IMG_20200413_133039.jpg
Buon lunedì dell'Angelo a tutti , #iorostuacasa
IMG_20200414_200458.jpg
IMG_20200414_204221.jpg oggi pizza e impasto pronto per un po'di pane , rigorosamente con lievito madre
IMG_20200415_012408.jpg buongiorno ragazzi , appena sfornato 24 ore di lievitazione
Stasera mi cucino prelibatezze italiane "made in England"....
IMG_20200415_161813.jpg
(tra 10 minuti vediamo il risultato, via)...
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
Dai, penso si possa fare...
IMG_20200415_161703.jpg
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
Noi abbiamo provato a fare il pane a metà marzo. Abbiamo fatto qualche giorno di isolamento in campagna (20 km dal paese, nulla assoluto, cielo stellato, Etna di fronte in eruzione, che ve lo dico a fare!) e abbiamo acceso il forno a legna. In realtà nessuno in famiglia è veramente esperto e conosce bene i segreti del governare un forno a legna né a panificare. Comunque, il pane è venuto accettabile ma abbiamo sbagliato a gestire il forno. Era troppo caldo! Le pagnotte si sono letteralmente bruciate fuori formando una crosta dura, ma dura davvero, e si sono cotte in dieci minuti. Tolta la crosta, dentro non era proprio malaccio. Soffice al punto giusto. E' come se fossero "esplose" a causa del calore.
Stasera pizza con impasto preparato ieri sera e messo a riposare un tot di ore in frigo e un po' a temperatura ambiente. Dovrebbe essere la preparazione tipica napoletana, ma non vorrei sbagliarmi. In questi casi fa tutto mia sorella.
Poi un giorno sì e l'altro pure sia dolci che salati tipici troinesi. Ad esempio gli 'nfasciateddi, dolce. Vastedda 'cu sammucu, salato, sarebbe letteralmente "focaccia con sambuco". E' impastata e anche spolverata all'esterno con fiori di sambuco sia freschi che essiccati. Uno spettacolo ed una bomba di pesantezza poichè fatta con strutto in quantità, uova, tuma e salame.
E ancora piselli e fave dall'orto, asparagi selvatici, verdure spontanee di tutti i tipi. Una meraviglia...
A Troina ho avuto a disposizione un forno a legna, per il pane ci avevano detto di riscaldare bene il forno fino ad avere il cielo bianco (mi pare fossero sui 700 gradi misurati con il termometro IR però non calibrato sulla emissività, ci vorrebbe una termocoppia) ma poi di rimuovere tutto, infilare il pane e chiuderlo con l'apposito sportello mobile e lasciarlo praticamente per un'ora. All'epoca è venuto bene.
Asparagi nei dintorni ne raccoglievo in quantità, prima quelli invernali chiari poi quelli classici. All'orto botanico di Via Etnea a Catania ho poi scoperto che quello bianco è l'Asparagus Albus (sta nel giardino) mentre poi su questo sito
Genere Asparagus - Flora Italiana
ho visto che quello classico dovrebbe essere l'acutifolius e che quelle che mi sembravano specie affini effettivamente lo sono come una che mi ritrovo nei vasi qui a Catania.
La vastedda l'ho mangiata diverse volte, sia comprata che fatta in casa. La tuma dovrebbe essere quello che si definisce un primo sale, usato quasi esclusivamente per cucinare.
A quanto ho capito la lievitazone non deve andare troppo oltre per cui si usa il frigo o la notte a temperatura ambiente per non sbagliare, mentre i professionisti come Capriccio usano le camere climatiche e tempi decisamente più brevi. La ricetta napoletana si trova in Gazzetta Ufficiale, c'è persino lo spessore.
In effetti preferisco essere confinato in campagna che in città chiuso in un appartamento.
UP!!!
Signori, accendete forni e fornelli ed aggiornate questo splendido thread sulle leccornie
P.s. Oggi se riesco qualcosa me la preparo....
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
IMG_20200422_161552.jpg
Ancora pane con lievito madre semola di grano duro senatore cappelli e farina tipo 1 data provare
Segnalibri