Nuovo Virus Cinese

[ale97]

Zummo un po' meglio sul grafico.
Altrimenti hanno un sito internet... Buona consultazione
Home page - Monitoraggio COVID-19 in Italia - CoVstat_ITAllegato 577001

Ottimo grafico, molto significativo, già io avevo notato che le solite Bulgaria e Romania avessero molti piú decessi di altre nazioni con molti casi ma piú vaccinati, ed é normalissimo che sia cosí. Temo peró che con le ospedalizzazioni la correlazione sia un po' meno forte alla luce di quanto succede in alcuni Stati che hanno una percentuale di vaccinati non altisdima ma comunque "medio-alta", sarei curioso di vedere anche un grafico simile per quello

[burian br]

@burian br è condivisibile e rispettabile la tua osservazione hai anche toccato aspetti molto importanti quali la difesa dei più deboli che deve essere la priorità come la difesa del sistema sanitario, ma non si può andare avanti con l’equazione che tutti i non vaccinati sono dei no-vax.

Infatti io stesso ho scritto che ci sono anche i vaccino-pavidi, secondo me (e mio padre) quelli li si potrebbe convincere attraverso i medici di base, tra un "come stai?" e qualche battuta con una persona fidata ("medico di fiducia" si suol dire dopotutto) e che conosci e di cui hai stima. Mio padre ha già qualche paziente così che si farà il vaccino non appena lo riforniranno di dosi per fare le terze (mentre a costoro farà la prima).

C'è però anche da dire che ormai, tolti i minori che per ovvie ragioni non possono farlo, i rimanenti sono per lo più persone che non vogliono vaccinarsi o perchè credono in astruse teorie su complotti o vaccini, o perchè sono "ribelli" e anti-conformisti per partito preso. Io questi li includo tra i no-vax perchè non hanno alcuna motivazione razionale concreta per non farselo (i vaccino-pavidi nemmeno, però non odiano il vaccino, ne hanno solo timore).

Insomma anche che i vaccinati poi si mettano allo stesso livello dei novax lavandosene le mani e addittando tutte le responsabilità dei contagi agli altri è pretestuoso.

Ci sono paesi in cui il 45% dei posti letto in ospedale sono occupati da non vaccinati che costituiscono però meno del 10% della popolazione (penso alla Danimarca, ho incluso nella percentuale solo adulti over 40 non vaccinati, quelli che hanno più rischio di finire in ospedale). Ciò vorrebbe dire circa la metà dei posti letto liberi se non esistessero non vaccinati, che eppure rappresentano l'esigua minoranza della popolazione.
Non si tratta di scaricare la responsabilità, è che quella minoranza condiziona pesantemente la situazione. E' un dato oggettivo e anche misurabile, come ho scritto sopra infatti.

Per questo serve anche vedere passo per passo come evolve la situazione per attuare le misure ottimali e ragionevoli, e purtroppo anticipare troppo non si può perché si può anche sbagliare.

Questo come sempre, però la prima misura che prenderei all'occorrenza, se dovesse servire, è intraprendere misure restrittive verso quella minoranza che condiziona di più la situazione ospedaliera, i non vaccinati appunto.

[nevearoma]

però le epidemie influenzali partono un po' dappertutto in Europa nello stesso tempo, solitamente, o sbaglio?
ma soprattutto, non ho mai visto col covid ondata piena in Germania e qui niente o viceversa. l'ondata è europea, lo è sempre stata, magari con qualche settimana di lag di mezzo, ma grossomodo a parità di comportamenti le ondate COVID in EU hanno più o meno le stesse tempistiche.

Ma non è vero, ci sono differenze anche di settimane o mesi.

