Nuovo Virus Cinese

[galinsog@]

Veramente basta comprarselo e poi decide lui cosa fare, se non hai voglia di seguire l'iter si tiene per se l'eventuale positività e si gestisce come preferisce, siamo tutti maggiorenni e vaccinati (anche trivaccinati

Lo so bene ma volendo fare un discorso serio sul tampone, come strumento di "controllo" di questa malattia, non posso non manifestare dubbi sull'affidabilità dei tamponi antigenici, dubbi che si sono rafforzati da quando:

1. è comparsa omicron con la sua miriade di sottovarianti che sappiamo avere tempi di replicazione più rapidi fino a un 20-30% rispetto ai primi ceppi virali;

2. questi fenotipi sono tutti caratterizzati da una trasmissibilità altissima (R0 stimato > 6-8) che rende test con affidabilità <95% inservibili per il tracciamento e l'isolamento dei contatti (tant'è che i contatti non si isolano nemmeno più, scelta che per inciso ritengo non solo ragionevole ma pure inevitabile);

3. abbiamo una parte larghissimamente maggioritaria di popolazione immunizzata per vaccinazione (con fino a 2 richiami) e vaccinazione+infezione in cui il contagio si manifesta in modo molto diverso rispetto ai soggetti totalmente suscettibili (ormai peraltro rarissimi).
I test antigenici che usiamo, siano fatti in farmacia o a casa, sono tutta roba che è stata concepita nel 2020 e poi pochissimo aggiornata (si sono solo tolti dal mercato i test meno performanti), quindi pensata e verificata per funzionare in modo ottimale sul virus "vecchio" e su una popolazione mediamente non ancora immunizzata e questo lascia parecchio da pensare...


Io resto dell'idea che fin dall'inverno scorso bisognasse davvero concentrarsi sui soggetti sintomatici, evitare di fare centinaia di migliaia se non milioni di test antigenici alla settimana, usare quasi esclusivamente tamponi molecolari su soggetti sintomatici che richiedessero assistenza medica (anche domiciliare) e fissare un target almeno del 10% di sequenziamento genico dei tamponi positivi. Giusto per muoversi d'anticipo cercando di capire:

1. se cambia qualcosa nell'evoluzione sintomatica della malattia (ad esempio se forme con sintomi almeno moderati cominciano a manifestarsi con frequenza "sospetta" anche in soggetti immunizzati da vaccino e/o infezione);

2. da quanto tempo i soggetti con forme sintomatiche (lievi/moderate/gravi/critiche) hanno ricevuto la vaccinazione (o gli eventuali richiami) o, nel caso delle infezioni con breakthrough, quando questi pazienti sono stati precedentemente contagiati;

3. individuare cosa accomuni i pazienti attualmente colpiti da forme sintomatiche moderate/gravi/critiche e in particolare quali sono le caratteristiche epidemiologiche comuni ai pazienti che sono ricoverati per malattia Covid-correlata nei reparti di degenza e nelle uti. Non serve tanto a prevenire futuri fenotipi clinicamente più aggressivi (con i lignaggi omicron è praticamente impossibile), quanto per evitare che alcuni pazienti, indipendentemente dal loro stato di immunizzazione e perfino dal loro stato di salute generale, abbiano esiti di malattia gravi o perfino decorsi infausti. Ad esempio ci sono indizi piuttosto consistenti su una familiarità della CID (che è una rara e gravissima complicazione di molte malattie infettive) nei casi di Covid e alcuni di questi hanno riguardato anche pazienti giovani e con immunizzazione recente. Insomma se sappiamo chi è che, nonostante un vaccino molto efficace, finisce lo stesso in ospedale o al cimitero, magari riusciamo a proteggerlo meglio e a ottimizzare e personalizzare le terapie.

Però è più facile fare tamponi "ad cazzum"... molti dei quali fatti tra l'altro sempre alla stessa coorte statistica (sanitari, insegnanti, ecc.).

