@jack9 è scontato che tutte le premesse per le aperture dipendano dalla situazione del sistema sanitario, se poi altrove non era possibile tenere aperto ci mancherebbe, possono essere altre situazioni, ma provare a fare qualcosa per una normalità non è né cinismo ne una visione limitata. Se ciò è gestibile si deve poterlo fare e non credo sia inspiegabile dal momento che le attività sono all’aperto a basso rischio e il contorno è stato gestibile.
e difatti ti ho detto che poi, a gennaio/febbraio, si poteva pensare di aprire (come è stato fino a 6h prima della scadenza, poveri impiantisti).
ma per il resto, il parlare a vanvera non serve a niente. attendo ancora la risposta sul dove mettere quelli che si spaccano sciando con più del 100% dei posti letto pieni
rinnovo, ok fare polemica se è giusto, ma c'è un limite dettato dalla logica banale. e il principio è sempre stato quello: il covid ti satura gli ospedali e tutto il resto o lo limiti oppure lii fai crepare per le strade (infartuati, malati terminali, incidentati, etc etc).
lo si sapeva allora come lo si sa adesso, non a caso tutto è concesso proprio perché gli ospedali sono, generalmente, relativamente tranquilli. Anche se ci sono realtà locali con le TI piene, ad esempio. esclusivamente o quasi a carico dei non vaccinati. e torniamo sempre lì: la mia libertà finisce dove inizia la tua.
Si vis pacem, para bellum.
E in futuro è molto probabile arrivi una π o una ρ e altre voc. Ora è doveroso preccuparsi di omicron in virtù di quanto sta avvenendo in Sud Africa o in Danimarca, Norvegia e UK e in funzione di quanto è emerso dai primi test di neutralizzazione in vitro ma se dobbiamo regolare la vita della società sulla base delle caratteristiche di tutte le varianti di preoccupazione che emergeranno nei prossimi mesi e anni possiamo tranquillamente tornare al Medioevo e rinchiuderci nel nostro quadrato di 500 m di lato fino alla fine dei nostri giorni...
P.S. è chiaro che con un virus respiratorio la contagiosità potenziale può aumentare ovunque ma resterà estremamente più alta in luoghi affollati e al chiuso che in luoghi distanziati e all'aperto, tanto per essere chiari se all'aperto e a distanza con il virus "selvaggio" di Wuhan c'era magari una possibilità su 10.000 di essere contagiato, magari con omicron salirà a 1 su 2000...
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
In realtà un tampone per fare determinate cose, in un momento di alta diffusione come quello attuale, secondo me potrebbe essere chiesto anche ai vaccinati e forse si poteva anche pensarci prima, perché siamo di nuovo nella situazione di dover chiudere alle visite ospedali e rsa... questo ovviamente non vuole essere un cedimento alla vulgata no-vax, però è indubbio che i vaccinati sono pochissimo testati e se non si vuole ridurre di molto la durata del GP (i 9 mesi sono un compromesso ragionevole, ma a 5 mesi la protezione dal contagio è attorno al 50% e cala ulteriormente con il passare del tempo) tamponare chi accede a luoghi particolarmente sensibili sarebbe buona cosa...
Spiegazione qualitativa come l'ho capita io
@burian br o altri esperti integrate/correggete
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Se la variante è diversa viene riconosciuta solo parzialmente, il livello di anticorpi sviluppato è più basso.
Questo può non essere sufficiente a impedire l'infezione (livello di anticorpi sotto la prima soglia, quella appunto riferita all'infezione),
a differenza del ceppo per il quale il vaccino funziona bene. In questo caso, lo sviluppo di anticorpi riesce a prevenire nella maggior parte dei casi anche l'infezione.
Una volta parita l'infezione, l'attivazione degli anticorpi è comunque sufficiente per prevenire la malattia severa. Il nostro corpo reagisce in modo appropriato.
Col tempo il livello di anticorpi scende e quindi la reazione è meno pronta. Molti soggetti saranno sotto la soglia dell'infezione e qualcuno anche a quella della malattia severa.
Questo è quello che succede con la Delta prebooster: protezione verso il contagio scende dopo 5-6 mesi da 80% a 40-50%, verso la malattia severa da 92% a 85% circa.
Con il booster, non solo viene ripristinata la protezione inziale, ma si va ben oltre: protezione del 90% verso il contagio e 95% verso le forme gravi. Anche con una decrescita simile a quella dopo la seconda dose, si vede quindi la possibilità di un intervallo più lungo prima della successiva vaccinazione, se necessaria; plausibile portarsi alla cadenza annuale.
Con la Omicron cambia molto: il virus è abbastanza cambiato in modo che viene riconosciuto solo parzialmente.
L'attivazione di anticorpi è inferiore. Due dosi non sono sufficienti in quasi nessun caso a prevenire l'infezione (forse nelle persone più giovani con vaccinazione recente), ma comunque in grado di prevenire la malattia severa abbastanza bene (probabilente a un livello un po' più basso rispetto a quello della Delta, forse 70-80%, da confermare).
Con il booster la situazione migliora e arrivo ad una protezione dell'ordine del 50% verso il contagio e 90% (da confermare) verso le forme gravi. In pratica la situazione di Delta con due dosi a 5-6 mesi.
Probabile un calo anche dopo il booster; se con Delta si restava sopra soglia per molti mesi (6-12 ?), probabile che con la Omicron si andrà sotto soglia nei confronti nel contagio molto prima.
Quindi il booster continua ad avere una funzione importante anche se diversa: mentre nei confronti di Delta era il passo che faceva avvicinare a un vaccino sterilizzante e quindi in grado di abbattere fortemente la circolazione e per gli anziani/fragili di ripristinare una protezione molto alta nei confronti della malattia severa, nel caso della Omicron dobbiamo accontentarci del fatto che consente una barriera comunque significativa verso il contagio (intorno al 50%) rispetto a nessuna barriera con le due dosi e che comunque dovrebbe alzare la protezione nei confronti della malattia severa (probabilmente dimezzando il rischio o giù di lì, es. protezione da 70% a 85%).
In un certo senso il booster ci mette una pezza, in attesa del vaccino ottimizzato che darà protezione molto migliore.
(I ragionamenti sulla malattia severa assumono una severità paragonabile alla Delta, con mildness apparente per la presenza di molti vaccinati o guariti tra i contagiati che non ci sono con la Delta; tutti i numeri riguardo alla Omicron sono preliminari e vanno presi per orientativi per capire il ragionamento).
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