Però
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(Befana 2017 indimenticabile, oltre 1mt di neve in 24h)
Tra l'infinità di cose di chi "eh ma io col vaccino non ho avuto alcuna limitazione o differenza se non la mascherina...."
Il Carnevale non c’e piu. Terzo anno senza feste | G. di Vicenza
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Per curiosità, cosa vengono a comprare al decathlon? Magari giusto qualche prodotto specifico? No perché se voglio comprare articoli sportivi economici e comunque di marca qui vado a Ottos sport, non mi serve venire in Brianza, nonostante il tax free (recupero dell Iva) e poi dover sdoganare la merce.
Quindi, a parte questi commerci specifici e di minoranza, lo svizzero semmai viene in Italia per comprare pasta, caffè, detersivi, frutta, verdura, olio, carne, affettati....tutti prodotti che qui costano 2-3 volte più che in Italia, e sui quali, proprio per questo, ci sono soglie massime procapite di importazione privata molto limitate. Poi il ticinese in Italia ci viene anche per divertirsi, locali, ristoranti, quindi portando incassi agli esercenti italiani. Non vedo quindi dove sia il problema con gli svizzeri che varcano il confine. Inoltre come già detto da @AbeteBianco lo fanno anche gli italiani in senso opposto quando conviene, tipo i varesini che facevano il pieno a Mendrisio fino a qualche anno fa.
Per info, altro mito da sfatare, ti riferivi ai tuoi acquirenti elvetici che vengono a "sfruttare" "la povera" Italia nonostante i loro stipendi da 5k.... Eh...sti paperoni... Hai idea del costo della vita in Svizzera? 5k in Svizzera equivalgono a 2k in Italia....se ti sembra tanto, okay, sarei curioso di sapere come vive una famiglia con figli a Milano con 2k, beninteso senza l'aiuto di pensioni e aiuti "parentali" vari. Insomma, quelli che vedi coi macchinoni non guadagnano certo 5k, ma i macchinoni ci sono anche in Brianza però...
Volevo solo precisare...ma mi rendo conto di essere andato paurosamente fuori tema....scusatemi
Dipende sempre dal tipo di lavoro. Se per telelavoro comprendiamo anche cucire, assemblare, rifinire pezzi a domicilio nello scantinato di casa - diciamo la struttura "protoindustriale" che nel Medioevo girava attorno alla figura del mercante-imprenditore, e che in molte aree produttive d'Italia funziona ancora nell'ombra - sì, quello si può far fare fuori, trasporti permettendo, come tante altre industrie in chiaro ormai delocalizzate.
Se si parla invece di lavoro "intellettuale" svolto in inglese, entra in gioco la conoscenza più o meno avanzata della lingua - e lì sì che siam fregati... - sia da parte dei lavoratori esteri, sia da parte dei capi che stanno qui. Mentre il normale lavoro fra impiegati italiani, che spesso prevede anche conoscenza diretta del Paese, delle sue strutture, della mentalità e della lingua, in questo vedo tutto un po' più difficile, nel senso che si tratta di inserire in questa rete lavorativa persone non madre lingua e immerse in realtà diverse (a parte che se leggo i testi di colleghi italiani giovani, usciti dalle scuole più recenti, i dubbi non si riducono...).
Comunque, anche senza telelavoro, non è che le attività concrete, materiali, stiano rimanendo troppo in Italia, quindi... tanto vale provare.
Tra l'altro in CH c'è anche l'assicurazione sanitaria privata da integrare...
Mio cognato che sta a Winterthur, non so di preciso ma guadagna sui 5-6 k al mese.
Però ha :
- affitto 2.2 k al mese
- assicurazione sanitaria
- treno per andare a lavoro tipo mi pare 2-300 al mese
- etc.
E che non sta a Zurigo ad esempio...
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