Direi che un +10% non cambia la storia dell'epidemia e non dà luogo di per sè a un'ondata separata. Un po' come la DeltaPlus nella seconda parte della scorsa estate.
Rimane comunque da confermare: 600 casi non sono tanti, l'aumento può essere apparente se per caso quella variante ha dato luogo per caso a eventi di superdiffusione estesi. E' successo ad esempio la scorsa estate quando c'è stato un burst di casi Gamma in Lussemburgo ma non era una variante più contagiosa di Delta e più recentemente in Danimarca quando i casi di BA.2 con una specifica mutazione sono stati in crescita per un po' ma poi non si sono diffusi oltre.
Aggiungo che in questa fase in molti paesi (tra cui UK) la qualità della ricerca dei casi è molto peggiorata (tamponi non più gratuti, nessuna spinta a testarsi, ecc.) e quindi ci possono essere delle difference sistematiche nei casi rivelati rispetto al passato.
Credo che dovremo abituarci a quest'ultimo aspetto (dati nel complesso peggiori).
Diciamo che la competitività da una variante è probabilmente reale quando il trend si consolida per parecchio tempo e si presenta in modo simile in paesi diversi.
La persona di cui accennai aver preso la alfa l'anno scorso ed avere ancora ora problemi di memoria ecc. ha ripreso la settimana scorsa il covid, aveva anche fatto vaccini. CMq ora sta bene.
Ma questo numero di tamponi da dove salta fuori?
Sono 1.383.218 i tamponi molecolari e antigenici. Lunedì scorso erano stati 211.535. Il tasso di positività è oggi del 2,21% contro il 14,52% di 7 giorni fa (-84,7%). Negli ultimi 7 giorni (29 marzo-4 aprile) il tasso di positività medio è stato del 13%, in diminuzione del -12,8% rispetto alla settimana precedente (22-28 marzo).
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Secondo me tocca sperare di arrivare almeno a fine maggio senza prenderlo, per chi non lo ha mai preso, sperare in una estate a bassa intensità di contagi, e sperare di arrivare all'autunno con vaccini aggiornati, senza mutazioni singnificative nel frattempo e che facciano il richiamo a quasi tutti.
E' chiaro che nn è un problema solo contingente ma di impatti futuri, la strategia del covid zero in Cina forse era dettata pure da quello
Ma se devo fare una previsione o fai un vaccino coi controcosi polifunzionale o l'infarto e il diabete nell'uovo di pasqua chi prima o chi dopo lo troveremo tutti (chiaramente meglio dopo).
Lo studio pubblicato su “Nature Medicine” e condotto su più di 150.000 pazienti guariti dal Covid-19 confrontati con oltre 5 milioni di controlli sani ha dimostrato che, dopo il contagio, il rischio di patologie cardiovascolari aumenta significativamente, anche in chi ha meno di 65 anni senza fattori di rischio come obesità o diabete. È stato dimostrato che i pazienti guariti dal Covid hanno il 52% di probabilità in più d’ictus. E il pericolo di scompenso cardiaco aumenta del 72%.Per spiegare il perché interviene il dottor Cernetti. La prima ipotesi, secondo l’esperto, è che l’epidemia da Covid abbia causato un enorme incremento delle infiammazioni, rendendo il terreno fertile a infarti e ad altri eventi cardiovascolari acuti. Il virus porta a un aumento delle infiammazioni, le placche di colesterolo sottoposte a stress tendono a ulcerarsi e a rompersi e in questo modo può avvenire l’infarto.In più, spiega Cernetti, dopo l’emergenza Covid la nostra vita ha subito una ri-accellerazione per cui il livello di ormoni nel nostro corpo è aumentato esponenzialmente e in modo veloce; questo ha causato e continua a determinare una condizione perfetta per problemi cardiaci acuti. È bene cercare di prestare la massima attenzione, almeno sotto quest’ultimo punto di vista.Se qualcuno punta il dito contro i vaccini, anche qui il dottor Cernetti ha una spiegazione. Il vaccino prepara l’organismo a un impatto meno violento con il virus: in più, è bene capire che i danni causati dal Covid non sono legati tanto al virus, quanto a una iper-reazione del sistema immunitario. I vaccini, invece, spiega l’esperto, non innescano questo meccanismo.
Ultima modifica di Gianni78ba; 04/04/2022 alle 17:44
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Anche riguardo il diabete, si sa se chi è vaccinato rischia di meno? Il vaccino dovrebbe evitare il long covid e anche queste altre conseguenze.
Infine chiedo a @barry e @burian br se omicron 2 è più aggressiva di omicron 1 e se queste due possono lasciare il "long covid" di più rispetto a delta e alfa
Il peggiore inverno che abbia mai visto?
Il 2006/2007!!!
Il peggiore inverno che abbia mai visto?
Il 2006/2007!!!
A proposito di flogosi aggiungo da mio fratello ricercatore reumatologo: c'è ormai la certezza della flogosi cronica tra i fattori di rischio cv, per es chi ha l artrite reumatoide è a rischio cv più alto della popolazione generale; per es una Proteina C reattiva aumentata è anche correlata a maggiore rischio cv
A parte hbv, hcv, hiv, alcuni hpv, negli adulti non ce ne sono tanti altri di virus che danno tutti sti problemi come quello del covid, oltre ovviamente a quelli letali di piccole parti del globo
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Attenzione però ad attribuire la causa dell'infarto con decisione: esiste la possibilità, certo, ma anche tenendo conto del doppio contagio ci andrei con molta cautela. Gli infarti esistono anche tra i giovani anche senza apparenti cause ben precise e identificabili, un mio conoscente lo ho avuto a 21...
Questo per dire: se la correlazione è stata trovato un fondamento empirico su questo legame c'è, , ma attribuire le cause ai singoli casi credo che sia pericoloso. Sono sicuro che questo non era il fulcro del tuo messaggio ma credo sia bene precisare
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