Qua al mare è delirio,non c'è una mascherina a pagare,ieri sera in centro migliaia di persone ovunque,ragazzini appiccicati ovunque a centinaia,insomma una serata dell estate 2019...credo che ormai sono tutti già immunizzati naturalmente
Stamattina seconda dose di az e poi giro in spiaggia e poi bagnetto senza nuotata per via di tre costole rotte in lenta guarigione.A causa di questo fatto non potro' sfruttare lo straordinario effetto doping che dona l'az per un paio di giorni(almeno a me la prima dose ha fatto questo effetto)cha avrei potuto sfruttare in ambito lavorativo,sportivo,o altro ancora
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
"nel fango affonda lo stivale dei maiali..."
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Ora capisco che possano risultare alle volte noiosi se non sgradevoli, ma definirli assassini sti poveri bambini no dai
Ricoverati ordinari (no TI) per 100k abitanti
Sicilia 5,90
Lazio 5,05
Emilia Romagna 5,00
Sardegna 4,51
Toscana 4,00
Campania 3,76
Calabria 3,39
ITALIA 3,24
Basilicata 3,02
Abruzzo 2,59
Veneto 2,20
Liguria 2,19
Lombardia 2,07
Umbria 2,04
Puglia 1,86
Piemonte 1,86
Trentino 1,66
Marche 1,64
Valle d'Aosta 1,59
Friuli Venezia Giulia 1,32
Trentino Alto Adige 1,31
Alto Adige 0,94
Molise 0
Ricoverati in TI per 100k abitanti
Sardegna 1,04
Lazio 0,78
Sicilia 0,66
Liguria 0,58
Alto Adige 0,56
Toscana 0,48
Marche 0,39
Emilia Romagna 0,38
ITALIA 0,38
Molise 0,33
Calabria 0,31
Veneto 0,31
Trentino Alto Adige 0,28
Lombardia 0,27
Friuli Venezia Giulia 0,25
Umbria 0,23
Puglia 0,22
Campania 0,21
Piemonte 0,14
Abruzzo 0
Valle d'Aosta 0
Basilicata 0
Trentino 0
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Cmq ottimi dati oggi
Tutti gli indicatori segnalano, già nel corso della settimana appena conclusa, un chiaro rallentamento della crescita delle nuove infezioni (attenzione, non ancora un calo) a fronte di un incremento dei test eseguiti. Sulla base dei dati attuali il picco epidemico potrebbe arrivare rapidamente, già tra la metà e la fine di agosto: con tempi molto anticipati rispetto a quanto i numeri indicavano solo una settimana fa.
Lo sviluppo dell’epidemia in Italia sta seguendo un andamento atipico: con una prima fase di fortissima espansione (che sembra essere già in esaurimento) seguita da un rallentamento della crescita altrettanto marcato e precoce. Per entrambi i fenomeni forniamo una possibile interpretazione: la “fiammata” iniziale dei casi, che ha prodotto un tempo di raddoppio dei nuovi contagi di soli 6-7 giorni nella parte centrale del mese di luglio, può essere ricondotta a un bacino di replicazione virale molto più ampio di quanto fosse espresso dai dati ufficiali. In termini più semplici, il basso numero di test (come abbiamo più volte stigmatizzato) ha generato un bacino importante di positivi asintomatici, che hanno diffuso indisturbati l’infezione e causato l’esplosione iniziale. Il rallentamento precoce e più rapido del previsto dell’epidemia trova la medesima spiegazione: il basso numero di tamponi. I positivi non individuati sono stati probabilmente molti più di quanto finora stimato, quindi ben oltre il livello comunemente accettato di un positivo “ignoto” per ogni positivo ufficiale. Gli italiani venuti a contatto con il virus e immunizzati per via naturale potrebbero essere circa 3 volte il dato ufficiale, quindi 13,5 milioni (il 22,5% della popolazione). A questi dobbiamo sommare i vaccinati: il 30 luglio il 53,6% della popolazione, o il 52% se escludiamo i soggetti che hanno contratto la malattia, ma poi hanno ricevuto una dose singola. Numeri che ci stanno avvicinando più rapidamente del previsto all’immunità di gregge, o quantomeno alla soglia oltre la quale il virus è costretto ad arretrare.
Qualcuno potrebbe vedere questi positivi “in più” come una sorta di tesoretto che ora ci porta effetti benèfici, ma in realtà segnala un grave problema che rileviamo da inizio epidemia: se individuati correttamente, e non lasciati liberi di circolare, i moltissimi soggetti sfuggiti alla rilevazione avrebbero permesso di avere una circolazione virale più limitata e quindi un minor numero di infezioni, di ricoveri e di decessi.
Questa considerazione ci porta al secondo argomento, quello dell’efficacia dei vaccini: a nostro avviso non si possono avere dubbi in proposito, vista l’ormai enorme mole di dati ormai disponibili. Ma vivendo in un mondo dove c’è chi si ostina a dire che la Terra è piatta, ignorando qualsiasi prova che porta a certificare la sfericità della stessa, forniamo qualche ulteriore dato a supporto della campagna vaccinale. L’ultimo Report del nostro Istituto superiore di Sanità, con dati riferiti al periodo 4 aprile -18 luglio 2021, riporta:
un’efficacia media e indipendente dalle fasce di età così distribuita: contro il rischio di infezione 70,2% dopo la dose singola e 88,2% dopo il ciclo completo; contro il rischio di ricovero in area medica 81% dopo la dose singola e 95% dopo il ciclo completo; contro il rischio di ricovero in terapia intensiva 89% dopo la dose singola e 97% dopo il ciclo completo; contro il rischio di morte 80% dopo la dose singola e 96% dopo il ciclo completo. Nelle ultime due settimane solo il 9,2% di nuovi casi ha un’età superiore ai 60 anni, dove la copertura vaccinale suddivisa per fascia di età varia dal 76,9% al 93,9%; mentre il 61,3% delle infezioni si è concentrato tra 20 e 59 anni, dove la copertura vaccinale varia dal 36,7% al 61,4%. Si conferma quindi non solo l’altissima efficacia dei vaccini, ma anche l’ importanza di completare il ciclo con la seconda dose.
Sono curioso di vedere quali saranno i dati rapportati alla delta. Al riguardo mi piacerebbe vedere questi stessi dati calcolati mese per mese
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