Qui su Nature:
SARS-CoV-2 infection induces long-lived bone marrow plasma cells in humans | Nature
Questi ricercatori scrivono che per chi ha avuto il Covid sono presenti cellule specifiche che rimangono a disposizione del nostro sistema immunitario quiescenti che si attivano e monitorano il nostro organismo in caso di rinfezione.
La terza dose dovrebbe essere consigliata per chi ha patologie o immunodepresso.
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 31/07/2021 alle 15:50
E' possibile, non sappiamo però quanto cali l'immunità col passare dei mesi, magari il calo non è lineare ma esponenziale per cui improvvisamente, così come quando aumentano i casi passi dopo una fase di lenta risalita raddoppiano e poi si quadruplicano nel giro di pochi giorni, potrebbe esserci un tracollo della quota di popolazione immune all'infezione.
Si naviga a vista, come ho sempre detto, in ogni caso se la malattia dovesse essere blanda nella maggior parte dei contagiati è già un traguardo importante.
Da ieri mi trovo in Sicilia a Sommatino.
Come immaginavo, conferma del perché la Sicilia sia la regione messa “peggio” attualmente…
Già all aereoporto di Catania mascherine messe così così (per essere buoni), quelli che arrivano da paesi a rischio e devono mostrare il green pass vengono chiamati a voce nella massa, sulla fiducia, quindi non si ferma nessuno in pratica…
Tra l’altro dopo l’uscita…
All’aperto fuori gran parte delle persone senza nonostante gli assembramenti, ma all’aperto ci può stare anche
Qua a sommatino invece tutti che si baciano, abbracciano, tanti che se non si sono ancora vaccinati per “paura”, ma soprattutto bar e gelaterie che anche dentro accolgono tutti senza mascherina e con personale che, salvo eccezioni, lavora liberamente senza mascherina.
Poi oh, la situazione attuale permette oggettivamente anche questi allentamenti, siamo sinceri…
Era solo una foto per chi settimane fa si chiedesse come mai i casi in Sicilia non calavano
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COncordo sui ragionamenti però il dubbio è:
Se abbiamo la riprova che l'immunità naturale non impedisce di riprendersi il virus in maniera più importante, quando avremo la certezza che con l'immunità da vaccino passato un certo periodo non avvenga lo stesso?
Il tipo di caso che conosci anche tu dipende dal fatto che la prima infezione fu per lo più asintomatica?
Esiste uno spartiacque che discrimina la reinfezione "tranquilla" da quella potenzialmente ospedalizzante? E' uno spartiacque temporale o legato alla prima risposta immunitaria? o a tutti e due?
Oppure i casi di reinfezione naturale sono rari in particolare quelli con la seconda più pesante e quindi trascurabili ai fini dell'analisi?
Stiamo a luglio, i primi vaccinati israeliani sono di gennaio: siamo in linea con i 6 mesi.
I tre casi che conosco io (compreso l'americano) la prima volta lo avevano avuto l'anno scorso all'inizio della seconda ondata, varianti prealfa (per inciso tutti i parenti dalla parte di mia moglie che hanno fatto la prealfa, parliamo di più di 20 persone dai 10 ai 70 anni, si sono fatti a "conti fatti" poco più che una influenza, anzi poco meno).
Fino a questo inverno lascio la prognosi riservata.
E' il sud, non ci puoi fare niente.
Ieri mia moglie va a prendere i gelati a un bar per se i bambini mamma e fratello
Parliamoci chiaro non è questione di covid, puoi pure non metterti la mascherina e cazzate varie, ma se mi fai il gelato prendendo i coni direttamente con le mani senza fazzolettini, siamo ad un altro livello perchè poi con quelle stesse mani fai tutto il resto fottendotene. Che non stavo io dentro e mi è stato solo raccontato altrimenti quei coni li avrei fatti mangiare a lui, facendomi pagare io per il fastidio.
Concordo, infatti così facendo ad una vita normale non ci ritorni più...neanche se nella migliore delle ipotesi vaccini il 90% della popolazione...l'unica spernanza è che questo virus scompaia nel nulla tra qualche mese o qualche anno.
Anche la questione stadi, possono entrare solo quelli con il green pass, ma.....capienza al 50%, distanza di un metro uno dall'altro, quindi quel 50% in diversi stadi diventa il 25% se va bene...ce lo stanno dicendo anche loro, ad una vita normale al momento non si ritorna, lo dimostrano i provvedimenti.
Io vivo a Brescia, non è proprio sud...l'altra sera sono andato a prendere una pizza da portare a casa, c'era il pizzaiolo e l'aiutante...il pizzaiolo prende la pizza dal forno e la mette nel cartone, l'aiutante poi prende il crudo e lo mette nella pizza...peccato che l'aiutante faceva anche gli scontrini e toccava i soldi con le mani.
Servono studi al riguardo, eppure sarebbe molto semplici eseguirli, basterebbe distinguere 4 categorie di positivi:
1) immuni naturali per infezione contratta
2) immuni naturali per infezione contratta + singola dose
3) mai infettato e con singola dose
4) mai infettato con doppia dose
In ogni caso abbiamo già "la certezza" che l'immunità da vaccino lascia scoperti per i casi gravi una certa quota di vaccinati, semmai la domanda è capire se questa quota aumenterà nel corso del tempo.
Che sia stata una falsa positività? E' anche possibile, servirebbe il sierologico.Il tipo di caso che conosci anche tu dipende dal fatto che la prima infezione fu per lo più asintomatica?
Comunque potrebbe dipendere come no, io ipotizzo una correlazione non un nesso causale sempre valido, nel senso che tendenzialmente un asintomatico dovrebbe sviluppare una risposta immunitaria più blanda che lo espone a nuove reinfezioni più facilmente.
Non credo esista, però è ipotizzabile a logica che esista una correlazione temporale, tanto più tempo passa dall'infezione, tanto più aumenta la probabilità di reinfettarsi e che questa reinfezione sia potenzialmente grave.Esiste uno spartiacque che discrimina la reinfezione "tranquilla" da quella potenzialmente ospedalizzante? E' uno spartiacque temporale o legato alla prima risposta immunitaria? o a tutti e due?
Lo stesso faccio io, c'è solo da sperare che i vaccini mantengano la loro efficacia anche dopo 1 anno. Su questo il futuro è buio, anche se i dati attuali sono ancora incoraggianti.Stiamo a luglio, i primi vaccinati israeliani sono di gennaio: siamo in linea con i 6 mesi.
I tre casi che conosco io (compreso l'americano) la prima volta lo avevano avuto l'anno scorso all'inizio della seconda ondata, varianti prealfa (per inciso tutti i parenti dalla parte di mia moglie che hanno fatto la prealfa, parliamo di più di 20 persone dai 10 ai 70 anni, si sono fatti a "conti fatti" poco più che una influenza, anzi poco meno).
Fino a questo inverno lascio la prognosi riservata.
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