Non è allucinante: rinovirus, metapneumo-virus, virus scinciziale, adenovirus, il para-influenzale, l'australiana che sta piallando molti.
Da inizi dicembre è ripartita la circolazione di patogeni, mai scomparsi, ma sempre molto contenuti nel 2020 e '21.
Spesso chi ha ricadute o strascichi prolungati è perché s'è infettato con più di un virus, cosa non rara quest'inverno.
Ad ora si stanno reinfettando dopo 2 inverni le popolazioni del mondo coi virus che già le nostre memorie immunitarie conoscevano regolarmente fino al 2019.
L'elevato uso di mascherine altamente filtranti nel corso del 2020 e '21 nelle stagioni più variabili ha alleggerito l'attivazione dei leucociti anche per sole infiltrazioni virali nelle vie respiratorie alte o in bocca.
Questo ha ammorbidito il sistema immunitario, studi ora in peer-rev. parlano di "linfonodi pigri", cosicché all'arrivo del patogeno influenzale stagionale anche le popolazioni sane son state tramortite per 1 settimana dall'australiana.
Insomma: vivere in ambienti asettici non ci fa bene, conviviamo coi virus da millenni e siamo fatti di questi.
Certo, al prossimo patogeno col 40% di mortalità però salta tutto di nuovo.
Essendo allergico alle graminacee e alla polvere avere il "naso che cola" per me è la (quasi) normalità da aprile a luglio e da settembre a ottobre. Però, se faccio un'anamnesi degli ultimi 35 anni le uniche sindromi respiratorie che certamente non abbiano avuto un'origine allergica sono state:
- marzo 1989: influenza stagionale, molto brutta, con tanto di polmonite lieve (diagnosticata empiricamente dal mio medico, sulla base dei soli sintomi, non volli far lastre perché non ebbi strascichi), dovevo compiere 15 anni, ero in IV ginnasio, mezza classe era a casa malata ed è stata l'ultima volta che ho contratto con certezza l'influenza stagionale;
- febbraio 2006: possibile contagio da influenza stagionale (lo furono tutti i miei colleghi) ma con raffreddore e (poca) tosse per 3 giorni, senza mai febbre.
- primi giorni di marzo 2020: forte mal di gola, scialorrea importante e acquosa, tosse moderata, inizialmente secca poi dopo dieci giorni (sovra-infezione batterica?) anche con secrezioni, debolezza, dolori alla schiena e un certo affaticamente, sono stato abbastanza male per 5-6 giorni (fine prima/inizio seconda decade di marzo era appena iniziato il lockdown nazionale e mi cagai sotto) e ho avuto sintomi per oltre 1 mese. Anche i miei ebbero sintomi simili ai miei (soprattutto mal di gola e forte raffreddore) ma li risolsero in un paio di giorni. Odorato e gusto non particolarmente alterati, niente febbre, penso fosse influenza ma, data l'esplosione dei contagi con i primi ricoveri (e morti) anche in paese, mi guardai bene dall'andare dal medico...
Che io sappia non ho mai avuto il Covid, nemmeno mio fratello è stato contagiato, anche se ha una vita sociale decisamente più intensa della mia e convivendo con mia cognata (2 volte positiva, di cui la prima sintomatica) è stato ovviamente molto più esposto.
Quest'anno ancora nulla che non possa ricondurre alla mia allergia...
Ultima modifica di galinsog@; 02/01/2023 alle 16:55
Praticamente tutti quelli che sento negli ultimi 2/3 mesi
Col covid 1-2 gg di febbre a 38 e basta
Gli altri tra australiana e intestinale ko per 1-2 settimane
Eppure l’attenzione è sul covid dalla Cina…
Puro terrorismo psicologico
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anche gli ospedali sono pieni di gente con malanni che non siano il covid.
chiaro che, oltre al terrorismo inutile su cui concordo, ci manca solo un'ondata covid pesante che colpisce milioni di persone. pur mandandone pochi in ospedale, su cifre così alte il rischio è di avere una pressione sul SSN insostenibile.
credimi che già adesso la pressione è elevatissima.
mio padre ha dovuto attendere 7gg in osservazione al PS prima che si liberasse un posto letto in reparto. Questo significa che c'è bordello vero.
quindi ci sta la prevenzione, se è finalizzata a quanto sopra.
tamponare chi arriva dalla Cina invece è inutile, completamente, nel caso di ondata può ritardare forse di qualche giorno il suo avvento, ma se deve arriva lo stesso.
Si vis pacem, para bellum.
Giusto per integrare un po' il discorso con un esempio di un mio collega poco prima delle feste.
Ha cominciato a star male...così si è messo subito in smart working...ha chiamato il medico che chiaramente lo ho mandato subito a tamponarsi...negativo...nel frattempo la febbre gli è salita a oltre 39 (chiara influenza) alchè il medico niente...hai lo SW? stai a casa 2-3 giorni e poi vai al lavoro.
