La realtà è che tanti studenti hanno approfittato della situazione per non fare nulla due anni, riuscendo sempre ad essere promossi.
Tra l'altro le Invalsi di quest'anno erano davvero MOLTO facili, quindi dare tutta la colpa alla pandemia non mi sembra giusto, nonostante si debba riconoscere il forte impatto psicologico e le oggettive difficoltà di apprendimento.
Sarà anche vero che non si deve generalizzare, ma certe persone hanno veramente fatto tutto il possibile per farsi buttare fuori da scuola, risultando poi promossi![]()
dalla storia si impara che non si impara dalla storia
Ah non lo so, sarà che mio figlio è solo in 2a elementare, ma ha fatto 1 errore su 25 domande, gli altri della sua classe non sono arrivati a più di 15 giuste su 25.
Saran state anche facili, ma zucconi di media fin da piccoli stanno venendo su (e ci metto in mezzo anche il mio per le materie di italiano, indipendentemente da come ha fatto l'INVALSI), anche perché i genitori o sono troppo oppressivi e arrivano persino a fare i compiti al posto dei figli per farglieli finire prima perché "dai che c'ho da fare di quà e di là", (ma poi quando è ora di fare i compiti in classe e gli invalsi poi si vede se uno sa o non sa), oppure se ne fregano di come vanno a scuola i figli e non si prendono l'onere di curare la sua educazione e cultura fuori dai programmi scolastici (io a mio figlio le cose di matematica, della Terra, sulla geografia e cose affini gliele butto lì ancor prima della scuola...per dire).
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
Io ho il sospetto che un discreto numero di genitori, di fronte alle prove INVALSI dei loro figli in seconda elementare, riuscirebbe a sbagliarne ben più di una...
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almeno il 5% dei partecipanti a questo festival positivi, nonostante il tampone richiesto.
13.52 "Bisogna porre la scuola al centro del Paese per uscire da questa fase nella maniera migliore. La scuola è la base di ogni possibile rilancio, non c'è sviluppo del Paese se non c'è il rilancio della scuola". Così il ministro dell'Istruzione Bianchi alla presentazione del Rapporto Invalsi. Dopo due anni difficili, bisogna tornare in presenza, ribadisce Bianchi, per poi esortare: "Si completi la vaccinazione, è un atto di responsabilità collettiva" e per tornare nelle aule.
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