Sicuramente i virus influenzali e parainfluenzali in questa situazione dilagano, dopo un anno e mezzo di soppressione. Anche il RSV sta girando tantissimo.
Dalla primaria in poi le mascherine un po' compensano, sotto i 6 anni non ci sono ostacoli e anche le condizioni meteo non stanno aiutando, limitando la possibilità di uscire e a volte anche di tenere aperte le finestre.
Infatti.
In generale i vaccini contengono anche i contagi ma fino a un certo punto, e tenendo conto che la Delta è più aggressiva del virus originale infatti tutta questa differenza non si nota anche con i vaccini in molti Paesi. In Italia, Spagna e Portogallo si nota meno a causa della maggiore percentuale di vaccinati, certo, ma prima di emettere sentenze definitive bisognerà vedere quando si bloccherà la crescita (anche se io credo che non avremo enormi problemi).
Se così non fosse, l'Austria e la Germania con il 65% dei vaccinati non sarebbero davvero messe così male. Anzi, io penso che relativamente alla Germania, considerando il fatto che il vaccino riduce molto la possibilità di contrarre la malattia in forma grave, la situazione negli ospedali appaia fin troppo grave se rapportata al numero di casi in un contesto come quello odierno, e che quindi il sommerso sia molto ampio. Guardiamo la Gran Bretagna, con lo stessa percentuale di vaccinati e più di 30.000 casi da mesi, che è lontanissima dall'avere una situazione negli ospedali critica come quella dell'inverno scorso. E invece la Germania è a 3400 posti in TI e punta il picco di 5000 dell'anno scorso.
Spero che invece l'80% italiano di vaccinati basti per evitare questi problemi, però questo era per dire che non è tutto così semplice e lineare in fin dei conti
Ecco perchè non mi piacciono gli estremismi di alcun genere, che spesso portano ad arrampicarsi un po' troppo gli specchi....non è vero nè che i vaccini non c'entrano assolutamente nulla con il numero dei contagi (anchè quello che importa non attiene ai contagi di per sè) ma non è nemmeno vero che con una buona percentuale di vaccinati sei assolutamente certo di non avere alcun problema, o che con l'obbligo vaccinale il virus verrebbe eradicato come ha detto oggi Mentana, ecc.
In più nel valutare certe cose ci sono così tanti fattori che non si prendono di solito in considerazione che è difficilissimo valutare con precisione il perchè uno Stato si trovi in una certa situazione quando questa non può essere spiegata con le possibili correlazioni che conosciamo (es. Gran Bretagna sia in estate che ora)
Ultima modifica di ale97; 17/11/2021 alle 22:35
Com'è la situazione reinfezioni Covid?
Ancora poche oppure iniziano ad essere più numerose?
Trovo stucchevole il continuo “dare del troll” a chi osa uscire dal pensiero dominante che sembra ormai assodato di mai mettere in dubbio le proprie convinzioni seppur sostenute a livello scientifico. “I dati sono dati” mi sta bene fino a un certo punto, perché si possono interpretare in vari modi. Lo sforzo che esce da questa ottusità di concetto non lo si fa mai.
Ultima modifica di AbeteBianco; 17/11/2021 alle 22:49
È un peccato, ma noi non siamo quelle persone, e il vivere in una società liberale impone una certa dose di flessibilità da parte di tutti (anche dei vaccinati nei confronti dei non che nessuno ha).
Poi se sento che altrove stanno reintroducendo misure restrittive in zone dove localmente hai il 95% di vaccinati… ti chiedi se davvero con una percentuale del genere le cose sarebbero andate diversamente.
Io non ho mai sostenuto che i vaccinati abbiano i dati migliori. @AbeteBianco ha postato un ottimo esempio di come non sia vero, la contea di Waterford City che pur con il 96% degli over 12 vaccinati ha incidenze settimanali sopra i 700 casi ogni 100mila abitanti.
