisi ISS), destinata ad aumentare in particolare se non si fanno i sequenziamenti per tener sotto controllo i casi. Servirebbe aumentare di molto i sequenziamenti. Il monitoraggio fatto un volta al mese è utile ma non consente di fare delle scelte nei tempi adatti.
- Per i vaccinati con una singola dose la variante indiana (e altre) hanno un forte vantaggio competitivo rispetto, quindi la strategia di posticipare la seconda dose andrebbe rivalutata. In un mese, da metà aprile a metà maggio, le varianti con qualche forma di evasione vaccinale sono quasi raddoppiate.
- Sfruttare i prossimi mesi tranquilli per studiare la miglior strategia per i richiami: per esempio, abbiamo buona parte dei 70-79 vaccinati con AZ e anche parecchi over-80. Importante capire quando/come fare il passaggio a un vaccino mRNA in modo da evitare una copertura insufficiente tra caratteristiche del vaccino e declino degli anticorpi nella stagione più pericolosa.
Anche considerando un 10% di suscettibili all'ospedalizzazione tra i vaccinati, con un rischio 2.6x rispetto alla variante inglese bisogna fare attenzione continua se si vuole evitare il rischio di nuove chiusure.
Strategia alternativa: vivere alla "non ce n'è coviddi" per tutta l'estate, aprire a tutti i turisti, fare pochi tamponi per evitare il rischio del passaggio a zona gialla, continuare a fare pochi sequenziamenti così non c'è il problema delle varianti, poi quando gli ospedali iniziano a riempirsi nuovamente protestare per le restrizioni, cominciare a organizzare i richiami vaccinali, ecc..
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