No non fu inspiegabile, mi sembra ovvio che all’aperto e con i locali chiusi il rischio di contagio fosse pressoché nullo, e girava già l’inglese che sembrava “terribilmente” contagiosa all’epoca, ma almeno qualcuno ha lavorato ed era l’unica attività concessa in pratica.
Medodo cinese? Pare sia l'unico che funziona ma devi importare il loro sistema di governo dello stato e se il baratto fosse tra 2 milioni di morti di Covid nella sola Italia e il sistema cinese io preferirei 2 milioni di morti, perché tanto in una simil-cina io per primo non avrei alcuna intenzione di vivere...
Ma chissene delle piste da sci (e non sai proprio chi lo sta dicendo), non sono quelle il problema mi pare evidente.
qui fu tutto chiuso, ma TUTTO, scuole comprese, ma i contagi e i morti galoppavano.
Lì chiuso 1/3 di quanto è stato chiuso qua e andava tutto bene.
sarà stato un caso, ma non c'è una spiegazione logica in quello che stai dicendo.
Le piste da sci non c'entrano una fava, qui son state secondo me chiuse giustamente inizialmente perché era un disastro con 35k letti ospedalieri occupati, il 120% delle TI lombarde occupate, ad esempio e non c'è solo il Covid, mi spieghi con gli ospedali saturi dove mettevi tutti quelli che si spaccano, inevitabilmente, sulle piste? Spiegamelo tu che io non lo so.
Poi dopo si potevano anche aprire senza problemi, anzi, avrebbero dovuto una volta che pressione ospedaliera si è ridotta.
Sei limitato al: non ci sono contagi all'aperto, allora tutto è concesso.
guarda oltre: hai gli ospedali SATURI, dove li metti gli altri? quelli senza covid? Uno si spacca tibia e perone (sai quanti AL GIORNO sulle piste?) o il ginocchio e sta lì? così crepa di trombosi?
il problema tuo è l'incapacità TOTALE di guardare un pelo oltre.
voi e l'austria non avevate, inspiegabilmente, gli stessi problemi di occupazione ospedaliera. Va da sé che se anche uno si rompe o fa un incidente, lo riesci a curare lo stesso. In Lombardia, in Piemonte, in Veneto, in AA a novembre e dicembre tutti, no, non si sarebbe riuscito a curare nessuno.
Qui ci mettevano ORE ad arrivare le ambulanze, che tu avessi il Covid o fossi in infarto. E te lo dico perché lo ho provato sulla mia pelle (quella di mio padre) a fine ottobre/inizio novembre.
Mio padre è entrato in ospedale che c'era qualche posto letto libero. in 10 giorni ha cambiato 4 reparti, QUATTRO, perché uno ad uno lo saturavano di pazienti covid, ortopedia compresa.
Ora dimmi tu dove lo metti quello che frantuma una gamba.
Si vis pacem, para bellum.
Io comunque per le mie passeggiate in prossimità di casa durante il futuro lockdown per l'epidemia di omicron ho già pronta la dichiarazione di rifiuto delle cure in caso di distorsioni, cadute accidentali, rotture eventuali di legamenti e siccome sono anche stufo di sentirmi dire che devo contribuire a salvare il SSN, oltre alla dichiarazione con cui rifiuto le cure intensive in caso di Covid (sollevando i medici dal prendere eventuali scelte in mia "assenza") ne ho pure compilato un'altra in cui, in caso di incoscienza, rifiuto preventivamente qualsiasi intervento da parte di strutture dsel SSN, insomma io non ho più intenzione di contribuire a "salvare" il SSN con il pretesto che poi salverebbe o curerebbe me..
P.S. se la terza dose potessi pagarla per coerenza me la pagherei, come mi sono pagato l'antinfluenzale (nonostante potessi averne diritto in quanto familiare di paziente con legge 104)...![]()
Ultima modifica di galinsog@; 10/12/2021 alle 18:49
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