Etica, non etica..Ma cosa c'entra?
Stessa situazione descritta da Tarcii, per anni preso mezzi pubblici a orario di punta con parecchi studenti. E puntualmente raffreddori e tonsilliti, ma di quelle pesanti eh? Che certo non mi hanno ucciso, ma per me sono grandi scocciature, oltretutto curate con tonnellate di antibiotici che proprio bene alla salute mia e collettiva non fanno e nemmeno alla natura, se proprio vogliamo essere sinceri.
Ma il messaggio principale di tutta questa questione che è stata resa ridicola per pura provocazione è semplice semplice: che cosa deve importare a Tizio se Caio indossa una stra****o di mascherina?
Inutile pensarci prima che ciò si verifichi. E' evidente comunque come l'efficacia di ogni vaccino aumenti sensibilmente dopo una seconda dose dello stesso, quindi una terza dose potrebbe aumentare già di per sè, senza variare la formula del vaccino, l'immunità e la copertura vaccinale.
Credo che tu non abbia compreso quello che ho scritto e provato a comunicare, comunque a chi da fastidio che qualcuno possa usare la mascherina in qualsiasi contesto? Io ho criticato solo il fatto che dai messaggi di alcuni sembra proprio che la si pretenda da parte di tutti per evitare che circoli l'influenza.
Poi adesso è una situazione con cui non avremo presumibilmente a che fare nell'immediato, quindi si fa per parlare.
Io penso che a sto punto cmq si avrà un aumento di ricoveri e di decessi, ma tutto rimarrà contenuto senza dei passi indietro in fatto di regole e restrizioni, se fai un tracing e sequenziamento come in UK sei in linea con quello che devi fare per isolare e rintracciare i focolai. E ciò fa parte della convivenza e controllo dell'andamento del virus che dovremo portare avanti per anni mentre teniamo il più possibile aperto e vacciniamo a dovere, al bisogno.
Il problema semmai sta dove (da noi) ciò si fa ai minimi termini, felici che sta andando molto di chiùl che la Delta non si è ancora diffusa massivamente.
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
Per quanto riguarda l’andamento epidemico mondiale siamo arrivati alla sesta settimana consecutiva di riduzione dei nuovi casi: nel periodo 7-13 giugno sono stati individuati 2.655.782 positivi, con un calo dell’11,9% sulla settimana precedente. Meno sensibile il calo dei decessi: -1,7% a quota 72.528. Finora l’epidemia ha seguito cicli espansivi di circa 10 settimane, seguite da periodi di contrazione leggermente più brevi (6-7 settimane). L’andamento del prossimo mese ci dirà se e quanto le campagne vaccinali sapranno interrompere questa ciclicità. I cinque Paesi con il maggior numero di casi in valori assoluti sono: India (630.650; -31%); Brasile (454710; stabile); Argentina (177.693; -17%); Colombia (176.661; stabile); Usa (105.019; +6%). Capitolo varianti: alle 6 “variants of interest” già note (che non sono per ora preoccupanti, ma meritano attenzione) si aggiunge quella “lambda”. Altra 4 sono “variants of concern”, ossia preoccupanti: alfa, ex inglese; beta, ex sudafricana; gamma, ex brasiliana, e delta, ex indiana. Rilevata per la prima volta in Perù nell’agosto 2020, la variante lambda dal 14 giugno di quest’anno rientra in quelle sottoposte a monitoraggio dell’Oms a causa della crescente diffusione, in particolare nei Paesi del Sud America: dal momento della comparsa il 31% in Cile, il 9% in Perù, l’8% in Ecuador, il 3% in Argentina. A destare attenzione è soprattutto la recente accelerazione: nel mese di aprile, in Perù, l’81% dei campioni virali sequenziati conteneva la variante lambda. In Cile, negli ultimi 60 giorni, il 32%: un livello ormai simile a quello della variante gamma (ex brasiliana) che dopo essere stata a lungo prevalente è ora scesa al 33%. Nella variante lambda si sono concentrate numerose mutazioni della proteina spike, che lasciano spazio a ipotesi di una maggiore trasmissibilità e resistenza agli anticorpi. Insomma, il Sars-CoV-2 non muta spesso, ma quando lo fa riesce a ottenere risultati importanti. La variante DG614, circolata in Europa nel 2020, era del 56% più trasmissibile rispetto al ceppo originario di Wuhan. La variante alfa (ex inglese, o del Kent) comparsa a fine 2020 del 40% più trasmissibile rispetto alla DG614. La variante delta (ex indiana) dai primi studi sembra essere del 40% più trasmissibile della variante alfa. Un miglioramento continuo nella capacità diffusionale del virus che allontana il traguardo dell’immunità di gregge.
Bisogna capire il futuro, cosa che nessuno può prevedere.
Io non penso affatto che il Covid sparirà come è sparita la malaria dall'Italia. Continuerà a mietere ricoveri e morti in inverno, e in quella stagione per precauzione potrebbe rimanere consigliata in eterno la mascherina. L'unica differenza sarebbe che verrebbe consigliata e non imposta.
Si ma non è che la terza dose si farebbe per passare dal 90 al 95% di efficacia, si farebbe se l'immunità decadesse in modo sensibile a causa di eventuali varianti resistenti.. Sennò tanto vale farne anche una quarta, una quinta e una sesta che prima o poi si arriva al 100%....
Se il livello di protezione resta quello attuale non credo che servirà, e infatti anche Pfizer non sta lavorando sul l'adeguamento per ora dato che la differenza di protezione con due dosi appare bassa
Oppure quando l'immunità eventualmente decade, cioè non certo a distanza di due mesi per dire
Lo stato d'emergenza serve solo perchè consente di varare i DPCM, altrimenti dovresti seguire l'iter previsto per le leggi, e ci vorrebbe troppo tempo.
Non sono affatto contrario alla prosecuzione dello stato d'emergenza, non sappiamo come andrà il prossimo futuro, e prolungarlo fino al prossimo Marzo non è una cattiva idea.
Segnalibri