Nell'ondata autunnale del 2020 Francia e Spagna sono partite già in agosto, poi a fine settembre il Belgio e l'Europa dell'est, a seguire Regno Unito, Italia e Germania. Qua e là (Belgio, Lombardia, Repubblica Ceca per esempio) i picchi sono stati altissimi, mentre ad esempio in Inghilterra e nella Germania ovest si è sentita poco a parità di restrizioni o anche con meno restrizioni. A dicembre e gennaio la penisola iberica (e ovviamente il Regno Unito) ha avuto un'ondata disastrosa, e anche la Germania Est per altri motivi, mentre al contrario in Spagna non si sono praticamente nemmeno accorti dell'ondata primaverile che invece ha colpito duramente Italia e Germania.
I paesi nordici poi hanno un andamento tutto loro da sempre.

E anche adesso non è che in Italia non ci sia un'ondata, regioni come la Lombardia crescono al 50% settimanale, ma sono partite un po' più tardi rispetto all'Europa centro-settentrionale e da una base più bassa. Adesso sono partiti anche Spagna e Portogallo (tra parentesi, in quest'ultimo 2500 casi oggi con la popolazione della Lombardia).

[burian br]

Il monitoraggio influenzale conferma la forte diffusione nella fascia 0-4.
partenza anticipata della stagione influenzale (forse favorita dalla mancanza di anticorpi per il salto della stagione scorsa + il lockdown della primavera 2020?)

Allegato 576903Allegato 576904

Si nota bene come la curva parta da un'intercetta con l'asse y molto più alta della norma, il che significa che già circolasse a ritmi sostenuti prima del dovuto (impressione che ebbe mio padre fin da Agosto).
Secondo lui è legato alla mancanza di immunità dell'anno precedente per via della loro scarsa circolazione, motivo per cui più persone si staranno infettando.

L'altro lato della medaglia, a suo dire, è che una stagione influenzale precoce significa anche un picco meno acuto e un calo precoce a sua volta. E' da dire però che proprio perchè molti l'anno scorso non si fecero l'influenza è anche probabile che l'ondata sarà più lunga che negli scorsi anni.

[galinsog@]

Ottimo grafico, molto significativo, già io avevo notato che le solite Bulgaria e Romania avessero molti piú decessi di altre nazioni con molti casi ma piú vaccinati, ed é normalissimo che sia cosí. Temo peró che con le ospedalizzazioni la correlazione sia un po' meno forte alla luce di quanto succede in alcuni Stati che hanno una percentuale di vaccinati non altisdima ma comunque "medio-alta", sarei curioso di vedere anche un grafico simile per quello

Fino che non arrivi alle soglie del congestionamento tendi a ricoverare anche persone per le quali il ricovero è una semplice precauzione. Considera che in questo momento le persone vaccinate che vengono ricoverate, quantomeno qui in Italia, sono soprattutto anziani con vaccinazione abbastanza datata e sintomi tutto sommato moderati. Il problema è che un quarantenne può stare a casa anche se per 3 giorni ha la febbre a 39, un paziente debilitato, ottantenne e magari pure con disartria, dopo poche ore di febbre a 39°C rischia di non riuscire nemmeno ad alimentarsi e a bere, di lì in poi la deriva verso quadri clinici disastrosi e spesso fatali è dietro l'angolo... poco prima del Covid in una RSA di queste zone un focolaio di virus sinciziale umano ha fatto una strage di degenti e non erano neppure tutti pazienti in condizioni di salute catastrofiche, ma erano semplicemente molto anziane e con tanti piccoli problemi, anche immunitari.

[AbeteBianco]

Infatti io stesso ho scritto che ci sono anche i vaccino-pavidi, secondo me (e mio padre) quelli li si potrebbe convincere attraverso i medici di base, tra un "come stai?" e qualche battuta con una persona fidata ("medico di fiducia" si suol dire dopotutto) e che conosci e di cui hai stima. Mio padre ha già qualche paziente così che si farà il vaccino non appena lo riforniranno di dosi per fare le terze (mentre a costoro farà la prima).

C'è però anche da dire che ormai, tolti i minori che per ovvie ragioni non possono farlo, i rimanenti sono per lo più persone che non vogliono vaccinarsi o perchè credono in astruse teorie su complotti o vaccini, o perchè sono "ribelli" e anti-conformisti per partito preso. Io questi li includo tra i no-vax perchè non hanno alcuna motivazione razionale concreta per non farselo (i vaccino-pavidi nemmeno, però non odiano il vaccino, ne hanno solo timore).



