Punto di vista personale:
più dei morti (che sono un problema relativo in termini pratici) bisognerebbe guardare a quanto impatto può avere questo virus sulla salute delle persone in prospettiva.
Sulla salute di chi se lo è preso e sull'impatto in termini di costi per il sistema sanitario (oltre che sulla qualità di vita di chi sviluppa i disturbi).
Anche perchè ancora nessuno ha saputo dire realmente cosa è il long covid e conoscendo alcune cose di medicina in particolare che mi riguardano da vicino, l'impatto di cui sopra è ancora tutto da vedere e qualcuno lo sta notando già ora magari non potendo più mangiare liberamente come faceva prima, che potranno pure essere tutto sommato fesserie ma lo stato infiammatorio che si accompagna ad esempio al semplice colon irritabile è causa di maggiore probabilità di malattie cardiocircolatorie e neurodegenerative dopo i 60 anni (rischio decine di volte maggiore).
Motivo per cui è fondamentale approfondire e motivo per cui finchè non si chiariscono realmente le cose (realmente, non le mezze verità che ci sono ora) rimane sempre meglio evitare di prenderselo. Anche perchè farmaci che schiariscono le idee e ridanno il fiato a chi ha il long covid non se ne vedono ancora in giro.
Ripeto parere personale
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cosa però impossibile, anche perchè, almeno una volta, credo che più o meno tutti siamo entrati in contatto col virus, e comunque il long covid non è che rovina la vita, a meno di non essere sportivi abituati a prestazioni fisiche alte... evitiamo di seminare paure inesistenti, visto che probabilmente, nel prossimo autunno, lo prenderemo nuovamente in molti, a meno di non fare vita da eremita (ed anche in quel caso, non è detto)
domanda sui test rapidi che si prendono in farmacia . ci sta la C e la T . ho capito come funziona ma , la C per dire che è fatto bene il test deve essere visible una RIGA rossa o la banda rossastra + larga che prima comunque non è visibile ? non capisco se ho fatto bene il test oppure no . la T purtroppo ancora appare anche se piu' debole . in questo caso alla base della banda sbiadita di vede la righetta rossa . fatto 2 volte il test. una soffiandomi prima il naso e il tampone l'ho passato bene
Ho dovuto cambiare la macchina e la ragazza : una succhiava troppo e una troppo poco e aggiungo ..
Stazione Meteo Urbana Udine Sud . Lacrosse 2300 in schermo ventilato 24h autocostruito http://ramandolo.homeunix.net/
ci sono veramente pochi patogeni al mondo che su piccole percentuali di infetti non lasciano mai postumi, e ci conviviamo da sempre...nel caso del covid, aggiungendo il sommerso di infetti non rilevato, si stima che si vada oramai per i 9 infetti su 10 (circa 5 miliardi di persone): se il long covid fosse sempre debilitante, o se avesse una percentuale rilevante, avete idea, a questo punto, di quanti miliardi di persone sofferenti ci sarebbero in giro, e che impatto bestiale avrebbe sulle attività lavorative ?
la verità è che nella quasi totalità dei casi, la malattia si risolve nel giro di pochi giorni, con sintomi che vanno da nessuno ad al massimo un forte raffreddore/ malessere generale, punto !
ci sono come sempre le eccezioni, rischi della vita, come quello di sbandare colla macchina, e bisogna conviverci, non ci si deve pensare, sennò la vera malattia diventa l'ossessione per la malattia, un circolo vizioso senza uscita !
Ultima modifica di meteopalio; 25/06/2022 alle 10:30
Il problema del long-Covid non è in sé l'intensità media delle manifestazioni cliniche, ma il loro numero e di converso il numero di persone che per mesi (a volte per anni) dovranno comunque ricorrere a cure mediche per superare o controllare questi sintomi. Si tratta soprattutto di disturbi di lieve o moderata entità che non rendono le persone disabili e non impediscono loro di avere comunque una vita lavorativa, ma ne riducono comunque la qualità di vita "percepita" (anche trovarsi per mesi con anosmia o ageusia parziali non ti fa vivere benissimo). Il numero di soggetti che riporterà sequele di medio-lungo periodo purtroppo è enorme, perché è enorme il numero di contagi, poi purtroppo si può far ben poco per impedire a un virus così di arrivare a infettare (ondata dopo ondata) la totalità o quasi della popolazione...
Ultima modifica di galinsog@@; 25/06/2022 alle 12:17
La risposta è:
- dipende;
- sì ma (mediamente) in modi quantitativi e qualitativi diversi;
- sì ma (mediamente) in modi quantitativi e qualitativi diversi.
Non esiste nemmeno una definizione clinica accettata di long-Covid e avrebbe più senso parlare di un vasto, eterogeneo, multifattoriale e multi dipendente complesso di sequele post-infezione, che di una "malattia" chiamata long-Covid... tanto per essere chiari, le sequele post-infezione e post-trattamento di chi si è fatto 40 gg in rianimazione collegato all'ECMO non sono le stesse di chi è stato 5 gg a casa con il naso che gocciolava (per prendere due casi estremi di malattia sintomatica). Nel caso di chi è stato ospedalizzato con forme gravi e/o critiche agli effetti diretti dell'infezione possono sommarsi quelli di lungo periodo dei farmaci assunti (ci sono malati nelle uti a cui vengono somministrati 4 o 5 diversi farmaci solo per la sedazione) o quelli della rianimazione (es. stenosi tracheale da intubazione), poi ci sono i danni d'organo che possono riguardare anche pazienti con forme moderate e non ospedalizzati. C'è gente che si è passata in casa polmoniti abbastanza toste e ha sviluppato processi fibrotici, magari di ridotta estensione ma che lasciano come strascico una maggiore suscettibilità alle infezioni respiratorie e magari tosse persistente e stizzosa per molti mesi. Poi ci sono i problemi (auto)immunitari (es. malattie tipo diabete mellito tipo 1, vasculiti, mieliti di cui il Covid è stato fattore scatenante*) e queste malattie sono purtroppo croniche, gestibili ma non reversibili e possono avere un impatto importante sulla qualità e perfino sull'aspettativa di vita del singolo. Infine (non trascurabili) esistono anche i disturbi di natura psicologica (es. disturbi d'ansia) che possono anche dare sintomi fisici. Per cui stiamo parlando non di una cosa, ma di una marea di cose...
* non è una caratteristica di Sars-CoV2, il ruolo delle infezioni virali (e non solo) nello sviluppo di malattie autoimmuni è noto anche per altri virus, a partire da quelli influenzali.
Ultima modifica di galinsog@@; 25/06/2022 alle 13:35
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