[jack9]

Molto probabilmente non è covid se risulta negativo, se ne hai 12 magari fattene un altro a distanza di un paio di giorni per essere ancora più sicuro.
Anche io ne ho diversi in casa, e di sicuro non vado in farmacia quando e se avrò sintomi.

Ah oramai è tardi, parliamo di boh, una settimana fa
cmq con i raffreddori normali non mi è mai successo così… però tutto può essere

[Stefano De C.]

Il secondo tampone ha detto che sono ancora positivo.
Il primo, come sapete, è stato fatto martedì mattina, il secondo nel tardo pomeriggio di oggi

[Stefano De C.]

Lo so bene ma volendo fare un discorso serio sul tampone, come strumento di "controllo" di questa malattia, non posso non manifestare dubbi sull'affidabilità dei tamponi antigenici, dubbi che si sono rafforzati da quando:

1. è comparsa omicron con la sua miriade di sottovarianti che sappiamo avere tempi di replicazione più rapidi fino a un 20-30% rispetto ai primi ceppi virali;

2. questi fenotipi sono tutti caratterizzati da una trasmissibilità altissima (R0 stimato > 6-8) che rende test con affidabilità <95% inservibili per il tracciamento e l'isolamento dei contatti (tant'è che i contatti non si isolano nemmeno più, scelta che per inciso ritengo non solo ragionevole ma pure inevitabile);

3. abbiamo una parte larghissimamente maggioritaria di popolazione immunizzata per vaccinazione (con fino a 2 richiami) e vaccinazione+infezione in cui il contagio si manifesta in modo molto diverso rispetto ai soggetti totalmente suscettibili (ormai peraltro rarissimi).
I test antigenici che usiamo, siano fatti in farmacia o a casa, sono tutta roba che è stata concepita nel 2020 e poi pochissimo aggiornata (si sono solo tolti dal mercato i test meno performanti), quindi pensata e verificata per funzionare in modo ottimale sul virus "vecchio" e su una popolazione mediamente non ancora immunizzata e questo lascia parecchio da pensare...


Io resto dell'idea che fin dall'inverno scorso bisognasse davvero concentrarsi sui soggetti sintomatici, evitare di fare centinaia di migliaia se non milioni di test antigenici alla settimana, usare quasi esclusivamente tamponi molecolari su soggetti sintomatici che richiedessero assistenza medica (anche domiciliare) e fissare un target almeno del 10% di sequenziamento genico dei tamponi positivi. Giusto per muoversi d'anticipo cercando di capire:

1. se cambia qualcosa nell'evoluzione sintomatica della malattia (ad esempio se forme con sintomi almeno moderati cominciano a manifestarsi con frequenza "sospetta" anche in soggetti immunizzati da vaccino e/o infezione);

2. da quanto tempo i soggetti con forme sintomatiche (lievi/moderate/gravi/critiche) hanno ricevuto la vaccinazione (o gli eventuali richiami) o, nel caso delle infezioni con breakthrough, quando questi pazienti sono stati precedentemente contagiati;

3. individuare cosa accomuni i pazienti attualmente colpiti da forme sintomatiche moderate/gravi/critiche e in particolare quali sono le caratteristiche epidemiologiche comuni ai pazienti che sono ricoverati per malattia Covid-correlata nei reparti di degenza e nelle uti. Non serve tanto a prevenire futuri fenotipi clinicamente più aggressivi (con i lignaggi omicron è praticamente impossibile), quanto per evitare che alcuni pazienti, indipendentemente dal loro stato di immunizzazione e perfino dal loro stato di salute generale, abbiano esiti di malattia gravi o perfino decorsi infausti. Ad esempio ci sono indizi piuttosto consistenti su una familiarità della CID (che è una rara e gravissima complicazione di molte malattie infettive) nei casi di Covid e alcuni di questi hanno riguardato anche pazienti giovani e con immunizzazione recente. Insomma se sappiamo chi è che, nonostante un vaccino molto efficace, finisce lo stesso in ospedale o al cimitero, magari riusciamo a proteggerlo meglio e a ottimizzare e personalizzare le terapie.

