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  1. #41
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    Predefinito Re: Conseguenze socio-economiche Coronavirus - CODIV 19

    Citazione Originariamente Scritto da meteo_vda_82 Visualizza Messaggio
    Ciao, ovviamente preoccupano tutti i settori ma anche il turismo potrebbe essere particolarmente colpito (come dicevo anche di là, spesso è sottovalutato.....).
    L'ipotesi di un ritorno ad un turismo anni 70/80 per un periodo di tempo è plausibile (cioè vacanze al mare sulle nostre coste e in montagna sulle Alpi Italiane) pero' dopo un disastro del genere è già tanto che la gente avrà di che campare e chi ha dei risparmi, secondo me, se li tiene stretti..... il punto è che rischiamo di perdere per un bel po' sia il turismo straniero che quello "nostrano", con conseguenze devastanti per alcune zone che vivono prevalentemente di questo (e intendo ovviamente sia per le attività turistiche vere e proprie sia per tutto l'indotto che ci gira attorno)... vedremo, è difficilissimo fare previsioni....
    Concordo pienamente con te, il rischio è esattamente quello che hai scritto.
    Ho pensato anch'io a un turismo più di quegl'anni (io sono di metá anni '90 quindi sarebbe inedito per me come situazione).
    La "fortuna nella sfortuna" sai secondo me qual'è? Che restano appunto i posti locali, ciascuna Regione ha sue peculiaritá e questo favorirá sicuramente un (eventuale) turismo locale.
    Quanto durerá? Non possiano saperlo e fare ipotesi non ha alcun senso per adesso...bisogna anche vedere come dici te se effettivamente chi è a corto di soldi non decida magari di andare di risparmio e rinunciare anche a vacanze "locali".

  2. #42
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    Predefinito Re: Conseguenze socio-economiche Coronavirus - CODIV 19

    Citazione Originariamente Scritto da nevearoma Visualizza Messaggio
    Il turismo soffrirà tantissimo nel breve e poi avrà modo di ripartire nel lungo. Altri settori, tutta la componentistica in primis, rischiano di non potersi più riprendere se la quarantena va avanti per molto, semplicemente perché vengono escluse dalle catene del valore internazionali.
    Quest'effetto sarebbe particolarmente rilevante in un paese come l'Italia, che ha poche grandi aziende domestiche ma si è specializzato nella fornitura e subfornitura per grandi aziende estere. Queste grandi aziende possono trovare altri fornitori, ma i fornitori non possono trovare grandi aziende con altrettanta facilità.
    Per la questione turistica, come concordavo con l'utente della Val d'Aosta, è errato fare analisi superficiali.

    Il comparto turistico è talmente complesso che fare adesso ipotesi non ha senso.
    Certo è che un contraccolpo lo ha giá, e non durerá poco.
    Ci sono intere Province o anche Regioni (penso alla mia) dove il turismo è la prima industria, e dove si vive quasi solo di quello. In questi ultimi posti vivranno un brutto periodo.

    Sta come sempre poi ai territori, agli operatori economici e agli amministratori magari rinnovare l'offerta, aproffittare magari del periodo di chiusura per migliorare i servizi o altro.
    Sono solo alcune ipotesi eh comunque le mie.

    Per quanto concerne la componieristica e l'industria, concordo con and1966 che ti ha anche giá spiegato parecchie cose a riguardo.

    Dimentichi che questo non è un terremoto, le infrastrutture e le aziende del cosidetto lombardo-veneto e Regioni vicine hanno una forza immane e l'immagine di alta efficienza è rimasta tale. Questo virus non ha intaccato le nostre infrastrutture (penso alle autostrade o alle ferrovie o la stessa forza produttiva) per cui qua da quel lato non cambia niente.

    Essere poi in zone ben amministrate è giá un fattore essenziale per la ri-partenza nel post emergenza.
    Questo fará sicuramente la differenza.

    Scendendo poi nel dettaglio delle misure economiche da prendere dico solo che le famose richieste di autonomia, vedrete, avranno un rilancio enorme nella discussione post-emergenza proprio perchè sarebbero l'input ideale per dare linfa al locale tessuto economico (si badi bene, non solo del lombardo-veneto). E tralaltro se i primi vagoni sanno correre, si tira dietro tutto il treno, quindi il vantaggio arriverebbe anche in altre Regioni magari più indietro.
    Mai come nel post-emergenza chi è capace di correre deve esser lasciato correre perchè è essenziale nella ripresa.
    È così, e anche i più restii sapranno digerirlo perché qua la batosta comunque ricordiamocelo è globale.