Esatto, ma almeno si portino esempi decenti per sostenere quel che si vuol dire, non come @nevearoma che ha portato Italia, Irlanda e Germania i cui dati dimostrano che la Germania ("la meno vaccinata") ha i casi in crescita più rapida rispetto a Italia e Irlanda ("le più vaccinate").L'errore di base è che il vaccino è solo uno dei fattori in gioco, e che confrontare paesi diversi solo sulla base della curva contagi vs vaccini può essere fuorviante proprio perché si trascurano altri fattori che influiscono sul risultato complessivo.
Un peso non marginale sulla situazione tedesca ce l'ha la forte disomogeneità nella concentrazione di vaccinati sul territorio federale, ad esempio, si va da zone con il 57% di vaccinati sulla popolazione totale (Sassonia) all'80-81% del Nord Reno-Vestfalia, il contagio è ormai esteso a tutto il paese, ma i problemi concreti di tenuta del sistema sanitario sono proprio in Sassonia, in Turingia (che non è vaccinata molto di più) e in Baviera, in particolare nella parte nord-orientale di questo Land (Franconia). E' una situazione simile a quella che avevamo visto negli USA in luglio, dove anche la parziale inversione del regime stagionale dei virus respiratori, abbinato a tassi di vaccinazione molto bassi in alcuni stati del Sud, aveva presumibilmente portato a picchi di contagio inauditi. Praticamente la Germania ha al proprio interno il Portogallo e la Lettonia... poi in Germania c'è probabilmente una scopertura % alta in alcune classi di età sensibili, come gli adolescenti (12-18 anni) e questo ha il suo peso. Infine la Germania aveva avuto altissimi tassi di contagio e di decessi anche nel gennaio 2021, era stata l'unica nazione dell'Europa continentale che, mentre in UK esplodeva l'epidemia da variante delta, si era ritrovata, pur con il "vecchio" virus in circolazione, con un picco spropositato di decessi proprio ad inizio anno (1325 vittime l'8 gennaio) cosa che mi fa pensare che la gestione tedesca della pandemia sia stata la peggiore in Europa occidentale, almeno a partire dalla seconda ondata.
Ultima modifica di galinsog@; 17/11/2021 alle 23:03
Scusami eh, ma @nevearoma ha portato come esempio che i vaccini non frenano la crescita tre paesi (Irlanda, Italia e Germania) dove al contrario sembrerebbe che i paesi più vaccinati hanno una crescita rallentata rispetto al paese con meno (la Germania).
Quindi o si portano dati SERI a supporto o non si portino dati contraddittori, come si è fatto. E se lo fai sei un troll, perchè non posso spacciare una cosa per un'altra.
Ma dico in generale…. che senso ha lambiccarsi su numeri e pendenze su un ipotetico futuro alternativo se tanto in ogni caso tra paesi che hanno tanti o pochi vaccinati cambia relativamente poco sulla percezione generale della pandemia visto che alcuni stanno già andando in simil lockdown. Sia chiaro va benissimo come spiegazione accademica, ma la pratica è ben diversa.
Il problema è che sei stato indirettamente specifico, perchè sono io l'unico che qui dentro ha dato oggi del troll ad un utente. Quindi era implicito ti riferissi a me, non che parlassi in generale.
Ho solo argomentato il motivo della mia "accusa".
Non vorrei sembrasse mi stia scaldando, i miei toni sono in realtà pacati.
Detto ciò, io continuo a leggere in questo thread una narrativa simil-catastrofista che vede necessari lockdown prima o poi, cosa che secondo me non varrà ovunque e necessariamente con modalità così severe da implicare serie restrizioni alla circolazione come nello scorso inverno.
Se si accelererà sulle terze dosi e si applicheranno dei lockdown ai non vaccinati sono sicuro che per i vaccinati basteranno restrizioni più blande (zone gialle, massimo arancioni) per riportare i numeri a livelli decenti per salvaguardare la sanità, sempre che si renda necessario ad un cero punto della stagione.
E intanto siamo avviati a Dicembre con numeri contenuti in Italia, con un mese di ritardo rispetto allo scorso anno e con una variante (la delta) circa 2 volte più contagiosa di quella che circolava lo scorso autunno.
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