Diciamo che se abbinasse una contagiosità simile o superiore a quella di Delta e un elevato tasso di elusione vaccinale, tale da esporre anche una parte consistente di vaccinati al rischio di ospedalizzazione o di decesso, probabilmente quel tipo di lockdown sarebbe troppo blando. Servirebbero zone rosse, attuate con una velocità e una reattività che nessuno da noi ha mai avuto.
Bisogna anche dire che la barriera anticorpale nei guariti e nei vaccinati è veramente molto alta, per cui non è detto che le molte mutazioni contenute nella spike siano sufficienti a superarla, potrebbe provocare una decadenza più rapida o essere meno efficace nel prevenire l'infezione sintomatica nelle classi d'età elevate, vedremo, non ci vorrà molto per scoprirlo:
High genetic barrier to SARS-CoV-2 polyclonal neutralizing antibody escape | Nature
La domanda nasce spontanea: ma in sudafrica come vanno le cose?
Rispetto alla contagiosità di Omicron, come si chiama ora ho appena letto un tweet del Prof. Balloux (UCL Genetics Institute) in cui, calcolando la frequenza delle mutazioni accumulate dalla variante stessa ritiene molto probabile che stia circolando da almeno 2 o 3 mesi e che le stime di un incremento tale da portarla a diventare prevalente in sole 3 settimane siano errate. Da un lato la cosa conforta (potrebbe non essere molto più contagiosa di Delta), dall'altra inquieta perché in 3 mesi di strada ne ha fatto sicuramente tanta...
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