Però è più facile fare tamponi "ad cazzum"... molti dei quali fatti tra l'altro sempre alla stessa coorte statistica (sanitari, insegnanti, ecc.).

I test antigenici però, mi hanno spiegato, sono diversi comunque da quelli che si usavano anche 1 anno fa.
Non mi sembrano inaffidabili, la positività a me l'hanno indicata (anche il secondo tampone oggi è risultato positivo), fatti in farmacia entrambi

[burian br]

I test antigenici però, mi hanno spiegato, sono diversi comunque da quelli che si usavano anche 1 anno fa.
Non mi sembrano inaffidabili, la positività a me l'hanno indicata (anche il secondo tampone oggi è risultato positivo), fatti in farmacia entrambi

Il fatto è che spesso, all'inizio dei sintomi, sono ancora negativi. Mia sorella, ad esempio, al primo antigenico di tre giorni fa risultava negativa, è divenuta positiva solo due giorni dopo (ieri).
Noi abbiamo comunque avuto la precauzione (lei inclusa) di isolarla in camera sua, e finora sembra aver funzionato (incrociamo le dita, non che temiamo il Covid ormai, semplicemente vorremmo evitarci 4-5 giorni di febbre, raffreddori et similia ).

[galinsog@]

I test antigenici però, mi hanno spiegato, sono diversi comunque da quelli che si usavano anche 1 anno fa.
Non mi sembrano inaffidabili, la positività a me l'hanno indicata (anche il secondo tampone oggi è risultato positivo), fatti in farmacia entrambi

In parte è vero ma a quanto ne so il grosso dell'aggiornamento ha riguardato l'eliminazione dal commercio di quei test che avevano bassa capacità di rilevamento con alcune varianti (problemi che c'erano stati sostanzialmente con i lignaggi β e μ che sfuggivano con una certa frequenza ad alcuni antigenici di vecchia concezione), per il resto hanno ovviamente continuato a verificare la capacità di rilevamento di questi test mano a mano che emergevano nuovi fenotipi (soprattutto voi o voc) di Sars-CoV2. La capacità di rilevamento negli esperimenti di laboratorio è rimasta adeguatamente alta (in genere >90%, talvolta anche prossima al 95%) anche con δ e poi con ο, ma è proprio la patogenesi ad essere cambiata, ad esempio con le infezioni del lignaggio o i sintomi alle alte vie respiratorie insorgono frequentemente prima della positività al tampone. Poi il problema dei test è sempre il solito: hai conferma che funzionino solo quando danno esito positivo... e le evidenze del funzionamento in sede clinica, non essendo etico infettare le persone per testarle, le hai solo quando il virus sta circolando diffusamente e molto spesso queste evidenze sono inficiate dal fatto che, a livello mondiale, si fanno prevalentemente tamponi diagnostici, quindi a soggetti sintomatici. Già il fatto che si stimi (e sono stime realistiche) un 20-30% di falsi negativi sugli antigenici è più che sufficiente per inficiare l'utilità del tampone antigenico in sede di contact-tracing (posto che abbia ancora un senso farlo con le modalità con cui si tentava di farlo due anni fa).

[jack9]

Il fatto è che spesso, all'inizio dei sintomi, sono ancora negativi. Mia sorella, ad esempio, al primo antigenico di tre giorni fa risultava negativa, è divenuta positiva solo due giorni dopo (ieri).
Noi abbiamo comunque avuto la precauzione (lei inclusa) di isolarla in camera sua, e finora sembra aver funzionato (incrociamo le dita, non che temiamo il Covid ormai, semplicemente vorremmo evitarci 4-5 giorni di febbre, raffreddori et similia ).

sì, so anche io che è così.
però, se dopo il primo tampone anche se fai da te negativo il raffreddore sparisce in un amen e ho 0 sintomi, perché cacciarmi nei guai?
cioè, guarda Stefano, positivo dopo una settimana. Lui almeno ha avuto febbre e quant'altro, io cosa faccio, mi sparo una settimana in quarantena senza avere NIENTE? e magari con una contagiosità ridicola, nel caso fossi stato positivo?
naaa, non ha senso oramai, il 99% della popolazione o ha 3 dosi o ha fatto il covid almeno una volta, al 99% l'ha fatto nell'ultimo anno con le varianti più contagiose e che sfuggono ai vaccini (fino a Delta c'era un'ottima copertura anche sull'infezione).
guarda Burioni: fa la quarta dose (vaccino adattato) e dopo poco più di una settimana si piglia il covid (con sintomi, quindi nemmeno blandissimo).