    N.B La mia è una semplice analisi economica, lo specifico perché a volte magari qualcuno la interpreta diversamente da quello che è
    Ultima modifica di Andreas94; 29/03/2020 alle 08:27

  3. #43
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Conseguenze socio-economiche Coronavirus - CODIV 19

    In questo thread finalmente posso esprimere la mia più viva preoccupazione, che non è per il virus ma per il modo in cui le coscienze della maggior parte delle persone che leggo, anche gente notoriamente equilibrata e pragmatica, sembra siano saltate per aria. La paura sta annebbiando la mente a tal punto che in molti non si rendono conto che la prima cosa di cui si dovrebbe avere paura è l'emotività, la stupida emotività ed impulsività che porta sempre a fare scelte folli.

    Mi riferisco al fatto che in molti sembrano capaci di proferire solo slogan, frasi fatte senza alcun collegamento con la realtà. L'esempio concreto è: "prima la salute poi l'economia".
    Oppure: "adesso non ha senso preoccuparsi dell'economia".

    Io non capisco se veramente, a causa del virus forse, non si riesca più a ragionare per causa ed effetto. Molto banalmente: 1) tenere segregate in casa le persone fino a non si sa quando comporta problemi di salute mentale tutto tranne che irrilevanti;
    2) tenere ferme le attività lavorative non essenziali (ma chi lo stabilisce cosa è essenziale? Siamo forse nei piani quinquennali di Stalin ?) ancora a lungo farà fare al Paese un salto indietro nel terzo mondo a livello economico con molte imprese che falliscono e molte persone che andrebbero sul lastrico.

    Questi due punti significano solo una cosa: se non si inizia gradualmente a riaprire a breve, siamo alla vigilia di tensioni sociali mai viste prima nella storia repubblicana (altro che anni 70, saranno un paradiso a confronto). C'è da aspettarsi sommosse e disordini all'ordine del giorno.

    Ma a questo aggiungo un altro punto fondamentale: se tu dici che la salute viene prima dell'economia, devi spiegare come fai a mantenere la sanità? Con cosa la mantieni? Con soldi che piovono dal cielo?

    È così difficile da capire che se l'economia crolla (e qua secondo me molti hanno nemmeno una vaga idea del tonfo che sta arrivando... roba degna del 1929) le entrate pubbliche fanno altrettanto e di conseguenza pure i soldi per la sanità mancano?

    Mettiamo di volere ostinatamente risolvere l'epidemia facendo i fenomeni da circo che "weeeee zio fottesega dell'economia". Bene. Poniamo che l'epidemia sembri debellata, poi però dopo un paio di mesi si ripresenta un altro focolaio e riparte da zero.

    A quel punto, quando non ci saranno più soldi per la sanità, avremmo un risultato: oltre al collasso economico avremmo anche quello sanitario, con conseguenze che vi lascio immaginare.

    Ma fare un ragionamento del genere è così difficile? Richiede uno sforzo da laureato ad Harvard? Non mi sembra.
    Provare a mettere in discussione il dogma del tenere tutto chiuso ad oltranza oggi significa prendersi come minimo degli insulti.

    Ma io sono sempre stato abituato a dire quello che penso e a usare la logica elementare, anche quando la propaganda governativa in perfetto stile venezuelano a cui stiamo assistendo ultimamente sembra impedire alle persone di ragionare. Per cui sinceramente del pensiero altrui me ne importa poco: il mio so di per certo che non cambia.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  4. #44
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: Conseguenze socio-economiche Coronavirus - CODIV 19

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    In questo thread finalmente posso esprimere la mia più viva preoccupazione, che non è per il virus ma per il modo in cui le coscienze della maggior parte delle persone che leggo, anche gente notoriamente equilibrata e pragmatica, sembra siano saltate per aria. La paura sta annebbiando la mente a tal punto che in molti non si rendono conto che la prima cosa di cui si dovrebbe avere paura è l'emotività, la stupida emotività ed impulsività che porta sempre a fare scelte folli.

