Attenzione Lou_Vall, ha chiaramente scritto:
1) virus sicuramente mortale per tutta la popolazione mondiale
E
2) vaccino senza controindicazioni
si debbono verificare tutte e 2 le condizioni
in pratica se arriva la peste nera e abbiamo un vaccino che protegge al 99,9%, non se ne fa nulla
ogni giorno di più i No-Vax mi strabiliano
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
pensa invece che se tutto il mondo si facesse oggi ste 2 cavole di punturine, nessuno avrebbe più bisogno di farsi il vaccino a vita.
mentre ora saremo probabilmente costretti a farlo perchè non tutti se lo faranno.
ora la cosa mi va anche bene in quanto effettivamente il tutto non dipende da 4 gatti-no-vax italiani, ma dal fatto che c'è almeno un intero continente senza.
Ma il modo di ragionare e pensare di questi 4 gatti che pensano solo al loro braccio, proprio non lo comprendo
dati live: http://www.meteosanteramo.com/Liveiphone6.asp
(Befana 2017 indimenticabile, oltre 1mt di neve in 24h)
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
i dati in nostro possesso sui vaccini, ad oggi, portano a tale conclusione, ma evidentemente abbiamo due chiavi di lettura differenti degli stessi dati.
d'altronde ciò si deduce tranquillamente anche da un bellissimo post di @FunMBnel di un paio di giorni fa
Ultima modifica di Pigio; 15/09/2021 alle 15:50
dati live: http://www.meteosanteramo.com/Liveiphone6.asp
(Befana 2017 indimenticabile, oltre 1mt di neve in 24h)
Si ma poi che ridere! Il vaccino no perché ha controindicazioni ma il farmaco che prendi quando sei già ricoverato e che ha solo queste due cosine da valutare va benissimo senza nessun problema
In studi clinici sono stati osservati incrementi transitori degli enzimi epatici. Questi incrementi non sono stati associati a segni o sintomi di danno epatocellulare, tranne che in un paziente affetto da SJIA che ha manifestato un’epatite grave associata a un’infezione da citomegalovirus.Durante l’utilizzo dopo l’immissione in commercio sono stati segnalati eventi epatici senza effetti sulla funzione epatica. La maggior parte dei pazienti è stata trattata per la malattia di Still o presentava fattori predisponenti, ad esempio pregressi aumenti delle transaminasi. Inoltre, in pazienti affetti da malattia di Still sono stati segnalati casi di epatite non infettiva, comprendenti eventi occasionali di insufficienza epatica acuta, durante il trattamento con Kineret.Gli eventi epatici nei pazienti con malattia di Still si manifestano prevalentemente nel primo mese di trattamento con Kineret. Una determinazione di routine degli enzimi epatici nel primo mese deve essere presa in considerazione, in particolare se il paziente presenza fattori predisponenti o manifesta sintomi indicativi di disfunzione epatica.L’efficacia e la sicurezza di Kineret nei pazienti con AST/ALT ≥ 1,5 x livello superiore di normalità non sono state valutate.Infezioni graviKineret è stato associato a un’aumentata incidenza di infezioni gravi (1,8%) rispetto al placebo (0,7%) nei pazienti con AR. Per un piccolo numero di pazienti con asma, l’incidenza di infezioni gravi è stata più elevata nei soggetti trattati con Kineret (4,5%) rispetto a quelli che avevano ricevuto il placebo (0%), queste infezioni riguardavano prevalentemente il tratto respiratorio.La sicurezza e l’efficacia del trattamento con Kineret nei pazienti affetti da infezioni croniche e gravi non sono state valutate.Il trattamento con Kineret non deve essere iniziato nei pazienti con infezioni attive. Il trattamento con Kineret deve essere interrotto nei pazienti con AR se si sviluppa infezione grave. Nei pazienti affetti da CAPS o FMF trattati con Kineret, esiste il rischio di riacutizzazioni della malattia in seguito alla sospensione del trattamento con Kineret. Con un attento monitoraggio, il trattamento con Kineret può proseguire anche durante un’infezione grave.La sindrome da attivazione macrofagica (Macrophage activation syndrome, MAS) è una nota malattia potenzialmente fatale che può manifestarsi nei pazienti affetti da malattia di Still. In caso di MAS accertata o sospetta, la valutazione e il trattamento appropriato devono iniziare il più presto possibile. I medici devono prestare attenzione ai sintomi di infezione o di peggioramento della malattia di Still, in quanto costituiscono agenti scatenanti noti della MAS. Sono disponibili solo dati limitati sull’opportunità di proseguire il trattamento con Kineret durante un’infezione grave nei pazienti affetti da malattia di Still. Se il trattamento con Kineret prosegue durante un’infezione grave per ridurre il rischio di esacerbazione della malattia, è necessario un attento monitoraggio.Durante l’uso post-marketing sono stati segnalati casi di MAS in pazienti trattati con Kineret affetti da malattia di Still. I pazienti con malattia di Still presentano un rischio aumentato di sviluppo spontaneo di MAS. Una correlazione causale tra Kineret e MAS non è stata stabilita.I medici devono esercitare cautela nel somministrare Kineret a pazienti con una storia clinica di infezioni ricorrenti o con patologie che possano predisporli a contrarre infezioni.La sicurezza di Kineret nei soggetti con tubercolosi latente non è nota. Sono state riportate segnalazioni di tubercolosi in pazienti sottoposti a numerosi regimi di trattamento anti-infiammatori biologici. I pazienti devono essere sottoposti a controllo della tubercolosi latente prima di iniziare la somministrazione di Kineret. Devono inoltre essere prese in considerazione le linee guida mediche disponibili.