Ci sono paesi in cui il 45% dei posti letto in ospedale sono occupati da non vaccinati che costituiscono però meno del 10% della popolazione (penso alla Danimarca, ho incluso nella percentuale solo adulti over 40 non vaccinati, quelli che hanno più rischio di finire in ospedale). Ciò vorrebbe dire circa la metà dei posti letto liberi se non esistessero non vaccinati, che eppure rappresentano l'esigua minoranza della popolazione.
Non si tratta di scaricare la responsabilità, è che quella minoranza condiziona pesantemente la situazione. E' un dato oggettivo e anche misurabile, come ho scritto sopra infatti.


Questo come sempre, però la prima misura che prenderei all'occorrenza, se dovesse servire, è intraprendere misure restrittive verso quella minoranza che condiziona di più la situazione ospedaliera, i non vaccinati appunto.

Una certa soglia di sopportazione la società la deve avere ambo le parti perché è solo così e con solidarietà e comprensione reciproca che dovrebbero funzionare i paesi più avanzati. Il sistema sanitario è prioritario che non vada in tilt per tutti i motivi che sappiamo, e se verso quella direzione si andrà per forza si dovranno introdurre restrizioni a difesa dei più deboli e magari anche restrizioni settoriali per i non vaccinati, ma non è un discorso da fare in anticipo questo o a fini ideologici, dobbiamo anche quantificare quanti siano effettivamente questi “irresponsabili” perché se sono non vaccinati ma si-vax vanno indagate le cause e fatta la dovuta sensibilizzazione se davvero la posta in gioco di due punture è così elevata.
Ma comunque se anche fosse, come ci sono novax ci sono anche i fumatori dove è scientificamente noto a cosa si espongono (sai meglio di me) e come possono mettere sotto pressione il sistema sanitario magari, ma qua mai nessuno ha avanzato ipotesi di proibire la vendita di sigarette per dire. Per questo parlo che serve un minimo di comprensione reciproca.
Da mesi ci stiamo concentrando troppo sull’aspetto del covid, ma serve una giusta quadratura del cerchio per l’insieme. Ma sto vedendo in generale che nella società i toni si fanno sempre più accesi e intolleranti in merito la tematica covid, francamente mi risulta difficile comprendere perché si debba per forza arrivare a ciò.

[galinsog@]

Si nota bene come la curva parta da un'intercetta con l'asse y molto più alta della norma, il che significa che già circolasse a ritmi sostenuti prima del dovuto (impressione che ebbe mio padre fin da Agosto).
Secondo lui è legato alla mancanza di immunità dell'anno precedente per via della loro scarsa circolazione, motivo per cui più persone si staranno infettando.

L'altro lato della medaglia, a suo dire, è che una stagione influenzale precoce significa anche un picco meno acuto e un calo precoce a sua volta. E' da dire però che proprio perchè molti l'anno scorso non si fecero l'influenza è anche probabile che l'ondata sarà più lunga che negli scorsi anni.

Be', magari avremo il picco del Covid sincronizzato con quello influenzale nella prima decade di gennaio... in tal caso, nell'impossibilità di fare diagnosi differenziali (praticamente "causa terza dose" tutti posticipano l'antinfluenzale e molti la salteranno), considerando la viabilità ligure, mi aspetto file ininterrotte di ambulanze più o meno da Ventimiglia a Sarzana..

In realtà ci sono già stati segnali inquietanti all'ospedale Galliera, che l'altro ieri notte è andato in semi-blocco... e non perché ci siano stati ricoveri per Covid in quelle ore, ma perché alcuni pazienti si sono presentati in ospedale con tosse e raffreddore facendo scattare il protocollo anti-Covid nelle sale d'aspetto e bloccando ambulanze e pazienti fuori dalla "camera calda" fino a formare una discreta fila...

