Certamente le misure di confinamento protratte per mesi in epoca prevaccinale sono all'origine di un deterioramento generale della salute mentale, ma il problema è che la stessa narrazione sulla pandemia da parte dei media, fatta di continui stop & go tra toni apocalittici e accenti minimizzatori tende a creare una situazione di estrema incertezza e quindi di ansia. Personalmente sono convinto che una percentuale consistente di persone che ha sviluppato o ha visto aggravarsi i propri disturbi d'ansia, durante questi 22 mesi psicologicamente pesantissimi, veda nel lockdown una sorta di salvagente. Sono persone (non tutte anziane e non tutte "garantite" tra l'altro...) sulle quali il lockdown ha un effetto di rassicurazione immediata, me ne sto chiuso nella sicurezza di casa, non devo "convivere" col virus, non devo espormi al rischio del contagio (per quanto depotenziato dal vaccino) o al rischio di contagiare, non devo nemmeno più mediare tra il mio punto di vista e quello dei figli adolescenti o degli amici, che vorrebbero coinvolgermi nella loro vita e a quali mi dispiace rispondere ogni volta con un diniego, motivato da ragioni che loro non "capiscono"...
Il problema è che un'altra parte (altrettanto consistente) di popolazione ha sviluppato lo stesso tipo di disturbo d'ansia non per via della pandemia, ma per le conseguenze economiche e di incertezza lavorativa che ha subito dal lockdown e dalle misure di confinamento pesanti e teme di doverne subirle di nuovo in futuro...
Abbiamo contemporaneamente, nella popolazione un'ansia da contagio che vorrebbe essere sedata grazie al lockdown e un'ansia da lockdown... e in mezzo a tutto questo i decisori politici che devono per l'appunto decidere con un occhio al consenso... Quando dico che bisognerebbe quanto più possibile evitare che lo Stato mettesse becco nella vita dei cittadini ma si limitasse a "suggerire" comportamenti e a regolare il resto modulando provvedimenti nel senso della ragionevolezza, della comprensibilità e della minore invasività possibile, lo dico avendo contezza del fatto che le soluzioni "interventiste" possono essere (in condizioni eccezionali) anche inevitabili ma possono essere sostenute solo per periodi molto brevi (pochissime settimane) e molto distanziati, altrimenti generano solo danni...
Ultima modifica di galinsog@; 10/01/2022 alle 19:59
Dimentichi la quarta categoria:
"chi" finalmente ho la scusa buona per evitare di vedere chi mi sta sulle balle e "chi" finalmente posso fare smartworking evitando ore di pendolarismo inutile.
Domanda semi offtopic ma ancora in topic:
cosa potrebbe succedere alla CIna dal punto di vista socioeconomico se dovesse continuare ancora a lungo a praticare la politica del covid zero?
chiedo a chi è interessato all'argomento
Oggi 101.762 nuovi casi e 227 decessi, pendenza della curva epidemica minore rispetto a quella della settimana scorsa; non è escluso che c’entrino festività, tracciamento intasato, gente con sintomi che non si fa tamponare e quarantene cautelari ancora senza tampone, oppure può essere che si sia vicini al picco dell’ondata, da vedere se è quanto verrà rimpinguato dalla ripresa scolastica.
C'è anche una narrazione abbastanza poco sensata rispetto all'esigenza di quarte, quinte, seste, x-dosi, in realtà già ora, se guardiano i dati epidemiologici, avessimo garantito una copertura ottimale (>95%) nella popolazione over 50 (e il booster negli over 65) non avremmo alcuna situazione emergenziale...
Ultima modifica di galinsog@; 10/01/2022 alle 20:00
In riferimento ad eventuale picco, secondo queste proiezioni dovremmo praticamente esserci:
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mentre paesi come la Germania, per esempio, sono ancora ai blocchi di partenza con la omicron:
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Il denominator comune, come logico aspettarsi e come discusso qui più volte, dovrebbe essere la rapidità “ultraesponenziale” della curva con tassi di crescita assurdi e, come contraltare, rapida decrescita dopo aver raggiunto il picco; speriamo!
Non so se negli ultimi giorni ne abbiate parlato - non sono riuscito a seguire per vari motivi - ma sarei curioso di cercare di capire se, una volta esaurita omicron tornerà ad essere dominante la delta oppure se, con la maggior parte della popolazione immunizzata da vaccini e dall’effetto della omicron anche la delta troverà una sorta di “muro immunologico” a contrastarla.
Io sottolineo che in un lunedì in cui se non sbaglio di solito i dati delle TI erano sempre molto col segno +, facciamo +11 che è un affarone.
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Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
Esempio ne è la famiglia del mio socio. Tutti positivi al fai date il 24. Non hanno trovato tamponi fino a dopo capodanno.
Risultato al tampone ufficiale tutti negativizzati tranne uno.
Quindi 6/7 (due nonni, tre figli e moglie) lo hanno fatto ma non risulteranno mai.
E hanno pure il problema del vaccino/greenpass.
Ho sentito altre storie simili. Semplicemente qualcuno se l’è fatto in auto isolamento senza dirlo a nessuno.
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
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