Sperando ovviamente che non succeda, sarebbe normale la rabbia ma, ad oggi, non siamo a livelli allarmanti di occupazioni dei posti in TI, proprio grazie all’efficacia protettiva del vaccino da malattia grave bei soggetti fragili ed over 50, lo ammetto senza alcun problema perché è la verità, ma non sui trentenni.
Evidentemente non sai cosa è il Long Covid. Possibile che su questo argomento non ci possa essere un minimo di equilibrio, e si passi da chi ne è ossessionato a chi dice che tanto sono asintomatici e quindi pazienza?
Nell'ultimo mese sotto i 40 anni ci sono state circa 1500 ospedalizzazioni per Covid
Oddio non avresti risolto tutto il problema ma ne avresti risolto una parte importante, ti resterebbe da risolvere il problema delle degenze ordinarie, ma quello se c'hai risorse per risolvere quello delle terapie intensive probabilmente l'avresti risolto ancora prima...
Il punto è che Covid19 è una malattia infettiva tutto sommato normale, però non è normale il suo impatto sulla sanità dei paesi industrializzati e mediamente "moderni", non lo è né in termini economici né in termini politici... dove si muore ancora facilmente di influenza stagionale, dove avere il diabete di tipo 2 a 55 anni è una condanna a morte certa entro pochissimi anni, dove il rischio concreto di ammalarsi di Covid al massimo eguaglia quello di pigliarsi il tifo o la febbre gialla, dove ci sono sfiammate epidemiche da "Virus Marburg" ogni 5 o 10 anni, il peso della pandemia attuale è compensato da altri fattori...
ah quindi utilizziamo il discorso dell'efficacia del vaccino a nostro piacimento in base alle nostre esigenze? Siccome ho 30 anni e statisticamente può essere meno probabile ammalarsi gravemente di Covid, non mi vaccino e non mi interessa, anzi piuttosto che si vaccinino gli altri così se il vaccino fa male crepano loro, se invece funziona io sono comunque protetto indirettamente però hey, sia mai che mi limitino in qualche libertà o mi diano degli obblighi, stessi diritti e doveri.
Bel modo di ragionare (e lo dico sia ironicamente che amaramente convinto della sua efficacia come metodo attuativo).
Ma non è assolutamente vero!
L'efficacia protettiva è ottima anche sui trentenni e sui ventenni altrochè.
Sto già intuendo dove andrà a finire il discorso... Ossia che al di sopra di una certa età è meglio vaccinarsi, mentre al di sotto no, perchè il rischio di beccarsi il Covid e di stare male è inferiore al rischio che si corre con il vaccino (quale, poi? ma vabbè).
Ebbene, se si andrà a parare lì, dico già che questo discorso non attacca. Anzitutto il Covid è pericoloso e ti può spedire in TI anche a 30 anni (seppur con percentuale inferiore rispetto ai 50, beninteso) e in secondo luogo - questa cosa non entra mai in testa a nessuno - c'è il Long Covid: questa sì che è una malattia praticamente ignota, di cui non si sa nulla, nemmeno se sia reversibile o no. C'è gente che è rimasta danneggiata in maniera seria, e sono giovani. Il mio collega ha 25 anni, ha fatto il Covid a novembre e a marzo e NON è più la stessa persona: ha sempre problemi all'apparato respiratorio. Altra amica, 39 anni, Covid fatto a marzo: NON può più camminare in montagna nè far le scale troppo in fretta, non ha più fiato perchè i polmoni sono danneggiati, e non si sa se potrà mai riprendere come prima.
Gente che ha 25-40 anni, non 80, perdio!
Ci rendiamo conto dell'impatto che potrebbero avere queste invalidità nella vita?
Lou soulei nais per tuchi
Ovviamente sperando che non succeda, ci mancherebbe...e ovviamente non siamo neanche nella situazione di saturazione totale dei posti, ma mettiamo che tu abbia un incidente a 2 km da un ospedale piccolo che ha 10 posti in TI che sono tutti occupati da Covid perché è stato dichiarato dedicato solo al Covid e invece per il tuo caso ti dovrebbero portare a 20 km in quello più grande perché solo lì ci sono posti liberi non-Covid però fare 20minuti di spostamento è un problema per come sei messo.
Io dico che 5 di quei 10 posti potevano essere liberi e non -Covid, essendo genitori o nonni (vaccinati o non) di adolescenti NON vaccinati che li hanno contagiati. NON vaccinati "dato che per loro il COVID non è un problema" come dici tu, per loro, ma ora vedi che è magicamente diventato un problema anche per te che gli adolescenti non siano vaccinati....
Messa così può andare??
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
Il tuo discorso lo riterrei più che ragionevole se ci trovassimo in un contesto di generale penuria di vaccini, in tal caso focalizzare la campagna vaccinale sui soggetti più a rischio, partendo dall'età, sarebbe anche auspicabile, ma ora non è più così. In emergenza trovo anche poco accettabile che, in caso di introduzione dell'obbligo, lo si faccia in modo fluttuante, a seconda di quello che è il rischio per il singolo, che oltretutto è funzionale anche alla quantità di virus che circola... Tanto per essere chiari il rischio attuale di malattia grave/critica, per un trentenne, pur restando basso, non è più quello di metà giugno... per un preadolescente e per un adolescente addirittura è ancora più alto, tant'è che anche nell'UK ci si sta ri-orientando a vaccinare massivamente anche i sedicenni:
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