    Mi riferisco al fatto che in molti sembrano capaci di proferire solo slogan, frasi fatte senza alcun collegamento con la realtà. L'esempio concreto è: "prima la salute poi l'economia".
    Oppure: "adesso non ha senso preoccuparsi dell'economia".

    Io non capisco se veramente, a causa del virus forse, non si riesca più a ragionare per causa ed effetto. Molto banalmente: 1) tenere segregate in casa le persone fino a non si sa quando comporta problemi di salute mentale tutto tranne che irrilevanti;
    2) tenere ferme le attività lavorative non essenziali (ma chi lo stabilisce cosa è essenziale? Siamo forse nei piani quinquennali di Stalin ?) ancora a lungo farà fare al Paese un salto indietro nel terzo mondo a livello economico con molte imprese che falliscono e molte persone che andrebbero sul lastrico.

    Questi due punti significano solo una cosa: se non si inizia gradualmente a riaprire a breve, siamo alla vigilia di tensioni sociali mai viste prima nella storia repubblicana (altro che anni 70, saranno un paradiso a confronto). C'è da aspettarsi sommosse e disordini all'ordine del giorno.

    Ma a questo aggiungo un altro punto fondamentale: se tu dici che la salute viene prima dell'economia, devi spiegare come fai a mantenere la sanità? Con cosa la mantieni? Con soldi che piovono dal cielo?

    È così difficile da capire che se l'economia crolla (e qua secondo me molti hanno nemmeno una vaga idea del tonfo che sta arrivando... roba degna del 1929) le entrate pubbliche fanno altrettanto e di conseguenza pure i soldi per la sanità mancano?

    Mettiamo di volere ostinatamente risolvere l'epidemia facendo i fenomeni da circo che "weeeee zio fottesega dell'economia". Bene. Poniamo che l'epidemia sembri debellata, poi però dopo un paio di mesi si ripresenta un altro focolaio e riparte da zero.

    A quel punto, quando non ci saranno più soldi per la sanità, avremmo un risultato: oltre al collasso economico avremmo anche quello sanitario, con conseguenze che vi lascio immaginare.

    Ma fare un ragionamento del genere è così difficile? Richiede uno sforzo da laureato ad Harvard? Non mi sembra.
    Provare a mettere in discussione il dogma del tenere tutto chiuso ad oltranza oggi significa prendersi come minimo degli insulti.

    Ma io sono sempre stato abituato a dire quello che penso e a usare la logica elementare, anche quando la propaganda governativa in perfetto stile venezuelano a cui stiamo assistendo ultimamente sembra impedire alle persone di ragionare. Per cui sinceramente del pensiero altrui me ne importa poco: il mio so di per certo che non cambia.
    Congratulazioni! Ho letto tutto, il che è eccezionale, visto che i pezzi lunghi non li comincio nemmeno. Ammetto di trovare tutto sensato.

  5. #45
    Vento forte
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    Predefinito Re: Conseguenze socio-economiche Coronavirus - CODIV 19

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    In questo thread finalmente posso esprimere la mia più viva preoccupazione, che non è per il virus ma per il modo in cui le coscienze della maggior parte delle persone che leggo, anche gente notoriamente equilibrata e pragmatica, sembra siano saltate per aria. La paura sta annebbiando la mente a tal punto che in molti non si rendono conto che la prima cosa di cui si dovrebbe avere paura è l'emotività, la stupida emotività ed impulsività che porta sempre a fare scelte folli.

    Mi riferisco al fatto che in molti sembrano capaci di proferire solo slogan, frasi fatte senza alcun collegamento con la realtà. L'esempio concreto è: "prima la salute poi l'economia".
    Oppure: "adesso non ha senso preoccuparsi dell'economia".

    Io non capisco se veramente, a causa del virus forse, non si riesca più a ragionare per causa ed effetto. Molto banalmente: 1) tenere segregate in casa le persone fino a non si sa quando comporta problemi di salute mentale tutto tranne che irrilevanti;
    2) tenere ferme le attività lavorative non essenziali (ma chi lo stabilisce cosa è essenziale? Siamo forse nei piani quinquennali di Stalin ?) ancora a lungo farà fare al Paese un salto indietro nel terzo mondo a livello economico con molte imprese che falliscono e molte persone che andrebbero sul lastrico.

