Originariamente Scritto da
Musoita
ispondiamo oggi alle numerose domande ricevute sull’ipotesi di una “fuga” del Sars-CoV-2 dal laboratorio di Wuhan. Lo faremo in sintesi e con moltissime semplificazioni e forzature negli esempi, vista l’estrema complessità dell’argomento: una modalità che ci farebbe cacciare da qualsiasi esame universitario, ma in questa sede lo scopo finale è rendere comprensibile a tutti argomenti che richiedono anni di studio. Per arrivare a una risposta dobbiamo percorrere due diverse strade: 1) La prima porta a ipotizzare che il virus sia stato modificato con tecniche di ingegneria genetica. Le mutazioni naturali hanno caratteristiche diverse da quelle indotte dall’uomo: le possiamo paragonare a tanti puntini rossi, più o meno distanti tra loro, disposti in modo casuale a “macchiare” una corda bianca (il materiale genetico, l’Rna nel caso del Sars-CoV-2). Le mutazioni indotte dall’uomo assomigliano invece a un lungo tratto di colore rosso inserito nella stessa corda bianca. Il motivo della differenza è semplice: le mutazioni naturali sono del tutto casuali e quindi si manifestano a livello dei singoli nucleotidi (i “mattoncini” che formano il Dna e l’Rna). Mentre l’uomo, finora, ha inserito nel materiale genetico dei “pezzi” più lunghi (una sequenza di nucleotidi) che risultano evidenti a una ricerca di laboratorio. Nei primi mesi di studio sul Sars-CoV-2 non è emerso nulla di tutto questo, e l’ipotesi di intervento umano era stata esclusa. Ulteriori approfondimenti (il trascorrere del tempo aiuta anche in campo scientifico) hanno però permesso a molti centri di ricerca di individuare una sequenza di dodici nucleotidi che non sembra avere caratteristiche naturali. O che, perlomeno, per le sue caratteristiche è molto difficile da spiegare come frutto di una ricombinazione naturale tra due virus diversi: quello dell’animale che ne è il bacino naturale (il pipistrello Ferro di cavallo) e quello dell’ospite intermedio (che finora non è stato trovato). La sequenza, inoltre, si trova proprio sulla proteina Spike, il punto di attacco del virus alle cellule umane. 2) Seconda ipotesi: il virus è stato modificato coltivandolo per lungo tempo in cellule umane, quindi senza un intervento diretto di ingegneria genetica. Anche questa è una strada possibile e sfrutta l’azione della natura: non si induce la mutazione voluta, ma si seleziona tra quelle ottenute la più adatta ai propri scopi. In conclusione: 1) Sappiamo che nel laboratorio di Wuhan da anni venivano studiati varianti virali (di molti virus diversi) in grado di infettare gli esseri umani con maggiore efficienza rispetto al ceppo originario. 2) Non dobbiamo pensare che questo tipo di studi sia un’esclusiva cinese: nel 2012 la comunità scientifica fu scossa dalla notizia che il virus dell’influenza aviaria A/H5N1 era stato modificato, per avere una maggiore trasmissibilità ai mammiferi, nell’ambito di una collaborazione tra due gruppi di ricerca nei Paesi Bassi e negli Usa. 3) Per appurare davvero se il Sars-CoV-2 è sfuggito al controllo nel laboratorio di Wuhan è indispensabile la piena collaborazione dei ricercatori cinesi, e quindi delle autorità di Pechino. In caso contrario sarà molto difficile, se non impossibile, arrivare a dimostrare che tutto sia partito proprio da Wuhan. 4) Gli errori, anche nei laboratori di massima sicurezza, sono sempre possibili. Ne abbiamo un esempio con un altro virus influenzale, questa volta di tipo H1N1: ricomparso improvvisamente in Russia e in Cina, alla fine del 1977, con caratteristiche praticamente identiche a quelle del ceppo in circolazione più di vent’anni prima. Unica possibile spiegazione: il virus era stato conservato per anni, restando così “immune” alle mutazioni che avrebbe subìto circolando. 5) In base agli elementi finora disponibili l’ipotesi di un’origine naturale è quella prevalente, ma non è più possibile escludere in modo categorico manipolazione in laboratorio. 6) Se mai si arriverà a un risposta certa (e lo speriamo vivamente) sarà attraverso la scienza, non con la dietrologia o le ricostruzioni più o meno romanzate che imperversano sul tema. (M.T.I.)
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