Per quello contro l'influenza stagionale sarebbe più efficace ogni anno un lockdown da novembre ad aprile... Tra l'altro a differenza di Covid (non-Delta) la mascherina contro l'influenza andrebbe portata soprattutto dalla fascia d'età pediatrica (0-14 anni) la mettiamo ai bimbi di tre anni perché improvvisamente, giunti al 2021, ci accorgiamo che ogni anno ci sono circa 8000-9000 morti a seguito di epidemie normali di influenza e l'INPS spreca tot ore di malattia... ma siamo diventati tutti scemi? Perché dopo i morti, che sia chiaro, sono la vera grande tragedia della pandemia in corso, il lascito negativo che ci trascineremo addosso sarà un fardello di imbecillità generale... Aggiungo che avrebbe magari più senso diffondere un po' di cultura sanitaria tra le persone, che prevedere le mascherine anche per l'influenza...
secondo me sei un pelo drastico, o è nero o è bianco. c'è anche una via di mezzo non dico che si debba imporre l'obbligo di mascherine per l'influenza, dico che si potrebbe anche solo consigliarne l'utilizzo sui mezzi affollati ad esempio. Poi chi vuole se la mette, chi non vuole no, esattamente, spiccicato, alla vaccinazione antinfluenzale che non è obbligatoria ma consigliata per anziani e fragili e chi gli sta attorno.
Si vis pacem, para bellum.
Ma è ora di finirla di pensare che le vaccinazioni servano ad estinguere le malattie, le vaccinazioni servono a non fare ammalare le persone e a non far arrivare masse di ammalati gravi nei pronti soccorso e negli ospedali, se parliamo di vaccinazioni contro malattie infettive. In due secoli di vaccini siamo riusciti a portare all'estinzione in natura un solo virus: quello del vaiolo... Sono 65 anni che stiamo provando a estinguere il poliovirus e ci stiamo riuscendo così bene che, da 40 anni, spostiamo l'asticella per concretizzare tale obiettivo al decennio successivo e infatti bastano un paio di campagne vaccinali saltate, per casini vari (es. guerre civili, crisi economiche) per far riapparire casi di polio paralitica anche dove non se ne contavano da 30 anni (vedi Siria o Yemen).
Per cui anche basta con gli obiettivi irragionevoli di lungo e lunghissimo periodo e pensiamo a quelli ragionevoli di breve e medio periodo.
Ma che c'entra? Invece di fare un lockdown da novembre ad aprile ci siamo piuttosto abituati a un minimo di distanziamento. Invece di metterla ai bambini, ci siamo abituati a portarla noi adulti la mascherina, un minimo. Qui si parlava di conseguenze (potenziali) di abitudini invalse nell'uso, non di future scelte di sanità pubblica.
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Non è un obiettivo estinguere l'influenza stagionale e se non avessimo coperture basse (spesso ridicolmente basse) nella popolazione ad alto rischio per età e patologie (dove si concentra la quasi totalità degli 8000 casi fatali di un'epidemia influenzale media) di morti ne avremmo forse meno di 1000...
Credo che una volta finita l'emergenza il distanziamento rimarrà un ricordo (spiacevole) del passato, non ci conterei particolarmente.
Le mascherine magari le porterà qualche persona in più particolarmente sensibile al tema, per il resto non penso cambierà chissà che cosa anche se sarei abbastanza favorevole a certe misure di igiene pubblica quali per es. mascherine obbligatorie in certi setting (es. Ospedali..oggi anche in reparti sensibili come oncologia e ostetricia la gente va e viene come in un porto di mare..)
Ma non stiamo parlando di obiettivi di sanità pubblica, santa pazienza. Stiamo dicendo che magari anziché 2 milioni, durante la prossima stagione si soffieranno il naso 1,5 milioni di persone.
Non sono massimi sistemi, sono osservazioni spicciole.
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