da me più della metà dei colleghi usa la FFP2, ad esempio
io mercoledì sono stato un'ora ad andare e un'ora a tornare in auto col mio capo risultato positivo. avevo la FFP2.
ii medici usano la FFP2 o 3, così a caso, perché funziona uguale ma è più scomoda della chirurgica
vedi tu poi eh
Si vis pacem, para bellum.
eh infatti a scuola usano la FFP2
ti contesto, per precisare, quello che hai detto: al chiuso chirurgica o FFP2 non cambia niente.
questo ti contesto, non il resto. e non è banalmente vero.
poi se mi dici che i contatti avvengono laddove la mascherina non si usa, alzo le mani
Si vis pacem, para bellum.
Eh, allora non direi proprio.
Quanti focolai nelle scuole? Da te magari nessuno, ma in giro per l'Italia tantissimi. Addirittura la fascia di età 6-11 (si certo, anche perchénon vaccinata) é piú colpita della 12-19 che l'anno scorso era sempre la prima per distacco a causa evidentemente dei viaggi sui mezzi pubblici.
E sopratturro se nessuno si contagiasse con la mascherina gli unici posti a rischio contagio sarebbero bar e ristoranti, un po' riduttivo eh....
Israele, contro la variante Omicron arriva la quarta dose di vaccino per over 60, personale sanitario e immunodepressi - Open
Non solo per gli immunodepressi. Ormai si spara un po' a caso....
Queste le dichiarazioni di Rutte:
Omicron, l'Olanda va in lockdown. Rutte: "Necessario per prevenire il peggio" - Rai News
Io trovo la decisione estrema ma saggia. Penso che il razionale della scelta sia non tanto prevenire l'aumento di omicron, quanto ridurre l'ondata di delta e le relative ospedalizzazioni cercando al contempo di rallentare o fermare (se possibile) l'ascesa di omicron. Attualmente infatti l'Olanda ha gli ospedali abbastanza saturi, e fra due settimane lo saranno ancora anche se meno. Con la Omicron gli ospedali, già sotto pressione, potrebbero "esplodere" anche se gli ospedalizzati da omicron fossero relativamente pochi e lenti a salire, questo perchè si parte da un livello base di ospedalizzazioni piuttosto alto.
Hai informazioni (mi rivolgo anche al sempre informatissimo @barry) circa la composizione anagrafica dei casi e quanti fossero due settimane fa?
Considerando il modo in cui la si usa non mi stupisce.
Quegli studi mi sembrano come quelli sull'uso perfetto dei contraccettivi, peccato che l'uso reale è differente e bisognerebbe imho citare quest'ultimo piuttosto che la percentuale da uso perfetto (o quanto meno affiancarla a quella ad uso reale).
Sto studiando proprio in questi giorni pneumologia, il prof ha citato il Covid tra le cause di fibrosi interstiziale diffusa, in cui tutti i polmoni sono interessati da fibrosi, che esita in malattia restrittiva (il polmone, ormai incastrato in un'autentica rete di fibre collagene, non riesce più a espandersi in maniera efficace, con relative complicanze nei flussi e nei volumi respiratori).
Ciò differenzia il Covid da altre infezioni, in cui la fibrosi è massiva, cioè estesa ma localizzata solo ad una parte di polmone, lasciando il resto del tessuto integro e funzionante, e dunque in grado di compensare.
E' probabile che alcuni soggetti abbiano già polmoni compromessi da altre interstiziopatie (ad esempio nell'articolo si cita un uomo che ha lavorato per anni in un'acciaieria, cosa che predispone allo sviluppo di una pneumoconiosi, che esita lentamente in fibrosi interstiziale diffusa), e se prendono male il Covid il tutto degenera rapidamente.
Questa potrebbe essere una complicanza grave a lungo termine del Covid, che rientra tra le long Covid di diritto.
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