L'aveva detto durante le vacanze, quando c'era stato il boom di omicron nella popolazione generale (e quindi anche tra i bambini) a scuole chiuse.
Dato come motivazione per riaprire senza problemi perchè le scuole sono sicure.
Ritorno in classe, Floridia: "La scuola e uno dei luoghi piu sicuri, i contagi sono schizzati durante le vacanze" - Orizzonte Scuola Notizie
Eccomi (anche se non proprio senza anestesia)! Mi hanno seduto in braccio all’infermiere, messo una mascherina con del gas da inalare che mi ha parzialmente rincoglionito ma non fatto addormentare del tutto; ricordo che, arrivato il chirurgo, ha estratto una specie di tagliola, aperto la bocca per infilarmela e lì si perdono i miei ricordi, fino a quando non mi sono svegliato in un letto con lenzuolo pieno di sangue che sputavo continuamente. Zero punti di sutura e ferita aperta a guarire da sola.
Avevo 8 anni e mi avevano detto di essere felice perché poi avrei mangiato un sacco di gelati.
Ricordo mio padre incazzato col medico perché il mio letto sembrava un mattatoio.Esperienza stupenda
Non direi.. con le assurde norme di quarantena delle scuole, conosco decine di famiglie che hanno i figli delle elementari e medie a casa in quarantena (sanissimi, ma potenzialmente positivi). E cosa fanno?
Li lasciano ai nonni ovviamente
Altrimenti perdono il lavoro
Covid, Palu: "Ora e malattia pediatrica tra prime cause di morte"
Questo lo diceva Palù prima di Omicron, articolo del 26 Novembre.
Omicron è più aggressiva nei più piccoli.
conosco anche io queste situazioni, ma raramente i nonni hanno oltre 80 anni, normalmente questo capito quando i nonni hanno tra i 50 e i 70 anni.
almeno quelli che conosco io, se hanno genitori oltre gli 80 anni (o meno ma con malattie gravi) evitano di portargli i figli in età scolare, ma evitano anche di andare a pranzo la domenica o alle feste
dati live: http://www.meteosanteramo.com/Liveiphone6.asp
(Befana 2017 indimenticabile, oltre 1mt di neve in 24h)
Io invece niente maschera e niente rincoglionimento...
Vista la veneranda età saranno passati poco meno di 50 anni, ma "la tagliola" che ti penetra e il vomitare sangue me li ricordo perfettamente (mentre il sapore è decisamente sfumato...). I gelati son rimasti un ricordo perchè finita la tortura mi addormentai con un ghiacciolo in mano (ricordo nitido pure questo).
Se lo ricorda anche il macell.... pardon il chirurgo perchè ad una visita successiva appena avvicinò il dito alla bocca prese un morso tale che se non ha dovuto ricorrere ai punti di sutura è un miracolo...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Sì, d'accordo, infatti vedi che ho preso la cosa molto con le pinze...
Il titolo dell'articolo in sé può essere fuorviante, e per questo ho reagito, perché altri, magari non avendo tempo per aprirlo e leggerlo, potrebbero prendere alla lettera "infanzie difficili impattano nella mente adulta".
Ora, a parte che il giro di frase del titolo mi lascia già perplessa sulla qualità del testo: le infanzie - passato - impattano nella mente adulta - attuale ? cioè, tu sei un adulto e la tua infanzia difficile ti sconvolge ora la mente perché la scopri ora? o casomai sarà "influenzano" la mente adulta? ... aaah, già, ma "impattare" è molto più trendy... fine OT linguistico.
Torniamo al testo dell'articolo, e alla tesi che sostiene (e qui riporto lo stralcio iniziale, evidenziando la tesi che vuole illustrare):
Cattura.JPG
I traumi piccoli sono utili perché permettono di crescere, i traumi severi invece possono generare comportamenti "anomali" da adulti. Questo il tema.
Per svolgerlo, vengono presentati due esempi di pazienti psichiatrici adulti, il cui trauma infantile - determinante il comportamento anomalo - è una tonsillectomia subita da bambini, senza anestesia, senza alcuna preparazione psicologica e senza un genitore vicino (cosa quest'ultima normale in sala operatoria, magari, ma come sarebbe normale oggi l'anestesia...).
Lo hanno fatto per il bene del bambino? Sicuramente - forse, perché all'epoca era spesso operazione di routine, che male non faceva e in compenso dava lavoro - però non basta prendere l'esempio in toto ed esportare le considerazioni che ne discendono (anche una cosa fatta a fin di bene può causare traumi) applicandole a qualsiasi relazione analoga.
Voglio dire, non si tratta di un esperimento significativo per dimostrare che un'azione medica fatta a fin di bene - imporre la mascherina - causa COMUNQUE traumi insormontabili.
Viene presentato un caso estremo (il link al filmato è abbastanza raccapricciante) e ci credo che poi questi poveretti siano dallo psichiatra...
La mascherina è un altro pianeta.
Intanto il genitore per primo può - e deve - spiegare e aiutare ad accettare (cosa che nel caso dell'articolo non è avvenuta, e questo è il primo punto che mostra che non c'entra con la situazione attuale); poi, l'azione in sé può essere vissuta anche come una specie di gioco "a fare come i grandi"... MA SOPRATTUTTO, nessuno oggi per il covid sta estirpando alcuna appendice del corpo ai bambini svegli e coscienti, e nemmeno incoscienti e anestetizzati!!!! ... finita l'emergenza, ritroveranno le loro faccine libere!
Quindi, in definitiva, l'articolo è estremo e come tale non significativo, a mio avvio, per il discorso che si sta dibattendo ora.
In generale, mi vien da dire - non a te, in generale a chiunque - che varrebbe la pena, quando si inseriscono link ad articoli seri, di buttar giù anche due righe riassuntive per far capire il contenuto al di là dei titoli, che abbiamo già visto ampiamente in questa discussione essere spesso esagerati per attirare l'attenzione.
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