[burian br]

Una certa soglia di sopportazione la società la deve avere ambo le parti perché è solo così e con solidarietà e comprensione reciproca che dovrebbero funzionare i paesi più avanzati. Il sistema sanitario è prioritario che non vada in tilt per tutti i motivi che sappiamo, e se verso quella direzione si andrà per forza si dovranno introdurre restrizioni a difesa dei più deboli e magari anche restrizioni settoriali per i non vaccinati, ma non è un discorso da fare in anticipo questo o a fini ideologici, dobbiamo anche quantificare quanti siano effettivamente questi “irresponsabili” perché se sono non vaccinati ma si-vax vanno indagate le cause e fatta la dovuta sensibilizzazione se davvero la posta in gioco di due punture è così elevata.

In Austria per esempio la decisione è stata presa e saggiamente a mio parere, un paese con 10 milioni di abitanti e forse nemmeno con 500 posti letto occupati nelle TI è messo molto ma molto male (in Italia corrisponderebbero a 3000) e crescerà ancora, come minimo deve mettere in lockdown i non vaccinati.
Quanto siamo lontani da quel punto di non ritorno in altri paesi europei? Ecco, in alcuni non così tanto, in altri (come l'Italia) abbiamo ancora più di un mese, forse di più.

Ma comunque se anche fosse, come ci sono novax ci sono anche i fumatori dove è scientificamente noto a cosa si espongono (sai meglio di me) e come possono mettere sotto pressione il sistema sanitario magari, ma qua mai nessuno ha avanzato ipotesi di proibire la vendita di sigarette per dire. Per questo parlo che serve un minimo di comprensione reciproca.

Il sistema sanitario riesce a gestirli, inoltre stanno diminuendo nel tempo:



Non serve nè è servito dunque proibire il fumo di sigaretta (anche se io, personalmente, lo farei, ma è una mia opinione).
Tutto sta nella capacità di gestione della sanità, finchè un fenomeno la rispetta non c'è motivo di ostacolarlo, per quanto sarebbe meglio senza ombra di dubbio.

Da mesi ci stiamo concentrando troppo sull’aspetto del covid, ma serve una giusta quadratura del cerchio per l’insieme. Ma sto vedendo in generale che nella società i toni si fanno sempre più accesi e intolleranti in merito la tematica covid, francamente mi risulta difficile comprendere perché si debba per forza arrivare a ciò.

In tempi complessi i toni tendono sempre a polarizzarsi, è da sempre così. Noi uomini del XXI secolo non siamo diversi sul modo in cui funzioniamo dagli uomini di qualche secolo fa o dagli uomini primitivi. La parte del cervello che gestisce le emozioni, d'altronde, è detta "archicervello"...

[burian br]

In realtà ci sono già stati segnali inquietanti all'ospedale Galliera, che l'altro ieri notte è andato in semi-blocco... e non perché ci siano stati ricoveri per Covid in quelle ore, ma perché alcuni pazienti si sono presentati in ospedale con tosse e raffreddore facendo scattare il protocollo anti-Covid nelle sale d'aspetto e bloccando ambulanze e pazienti fuori dalla "camera calda" fino a formare una discreta fila...

Questa è una delle cose che temevo di più della prima stagione con vaccini, cioè come fare diagnosi differenziale tra Covid e influenza.

[galinsog@]

Questa è una delle cose che temevo di più della prima stagione con vaccini, cioè come fare diagnosi differenziale tra Covid e influenza.

Se non c'è l'anosmia (ed è presente più o meno in 4 casi su 10) è impossibile. Mi aspetto di tutto, perfino che pazienti con influenza finiscano temporaneamente nelle aree Covid (nella prima ondata è successo e qualcuno è anche morto). Devo dire che il sistema degli ingressi differenziati sia nella seconda sia nella terza ondata qui poi ha funzionato bene... però di influenza quasi non ne circolava e di certo la paura di contagiarsi in ospedale era tale che perfino pazienti Covid, convinti di avere l'influenza, se ne stavano a casa...