Originariamente Scritto da
Lou_Vall
Vedi, il problema non è nei dati: non sono confutabili. Il problema è un altro, ed è avere il paraocchi, o non voler vedere di proposito alcune cose.
Non si parla di Covid in sè: i dati sono chiari e non si discutono.
Tu ti ostini nel ragionamento "Ha fatto il Covid -> è guarito (ossia non ha più il virus nell'organismo) -> tutto ok."
Il problema è che abbiamo a che fare con
un'altra patologia (l'ho detto molte volte, ma forse è scomodo da assimilare) che si chiama Long Covid. E quest'altra patologia è ancora davvero quasi un mistero, poichè si hanno pochi dati in merito, e spesso non prendono un campione significativo, e qualsiasi campione si prenda sarà veramente difficile capire se sarà valido o no.
Qualche dato ce l'abbiamo qui:
Il long Covid interessa 100 milioni di persone nel mondo | Aogoi
Long Covid: una revisione evidenzia che 100 sintomi possono persistere dopo l’infezione - Network Bibliotecario Sanitario Toscano
Come non sfugge, è uno studio che riguarda un campione molto esiguo, e per giunta di persone che erano state ospedalizzate. Ma le percentuali che vengono fuori sono tutt'altro che da sospiro di sollievo.
Qui abbiamo un campione più corposo:
Come si misura Long-COVID? Ecco cosa sappiamo finora - Info Data
Il 2% della popolazione del Regno Unito (NON degli infettati ufficiali, attenzione) ha i sintomi del Long Covid. Il 64% delle persone con Long Covid subisce un'influenza negativa nelle loro attività quotidiane, e il 20% subisce una grossa limitazione. I sintomi sono molteplici: parosmia, anosmia, ageusia, spossatezza (il più diffuso), difficoltà respiratorie, difficoltà di concentrazione (brain fog), dolore toracico, vertigini, palpitazioni, insonnia, depressione, mal di stomaco, diarrea.
Come precisato nell'articolo, persino i vaccini non riescono a scongiurare l'insorgenza del Long Covid (si parla di rischio dimezzato, rischio ridotto, ma si ha difficoltà con i campioni). Non sfuggirà che tutti questi sintomi riguardano maggiormente le persone con età compresa tra 35 e 69 anni (persone "adulte e sane").
Long Covid, sintomi e causa: nuovo studio su polmoni - Adnkronos.com
I vaccini proteggono anche contro il Long Covid - Network Bibliotecario Sanitario Toscano.
https://www.ansa.it/canale_saluteebe...1be7b989f.html
Per tirare un attimo le redini, il Long Covid è ancora un campo difficile da esplorare, vuoi per l'incidenza folle che ha avuto il Covid, vuoi per l'impossibilità di capire chi si è infettato e chi no se si è vaccinati, vuoi per mille altri motivi.
Le poche cose che stanno venendo fuori su questa patologia sono le seguenti:
- Affligge anche pazienti non ospedalizzati
- Affligge anche pazienti "giovani e sani" (non ho nemmeno messo gli articoli sul Long Covid sui bambini, ma materiale inizia ad essercene)
- Comporta un peggioramento delle condizioni di salute
- Chi è vaccinato è meno a rischio.
Gli studi scientifici progrediranno e probabilmente avremo ancora più risposte e, perchè no, anche una cura, chi lo sa.
Ma per il momento l'ultimo punto (ossia che il vaccino comporta un minor rischio) è fondamentale, ed è proprio questo il fulcro del problema.
Non è il Covid il problema, ma il Long Covid, che colpisce anche le persone "giovani e sane" e che, se vaccinate, ne sono parzialmente protette.
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