Starei molto attento nel fare conteggi aneddotici su quanti si siano "ripresi" il Covid, a livello nazionale la stima delle reinfezioni è nell'intorno di 1 caso/100.000 positivi ma è chiaramente un dato afflitto da una sottostima enorme. Il Prof. Galli, riferendosi a studi internazionali, stima una ricorrenza di reinfezione in circa 3 casi su 1000. Comunque è provato che essere guariti assicuri una protezione, sia anticorpale, sia cellulo-mediata non inferiore all'anno (ma verosimilmente superiore) ovviamente può variare molto da persona a persona.
B.1.1.529 ha poi anche alcune mutazioni peculiari, che non condivide con altri ceppi ma potrebbero non conferirle alcun vantaggio, quello che allarma gli immunologi è che delle quasi 50 mutazioni individuate 10 siano nell'area della proteina-spike, insomma la proteina è la stessa ma le mutazioni son tante.
Quello è chiaro ed è una valutazione individuale se rischiare o “rinforzare” la protezione o meno con la vaccinazione che di regola è consigliata almeno una dose, ma non credo che in generale i guariti non abbiano alcun tipo di protezione come i non vaccinati non infettati. Anche a parecchio tempo di distanza i test sierologici (parliamo di soggetti giovani) hanno rilevato una buona presenza di anticorpi. Chiaramente può variare molto caso per caso e il vaccino resta la via scientificamente più sicura.
1 anno quasi, identificata per la prima volta nel Dicembre 2020, ma è salita alle luci della ribalta ad Aprile/Maggio quando c'è stata l'ondata indiana e poi quella britannica. Prima di allora era sconosciuto il suo potenziale alla comunità scientifica.
Quindi calcola l'inizio della sintesi di nuovi vaccini da Aprile/Maggio, non da Dicembre.
intanto in poco più di un mese il rapporto tra persone testate e positivi è passato dal minimo di metà ottobre poco sopra il 3% al 18% di oggi
C'ho la falla nel cervello
La mia umile stazione meteo
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