    Questi due punti significano solo una cosa: se non si inizia gradualmente a riaprire a breve, siamo alla vigilia di tensioni sociali mai viste prima nella storia repubblicana (altro che anni 70, saranno un paradiso a confronto). C'è da aspettarsi sommosse e disordini all'ordine del giorno.

    Ma a questo aggiungo un altro punto fondamentale: se tu dici che la salute viene prima dell'economia, devi spiegare come fai a mantenere la sanità? Con cosa la mantieni? Con soldi che piovono dal cielo?

    È così difficile da capire che se l'economia crolla (e qua secondo me molti hanno nemmeno una vaga idea del tonfo che sta arrivando... roba degna del 1929) le entrate pubbliche fanno altrettanto e di conseguenza pure i soldi per la sanità mancano?

    Mettiamo di volere ostinatamente risolvere l'epidemia facendo i fenomeni da circo che "weeeee zio fottesega dell'economia". Bene. Poniamo che l'epidemia sembri debellata, poi però dopo un paio di mesi si ripresenta un altro focolaio e riparte da zero.

    A quel punto, quando non ci saranno più soldi per la sanità, avremmo un risultato: oltre al collasso economico avremmo anche quello sanitario, con conseguenze che vi lascio immaginare.

    Ma fare un ragionamento del genere è così difficile? Richiede uno sforzo da laureato ad Harvard? Non mi sembra.
    Provare a mettere in discussione il dogma del tenere tutto chiuso ad oltranza oggi significa prendersi come minimo degli insulti.

    Ma io sono sempre stato abituato a dire quello che penso e a usare la logica elementare, anche quando la propaganda governativa in perfetto stile venezuelano a cui stiamo assistendo ultimamente sembra impedire alle persone di ragionare. Per cui sinceramente del pensiero altrui me ne importa poco: il mio so di per certo che non cambia.
    Tocchi punti importanti e la riflessione la condivido molto.

    Lo diciamo da sempre, serve razionalità nel modo di agire, di qualsiasi cosa si parli, c’è sempre una tendenza a fare eccessi, che poi a conti fatti sono deleteri.

    Come mai adesso non sento più nessuno parlare di clima come si faceva lo scorso anno in tempi tranquilli? Eppure il problema non si è per nulla risolto.

    Capisco il virus, capisco tante cose, però capisco anche come a parlare sono forti tutti, poi però quando si tratta di concretizzare ci si rimangia quanto detto prima e gli slogan in base a cosa fa comodo sul momento.
    Ma è umano questo, però cerchiamo di fare ragionamenti razionali già alla base.

    Il fenomeno del virus, al di là che comunque si tratta di una pandemia oggettivamente eccezionale non è immune a questi discorsi di pancia, slogan che poi non servono a nessuno, già dai mesi prima si notava, portando anche ad una sottovalutazione del problema per colpa delle troppe informazioni futili che circolano!

    La soluzione pragmatica sta nel mezzo, è un compromesso di tutto, del resto il concetto di sviluppo sostenibile è proprio basato su questo.

    Non possiamo mettere davanti l’economia, ma non possiamo nemmeno mandarla a rotoli, per non parlare di fenomeni sociali indirettamente connessi.

    Tutte queste misure restrittive nei confronti dei cittadini e dell’economia sono da attuare al momento giusto (dicono) allo scopo di diluire il picco della pandemia, ma poi dopo qualche settimana o mese al limite man mano si deve riaprire e convivere con il virus, perché non finirà subito.

    Mica possiamo pensare di blindare tutto per un anno, gli effetti sarebbero ancora peggiori di quelli del virus.

