Bhe il decido io e’ da sempre la più importante affermazione del principio di autodeterminazione in scelte così intime e delicate come quelle che riguardano le cure e la propria salute ed a chi mi pone il rilievo del “bene superiore” della salute collettiva da tutelare io rispondo che questi sono principi da stato etico, il quale un domani potrebbe riempire il concetto di “bene superiore” con qualsivoglia esigenza politica del momento.
Allo stesso tempo reputo il vaccino indefinito nel possibile numero di dosi che saranno necessarie e dover rimanere dipendente a vita da richiami mi fa salire ancor di più la contrarietà (ed è notizia di oggi quella di altri studi che reputano inutile la terza dose, mentre noi corriamo a farla); infine voglio precisare che considero assolutamente necessario il vaccino per gli over 50 e 60, ma i secondi (in larga misura) rimarranno fuori dall’estensione del pass per ovvi motivi (altra corbelleria di questo decreto, oltre al GP subito dopo la prima dose dopo i proclami di insindacabilità delle evidenze scientifiche).
Voglio provare a intavolare un dialogo per capire le tue ragioni.
Inizio dal neretto, parli di scelte intime e delicate perchè riguardano cure e salute, ma ti ho fatto notare come dai dati scientifici per un trentenne i rischi legati alla vaccinazione sono comunque inferiori a quelli dell'infezione da Covid, e anche se il virus girasse poco (1% della popolazione colpita nei prossimi 12 mesi) il rischio resterebbe comunque superiore.
In ultima analisi dunque non si tratta di una scelta intima e delicata perchè stai confrontando rischi del tutto differenti, con netto sbilanciamento se non fai il vaccino piuttosto che il contrario.
Circa futuro numero di dosi al momento non ci sono informazioni in merito, ma ancora devo capire perchè una dose in più che per farla perderai un'ora di fila o forse solo qualche minuto OGNI ANNO (sempre che ce ne sia bisogno, e mica hai la sfera di cristallo!) sia un disturbo così enorme per te. I rischi legati alla dose sono addirittura inferiori a quelli delle prime due dosi per gli studi recenti, e i benefici maggiori di quella della seconda dose.
Se dunque prima si parlava di rapporto rischio/beneficio nettamente a favore dei benefici con le prime due dosi, adesso ancor di più con la terza. Dunque perchè non accettare una terza dose nel caso? Per semplice voglia di fare l'alternativo? Per distinguersi dalla massa?
Cerca di darmi obiezioni valide per piacere, perchè a me il tutto sembra ridursi, come fai capire da quel principio di autodeterminazione su cui insisti all'inizio, sul mero gusto di imporre la tua libera scelta anche se questa va contro ogni logica di qualunque tipo.
I vaccini vanno indirizzati a chi ne ha più bisogno:
Vaccini: Giorlandino, non servono in chi gia ha avuto Covid - ANSAcom - ANSA.it
Se credi che di quei 10,2 milioni di italiani non ancora vaccinati in molti abbiano preso il Covid beh, sei fuori strada totalmente.
Probabilmente solo un 10-15% si è preso il Covid finora tra gli italiani, il che significa che al massimo puoi togliere 1,5 milioni da quei 10, per cui restano altri 8,7 milioni di suscettibili, più probabilmente più di 9 milioni anche perchè l'immunità sarà calata moltissimo in tantissimi.
è rimasta traccia di SARS nel sistema immunitario delle persone 17 anni dopo,le varianti non sono più un problema per chi incontra il virus e guarisce:
https://www.nature.com/articles/s415...LfNJpDrpX2M%3D
Scrivere che è rimasta traccia di SARS nel sistema immunitario è un'aberrazione medico-scientifica da horror, come scrivere che fa freddo perchè fa più caldo nel mondo.
Aggiungo che usare la SARS per dedurre qualcosa sul Covid è un metodo utilizzabile ma molto molto approssimativo, come dire che tu perderai i capelli solo perchè tuo cugino li ha persi.
Riaggiungo che ci sono invece studi che dimostrano come le reinfezioni esistano per il Covid, quindi non si tratta di un'immunità permanente o anche solo duratura.
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