[galinsog@]

sì, so anche io che è così.
però, se dopo il primo tampone anche se fai da te negativo il raffreddore sparisce in un amen e ho 0 sintomi, perché cacciarmi nei guai?
cioè, guarda Stefano, positivo dopo una settimana. Lui almeno ha avuto febbre e quant'altro, io cosa faccio, mi sparo una settimana in quarantena senza avere NIENTE? e magari con una contagiosità ridicola, nel caso fossi stato positivo?
naaa, non ha senso oramai, il 99% della popolazione o ha 3 dosi o ha fatto il covid almeno una volta, al 99% l'ha fatto nell'ultimo anno con le varianti più contagiose e che sfuggono ai vaccini (fino a Delta c'era un'ottima copertura anche sull'infezione).
guarda Burioni: fa la quarta dose (vaccino adattato) e dopo poco più di una settimana si piglia il covid (con sintomi, quindi nemmeno blandissimo).

Be', pensa che mia cognata si è beccata il Covid (omicron 2) poco dopo la metà di marzo, si è ritrovata positiva ad uno screening molecolare fatto al momento "giusto" (in ospedale ne facevano circa 1 al mese ma c'era appena stato un focolaio) è sempre stata asintomatica, tranne forse per mezza giornata di raffreddore, ma si è negativizzata dopo quasi un mese facendosi tutta la quarantena obbligatoria di 21 gg e rientrando al lavoro solo a metà aprile, con tampone antigenico negativo... e meno male che a fine marzo 2022 sono cambiate le regole per i contatti stretti, altrimenti mio fratello, negativo a 2 tamponi e senza nessun sintomo, si sarebbe dovuto sciroppare tutta la quarantena in quanto familiare convivente...

[Stefano De C.]

Mi pare che dopo 14 giorni la quarantena decade comunque, con le nuove regole corretto?

[galinsog@]

Mi pare che dopo 14 giorni la quarantena decade comunque, con le nuove regole corretto?

Corretto, con le nuove regole sono 14 gg, se senza sintomi da almeno 2, però devi aspettare solitamente 24-48 ore perché arrivi il provvedimento di fine quarantena dall'ASL... senza non puoi ancora uscire.

A titolo di curiosità qui in Liguria le ASL spesso applicavano le vecchie norme sulla quarantena dei contatti in modo veramente fantasioso, una mia amica si è sparata 34 giorni di quarantena perché si è presa il Covid in forma moderatamente sintomatica nell'estate 2021 (delta) ha risolto i sintomi in una decina di giorni, è stata esentata dalla quarantena dopo il 21° giorno dal primo tampone perché ancora positiva al 17°. Nel frattempo però ha contagiato il marito (paucisintomatico) e poi quest'ultimo ha contagiato la figlia (una bambina di pochi mesi che non ha avuto altri sintomi che un po' di raffreddore) ma l'ASL ha considerato la mia amica non come se fosse la persona da cui è iniziato il contagio intrafamiliare ma come semplice contatto stretto della figlia e ha fatto partire un secondo provvedimento di quarantena, che si è concluso dopo ulteriori 10 gg con tampone questa volta negativo. Nel caso di mio fratello i tamponi positivi di mia cognata (in tutto 3) avrebbero rischiato di far ripartire da 0 la sua quarantena da contatto stretto, come in una specie di "gioco dell'oca", meno male che nel frattempo è arrivata la circolare ministeriale che esentava i contatti stretti dall'obbligo di quarantena prescrivendo solo la ffp2...