    C’è appunto da trovare soluzioni su misura in base a come evolve la situazione, anche differenziate per regioni se l’evoluzione è diversa, per quale motivo dovremo escludere simili ipotesi? Non bisogna farsi i preconcetti mentali, il pragmatismo impone di analizzare tutte le soluzioni praticabili.
    Ultima modifica di AbeteBianco; 29/03/2020 alle 09:59

  6. #46
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Conseguenze socio-economiche Coronavirus - CODIV 19

    Citazione Originariamente Scritto da Gianni78ba Visualizza Messaggio
    Dovrei riuscire a recuperare i numeri del nuovo Qe americano, nel caso li posto.
    Comunque la manovra europea in confronto all’americana è minima, chiaramente al momento.
    Sulla cura anche concordo
    Guarda... Dire 750 miliardi + non ricordo cosa o 2000 miliardi è uguale.
    È come dire che sei disposto a iniettare liquidità senza limiti.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  7. #47
    Tempesta L'avatar di paolino79
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    Predefinito Re: Conseguenze socio-economiche Coronavirus - CODIV 19

    Ho dato un occhiata al volo alle misure annunciate da Conte per le fasce di popolazione più in difficoltà. Non entro nel merito, ma avrei solo un sogno.
    Che almeno per una maledettissima volta, si levino dalle balle furbi, furbetti, avvoltoi, falsi poveri ecc ecc e lasciassero usufruire di queste risorse a chi davvero ne ha bisogno. E fidatevi che ce ne sono tanti, anche nelle zone più benestanti del paese.
    Sarà utopia, ma spero che almeno in questa situazione venga fuori un minimo di senso civico e dello stato.

    Inviato dal mio STK-LX1 utilizzando Tapatalk

  8. #48
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Conseguenze socio-economiche Coronavirus - CODIV 19

    @Friedrich 91 for president.

    Quello che dici è 2.5 + 2.5 = 5 quindi appena più complicato del 2 + 2 = 4 che, quando si parla di queste cose, per l'italiano medio è già troppo complesso...

    Ieri sera sentivo l'n-esima conferenza stampa attendendomi un nuovo modulo per l'autocertificazione, ma sono rimasto deluso...
    Magari non ho capito bene, ma queste misure straordinarie che hanno annunciato sono:
    1. Un anticipo di un mese nel girare agli enti locali i 4.3 miliardi già previsti
    2. 400 milioni extra

    Ora, per carità, tutto fa brodo... Ma se ho capito bene allora se esiste una rappresentazione reale del concetto di goccia nell'oceano è questo.

    A fronte di previsioni già in essere di calo di 12 punti di PIL su base annua (sottolineato)...
    12 punti di PIL sono 200 miliardi, miliardo + miliardo -
    Visti i nostri livelli di pressione fiscale vuol dire che minimi minimo il buco è di 80 miliardi.
    80 miliardi, non 4 (già in essere, quindi saldo 0) non 400 milioni, giusto per chiarire gli ordini di grandezza.

    Far debito nell'immediato è possibile. Fattivamente e nella cornice delle regole.
    Ma partiamo grazie a 20 anni di gestione scellerata per non dire criminale della finanza pubblica con debito al 135% del PIL. Leggo già di previsioni a 160 o addirittura 180 a fine crisi. Livelli che a politiche invariate significherà perdere l'accesso al mercato.
    Potrebbe anche bastare...
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  9. #49
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    Predefinito Re: Conseguenze socio-economiche Coronavirus - CODIV 19

    Citazione Originariamente Scritto da paolino79 Visualizza Messaggio
    Ho dato un occhiata al volo alle misure annunciate da Conte per le fasce di popolazione più in difficoltà. Non entro nel merito, ma avrei solo un sogno.
    Che almeno per una maledettissima volta, si levino dalle balle furbi, furbetti, avvoltoi, falsi poveri ecc ecc e lasciassero usufruire di queste risorse a chi davvero ne ha bisogno. E fidatevi che ce ne sono tanti, anche nelle zone più benestanti del paese.
    Sarà utopia, ma spero che almeno in questa situazione venga fuori un minimo di senso civico e dello stato.

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    Io ho letto che si parla di sostegno ai lavoratori IRREGOLARI; spero di aver letto male...
    In caso contrario il meteorite non è più un'opzione: troppo rapido.
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  10. #50
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    Predefinito Re: Conseguenze socio-economiche Coronavirus - CODIV 19

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Io ho letto che si parla di sostegno ai lavoratori IRREGOLARI; spero di aver letto male...
    In caso contrario il meteorite non è più un'opzione: troppo rapido.
    spero che per irregolari si intenda stagionali, altrimenti concordo con la questione meteorite
    Si vis pacem, para bellum.

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