Originariamente Scritto da
FunMBnel
A questa domanda ho già risposto quella decina di volte, quindi figurati se l'11ª è un problema.
In Italia abbiamo poco più di metà della popolazione vaccinata con una dose (la cui efficacia sulla variante delta è molto parziale, giusto per usare un eufemismo) e poco più di 1/3 (spero di non sbagliare per eccesso) con 2 dosi.
Come dire che per circa 30 milioni di persone OGGI I VACCINI NON CI SONO (anche se fortunatamente ci saranno a breve, tranne per i pochi casi sfortunati e i troppi casi psichiatrici).
Per dirla diversamente è come se a marzo 2020 avessimo vissuto in un Paese di 30 milioni di persone (anzichè di 60) con di fronte un virus clamorosamente più contagioso di quello di marzo 2020.
Ora, fermo restando che gli Zero Covid sono dei terroristi, andrebbero incarcercati, no condannati a morte, ma non prima di essere stati linciati in piazza, è per caso un quadro di fronte al quale fare spallucce o magari un po' di prudenza è ancora dovuta?
E un po' di prudenza non vuol dire lockdown stile marzo 2020, non vuol dire zone rosse indiscriminate e neppure coprifuoco alle 22 o alle 19. Perchè fortunatamente il mondo non è binario...
Oggi si può serenamente dire che delle ipotetiche future varianti elusive ce ne possiamo serenamente sbattere perchè il parco buoi suscettibile a quelle attuali è più che sufficiente, fermo restando che fortunatamente è un parco buoi meno a rischio di quello di marzo 2020.
Non sarà che il non vaccinare costringe a misure restrittive più ampie?
Comunque i risultati, complessivi, della strategia australiana sono misurabili, esattamente come i nostri.
Quelli da vaccinazione tardiva lo saranno tra un po'.
A proposito... Io son vaccinato con 2 dosi da oltre 2 settimane.
L'intervento al ginocchio l'ho fatto e la riabilitazione è quasi terminata.
Sono in SW fino alle ferie e poi sarò in ferie.
Quindi me ne strasbatto altamente le gonadi anche se da ora in poi partisse una strategia di contenimento alla Bolsonaro: il problema non è mio...
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