Altre terapie antireumatiche sono state associate a riattivazione di epatite B. Pertanto, prima di avviare la terapia con Kineret deve essere eseguito anche lo screening per epatite virale in conformità alle linee guida pubblicate.Compromissione renaleKineret è eliminato tramite filtrazione glomerulare e successivo metabolismo tubulare. Di conseguenza, la clearance plasmatica di Kineret diminuisce con la riduzione della funzione renale.Non sono richiesti aggiustamenti della dose per pazienti con compromissione renale lieve (CLcr da 60 a 89 mL/min). Kineret deve essere usato con cautela in pazienti con compromissione renale moderata (CLcrda 30 a 59 mL/min). Nei pazienti con compromissione renale severa(CLcr < 30 mL/min) o malattia renale in stadio terminale, dialisi inclusa, deve essere presa in considerazione la somministrazione della dose prescritta di Kineret a giorni alterni.NeutropeniaKineret è stato comunemente associato a neutropenia (CAN < 1,5 x 109/L) in studi sulla AR con controllo placebo e casi di neutropenia sono stati osservati nei pazienti con CAPS e malattia di Still. Per maggiori informazioni sulla neutropenia vedere il paragrafo 4.8.Il trattamento con Kineret non deve essere intrapreso in pazienti neutropenici (CAN < 1,5 x 109/L). Si raccomanda di valutare la conta dei neutrofili prima di iniziare il trattamento con Kineret e, durante il trattamento, con frequenza mensile durante i primi 6 mesi e trimestrale in seguito. Nei pazienti che diventano neutropenici (CAN < 1,5 x 109/L) la CAN deve essere strettamente monitorata e il trattamento con Kineret deve essere interrotto. La sicurezza e l’efficacia di Kineret nei pazienti con neutropenia non sono state valutate.Eventi polmonariDurante l’uso post-marketing sono stati segnalati eventi di malattia polmonare interstiziale, proteinosi alveolare polmonare e ipertensionepolmonare, prevalentemente in pazienti pediatrici affetti da malattia di Still trattati con inibitori di IL-6 e IL-1, Kineret incluso. I pazienti con trisomia 21 sembrano essere sovrarappresentati. Una correlazione causale con Kineret non è stata stabilita.ImmunosoppressioneL’effetto del trattamento con Kineret su neoplasie maligne preesistenti non è stato studiato. Pertanto la somministrazione di Kineret in pazienti con neoplasie maligne preesistenti non è raccomandata.Neoplasie maligneI pazienti affetti da AR possono presentare un rischio più elevato (in media 2-3 volte superiore) di sviluppare un linfoma. Negli studi clinici, sebbene i pazienti trattati con Kineret presentassero una incidenza più ekevata di linfoma rispetto a quella attesa nella popolazione generale, questa è coerente con quella osservata in generale per i pazienti con artrite reumatoide .Negli studi clinici, il tasso grezzo di incidenza di neoplasie maligne era lo stesso nei pazienti trattati con Kineret e nei pazienti trattati con placebo e non differiva da quello della popolazione generale.Inoltre, l’incidenza complessiva di neoplasie maligne non è aumentata nel corso dei 3 anni di esposizione dei pazienti a Kineret.VaccinazioniIn uno studio clinico controllato verso placebo (n = 126), in cui è stato somministrato un vaccino con tossoide di tetano/difterite contemporaneamente a Kineret, non sono state rilevate differenze sulla risposta anticorpale antitetanica tra il gruppo trattato con Kineret e quello trattato con placebo. Non sono disponibili dati sugli effetti della vaccinazione con altri antigeni inattivati in pazienti trattati con Kineret.Non sono disponibili dati sugli effetti della vaccinazione con vaccini vivi o sulla trasmissione secondaria di un’infezione tramite vaccini vivi in pazienti trattati con Kineret. Per questo motivo non si devono somministrare vaccini vivi in concomitanza con Kineret.
Ha ragione il Bax qui non si tratta di novax ma di quoziente intellettivo appena inferiore a quello delle galline poco intelligenti
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
un po' alla volta i dati arrivano.
vista la lentezza iniziale delle nostre vaccinazioni possiamo permetterci di guardare quello che succede altrove
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da valutare cosa intendono per clinically extremly vulnerable, comunque l'evidenza è che la perdita di efficacia avviene soprattutto per le persone con fragilità. il decadimento è molto più significativo per l'infezione sintomatica rispetto ai casi gravi ma comunque non è trascurabile anche per questi ultimi. a parte i casi individuali o propri cari, a livello di pressione sul sistema sanitario le conseguenze possono essere significative (passare da efficacia del 95% al 90% nei confronti dei casi gravi significa raddoppiare ospedalizzazioni o decessi a parità di circolazione e altre condizioni)
moderna sembra il migliore di tutti (da prendere in considerazione per il booster dei più fragili?).
minor decadimento aumentando la separazione tra le due dosi pfizer (da confermare), questo potrebbe essere una delle causa dei minori problemi in UK come casi gravi rispetto a Israele e USA, che hanno vaccinato seguendo la regola delle 3 settimane.
commento generale: ha sicuramento senso inziare il booster per i più fragili (che si sono vaccinati prima) + anche il personale sanitario che è comunque molto esposto. man mano che passano le settimane si capirà fino a dove ha senso estenderlo
discussione e riferimenti
https://twitter.com/jburnmurdoch/sta...00712441974786
aggiungo per quanto riguarda i booster l'aggiornamento da israele
isr_boost.jpg
e d'altra parte anche indicazioni favorevoli riguardo agli effetti collaterali del booster (sembrano tipicamente inferiori di quelli della seconda dose)
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