Finchè il secondo giorno non gli ha gridato 4 porchi dicendo che non riusciva a star davanti al PC e lavorare...morale della favola 5 giorni di malattia ed è rientrato ancora mezzo morto...
Della serie hai il covid? bravo figliolo fatti sti bei 7-10 giorni a casa e vediamo se sei negativo...
Influenza? eh no...bisogna produrre!!! giusto un paio di giorni e via andare!
Chissà quanto riescono a produrre i dipendenti in ufficio conciati così al di là di tutto... Io non mi sforzerei nemmeno, poi vediamo se all'azienda conviene tanto non dare la malattia, inimicarsi il dipendente ma senza ottenere benefici significativi a causa della sua bassissima produttività.
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Tieni conto che non è solo l'azienda, ma anche alcuni medici di base stessi, che formatesi nell'idea comune che si deve lavorare e lavorare... si comportano così di conseguenza. Il covid invece è stato un lasciapassare assoluto per la malattia "facile" ed è tutt'ora così.
Hai un mezzo raffreddore senza nessun altro sintomo ed è covid? almeno 5-7 giorni di malattia senza fiatare.
Hai l'influenza magari con 39? beh dai magari intanto ti do 3 giorni e vediamo poi come stai...
buon anno a tutti, vedo che la discussione ha ripreso vigore, in particolare per la situazione cinese.
qualche considerazione, che si sovrappone a quanto detto da altri
la situazione cinese ovviamente ci riporta alla mente la fase iniziale e quindi è appropriato citare il primissimo post di Davide
In questo caso la risposta è sicuramente sì, i cinesi stanno nascondendo i dati o forse non li stanno neanche prendendo.
Ormai il contagio è molto diffuso, stime di varie centinaia di milioni di casi e notizie che filtrano di forti problemi ospedalieri (e negli obitori).
Come atteso data la situazione di immunità pregressa (vaccinazioni vecchie con bassa copertura per gli anziani, efficienza dei vaccini cinesi,
immunità da infezione sostanzialmente nulla).
Eventualmente si può cercare di capire perchè il passaggio sia stato così brusco e in particolare, almeno apparentemente, non sia stato assolutamente preparato (al contrario ad esempio di altri paesi come la nuova zelanda che hanno fatto il passaggio avendo ottenuto un'ampia e recente copertura vaccinale minimizzando i danni) .
Per quanto ci riguarda, in particolare considerando l'allarmismo su qualche organo di stampa negli ultimi giorni e i tamponi agli aerei in arrivo.
- l'ondata cinese ha la sua origine nel cambiamento di politica, quindi almeno per il momento le varianti sono quelle importate e che circolano anche da noi. E' del tutto plausibile che non ci sia una nuova variante cinese all'origine. Infatti il monitoraggio agli aeroporti sta trovando le "nostre" varianti, come atteso.
- è possibile che in futuro la forte circolazione cinese porto alla generazione di nuove varianti, da questo punto di vista ha senso avere un nostro monitoraggio della variati che circolano in Cina nella ragionevole attesa che non ci segnalerebbero l'apparizione di qualcosa di nuovo. (nel caso comunque non sarebbe possible fermarla, al max il monitoraggio darebbe qualche settimana di vantaggio). Aggiungo anche che una nuova variante cinese si genererebbe in un contesto immunitario parecchio diverso dal nostro, quindi non è scontato che sarebbe competitiva da noi.
- la forte diffusione dei casi (voli con il 50%) di positivi implica che il numero di casi d'importazione dovrebbe rappresentare una piccola aggiunta alla nostra circolazione autoctona. 122000 casi nella settimana di Natale, casi reali forse x3, quindi stima brutale sui 400000. non saprei quantificare il numero di arrivi dalla Cina in questa fase di riapetura (da parte loro), alcune migliaia a settimana?. Quindi casi d'importazione dell'ordine di qualche % al max. Impatto epidemiologico modesto. Da monitorare eventualmente le zone con maggior presenza cinese.
Come detto da galinsgog, da seguire piuttosto la variante newyorkese.
A proposito di monitoraggio delle varianti, dalla Cina o meno.
dall'ultimo report ISS sulle varianti
https://twitter.com/istsupsan/status...28319738499077
"E’ importante sottolineare, tuttavia, che il numero ridotto di sequenziamenti prodotti nelle ultime settimane (12-25 dicembre 2022) potrebbe non consentire una stima precisa della prevalenza delle diverse varianti."
Testimonianza regionale: in Trentino A.Adige circola un protocollo fra i medici di base per cui con l'influenza australiana si danno direttamente 5 giorni di malattia.
Mengele e Klauberg??
L'ordine dei medici di base è un presidio estremamente delicato.
O lì da te son tutti nazisti.
Oppure ti posso garantire che proprio i medici di base dopo la pandemia sono molto larghi nel concedere malattia.
E giustamente.
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