Io faccio il volontario in un reparto di oncologia pediatrica, per quel poco che ci capisco leucemie e linfomi, almeno nei bambini, riescono a curarli abbastanza bene. Se scoperti presto anche in tempi abbastanza ristretti e con cure relativamente poco invasive.
Altri tipi di tumori invece sono molto più bastardi, soprattutto negli adolescenti.
PelatodiMtimangioilcuore
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Io direi che riusciamo a dirlo "a mente lucida", perchè allora ci avevano infuso anche tanta paura ingiustificata, che serviva a farci accettare quei provvedimenti che oggi, col senno di poi , ci appaiono improponibili, e se non altro dovrebbero insegnare a non ripetere gli stessi errori in futuro, o almeno spero.
infatti... certe volte bisogna essere fatalistiSul cancro: lo screening TAC ai polmoni, come hai detto, non ha alcuna valenza preventiva significativa, inoltre si crede che potrebbe persino aumentare lievemente i rischi perchè son sempre radiazioni e anche quelle possono, seppur lievissimamente, incrementare il rischio di cancro.
E' vero: perchè viviamo di più. Più a lungo si vive, più si accumulano errori genetici e meno funzionano i geni oncosoprressori. Tant'è che la previsione è che, alla fine, moriremo tutti di cancro.
C'è anche da aprire il capitolo alimentazione e vita sana, ovviamente, ma ritengo che oggi facciamo una vita molto più salutista rispetto a trent'anni fa e verosimilmente mangiamo meglio (basti pensare al livello elevatissimo di qualità e di controlli che abbiamo sul cibo di ora) e beviamo e fumiamo molto meno.
Lou soulei nais per tuchi
sicuramente si potevano fare meglio le cose ed è servita come esperienza, ma che servissero provvedimenti è fuori discussione.
gli ospedali si intasavano ad ogni ondata e, oltre a morire di covid, la gente con patologie ben più gravi non riusciva ad avere le cure adeguate (già di base è difficile...) in tempi vagamente onesti.
sono stati rinviati centinaia di migliaia di screening sui tumori, perché gli ospedali erano intasati.
ancora, se dici così, è perché non hai capito che le misure prese (ripeto, per quanto rivedibili e spesso fatte proprio male) avevano l'intento di diminuire la pressione sul SSN.
la prossima volta, quando colpirà un virus anche peggiore, la via è quella, non pensare che ci siano molte altre soluzioni, anzi.
e, come diceva Gianni, per farvela capire, ci vorrebbe un virus con il 20% minimo di mortalità reale, vedi che la gente sta in casa da sola senza bisogno di lockdown, zone verdi gialle blu e robe varie.
Si vis pacem, para bellum.
in realtà la previsione è che moriremo tutti per infezione di super batteri.
e ce lo meritiamo anche.
mia madre ha sto virus, palesemente virus visto che non ha muco né febbre né niente se non la tosse, e visto che la tosse persiste ha chiamato il dottore (giovane, l'abbiamo appena cambiato perché la precedente è andata in pensione a settembre) e indovina un po' cosa le ha prescritto?
l'antibiotico.
sarebbe anche l'ora che i medici di base imparino un po' come funzionano i farmaci. perché no, non lo sanno. la mia morosa è chimica farmaceutica ed è una cosa super nota (anche a livello accademico). i medici non sanno usare i farmaci.
vai dal medico perché hai uno sfogo di natura allergica sulla pelle? gentalyn beta, crema antibiotica, inutile. invece che darti solo una crema cortisonica, ci picchiano dentro un po' di antibiotico così, per diletto.
a lungo andare ste cose hanno portato all'antibiotico-resistenza che è già una realtà tangibile (i casi sono in aumento costante) e lo sarà sempre di più se si continua così.
e partono già da piccoli: il bambino ha la febbre? la tosse? antibiotico, subito.
ci tornerà nel didietro sta cosa, eccome se ci tornerà. ripeto, è già realtà.
comunque il discorso che fai è corretto, generalmente.
ma non c'è solo quell'aspetto. sono aumentati gli screening in maniera pazzesca rispetto anche solo 20 anni fa.
il vecchio che prima moriva di "vecchiaia" adesso si sa che muore per un qualche tumore.
Si vis pacem, para bellum.
Per carità. Purché ci si fermi lì e non si inizi a parlare di "siero" o magari di "siero genico" perchè passare dalla scuola superiore al ragù è un attimo.
Son scelte. Certo rispetto più questa di quelli che preferiscono rimanere attaccati a una macchina cuore-polmone a tempo indeterminato.
Sta di fatto che pure la chemio del 2025 non è quella degli anni '80.
Tu hai scritto di affidarsi al Signore. Ora... Uno per conto mio può affidarsi a chi gli pare, ma ci fossimo limitati ad affidarci al Signore avremmo ancora una vita media di 40 anni invece del doppio (abbondante).
A me fa piacere a dir la verità.
Dire che la scienza è lontana anni luce dallo sconfiggere certi mali, risultati sull'aspettativa media di vita davanti a "certi mali" alla mano e risultati dei trial sulle nuove terapie "alla rivista" non solo non è condivisibile, è proprio falso.
Nel corso del XX secolo di "certi mali" che falcidiavano la popolazione ne abbiamo sconfitti vari. Verrà il turno anche di altri, basta avere pazienza.
E questo non significa rincorrere minchiate tipo l'immortalità, ovviamente.
Tu pensa io invece sì. E pubblicazioni alla mano fortunatamente sono sempre di più.
E ci mancherebbe pure che se uno perde una persona cara non sia affranto e pessimista.
Ma la realtà ci sta dicendo che pur non avendo vinto la guerra (specie con certe tipologie) stiamo cominciando a vincere sempre più battaglie.
E 40-50 anni fa era semplicemente impensabile.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Hai voglia... Chissà quanti son morti di/con tumore alla prostata a età da Matusalemme senza che nessuno lo sapese...
Sul fatto che "conta più la prevenzione della cura" è come dire che un incendio si spegne meglio appena si vede la prima fiammella rispetto a quando sono in fiamme 100 ettari di bosco. E grazie al caz, dicono nei più famosi reparti di oncologia.
La prevenzione è figlia del progresso scientifico esattamente come le terapie: io resto affascinato ogni volta che vedo certe macchine (e sì che il sentimento prevalente dovrebbe essere altro).
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Devo dire la verità: dove lavoro io, grazie anche alla possibilità di lavorare in smart, sono molte meno le persone che si presentano in ufficio in condizioni da untori... Alla fine probabilmente qualcosa abbiamo imparato.
E i responsabili, almeno il mio e la sua "catena", dimostrano di avere 2 dita di cervello: ad una richiesta tipo "non mi sento bene lavorerei da casa" la risposta è praticamente sempre sì.
Anche perchè l'alternativa in questi casi non è "allora vengo in ufficio", ma "vado dal medico a farmi dare la malattia".
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Segnalibri