Ho scritto "Portugal Covid"su Google e scelto la categoria "hospitalisations"
Be', non è che i ricoverati siano poi così tanti, a livello nazionale il tasso di occupazione oggi era del 9% e quello di occupazione delle uti del 2,6%. Rispetto ai ricoverati e ai morti c'è sicuramente una percentuale significativa di persone ricoverate in reparti Covid per patologie non direttamente Covid-correlate. Il problema è che quando hai una patologia e un'infezione concomitante (non è una prerogativa di Sars-CoV2, avviene anche con l'influenza) è estremamente difficile stabilire il peso che ha avuto l'infezione da Sars-CoV2 nel determinare il ricovero e questo vale anche per patologie non infettive. Ad esempio è estremamente complesso stabilire se Sar-CoV2 sia o meno concausa di un ictus ischemico o di un infarto e perfino se una setticemia dovuta a un'infezione batterica non abbia una qualche correlazione con l'infezione da Sars-CoV2 che potrebbe aver contribuito a defedare un soggetto altrimenti immunocompetente...
Questo virus (come tantissimi altri) può infine slatentizzare patologie non evidenti in persone apparentemente sane, per cui è difficile/impossibile dire se chi finisce in ospedale o al cimitero per malattie non Covid-correlate non ci sia finito comunque a causa dell'infezione da Sars-CoV2.
Ultima modifica di galinsog@@; 27/05/2022 alle 20:56
Direi che in Portogallo hanno più o meno la metà dei ricoveri avuti durante l'ondata di inizio anno. Ovviamente l'elevata circolazione virale farà sì che molte persone vengano trovate positive all'ingresso in ospedale anche se ci sono arrivate per altri motivi. Tieni conto che una mediana settimanale di molto <100 ricoveri in uti è veramente poca roba, partendo da una mediana sempre settimanale di oltre 22.000 contagi/giorno. Se dovessimo proiettare i loro numeri sulla nostra demografia avremmo avuto 130.000 contagi/giorno nell'ultima settimana, 8100 ricoveri di occupazione media settimanale, 480 terapie intensive come occupazione media settimanale e 180 decessi/giorno. Considera che all'apice del picco di gennaio 2022 in Italia risultavano ricoverate 22.000 persone di cui 1600 in uti.
Ultima modifica di galinsog@@; 27/05/2022 alle 21:16
Hanno però un 62% di dosi booster (3° dose) contro il nostro 68%. Sono però scettico rispetto a differenze tutto sommato modeste. La sensazione è che, fino a quando circoleranno virus del lignaggio omicron avremo ondate frequenti (la prossima qui da noi forse nella seconda metà di giugno) ma di modesto impatto sanitario. Poi è chiaro che modesto non voglia dire nullo...
In Australia la curva dei morti è putroppo in netta risalita.
Ieri 65 morti.
Al netto del fattore stagionale, che riduce e probabilmente rallenta ma non impedisce la trasmissione comunitaria dell'infezione (lo abbiamo visto con delta), i picchi relativi, guardando l'andamento nei vari paesi, sembrerebbero ormai mediamente distanziati 90-100 gg l'uno dall'altro, considerando che un picco relativo lo abbiamo avuto in terza decade di marzo me ne aspetto un altro in luglio, con incipit dell'ondata nella seconda metà di giugno. E' chiaro che per ondata non intendo le ondate della primavera 2020 e dell'autunno-inverno 2020-2021... né che a luglio o ad agosto andremo in spiaggia con l'obbligo di mascherina all'aperto. Però un rialzo sostenuto dei casi e qualche ricovero/decesso in più nella seconda metà dell'estate me lo attenderei. Rimane come unica incognita l'elevata circolazione attuale del virus, di fatto non stiamo avendo un crollo repentino e un quasi azzeramento delle infezioni come avevamo visto alla fine delle scorse due primavere ma viaggiamo lungo un piano (plateau) inclinato verso il basso e credo che avremo ancora 3-4 settimane di calo dei casi. E' una situazione relativamente inedita e potrebbe non essere un male assoluto in vista dell'autunno.
Ultima modifica di galinsog@@; 28/05/2022 alle 09:59
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