L'idea che mi sono fatto è che non erano organizzati perché credo che ad ogni uso il camerino debba essere sanificato, il che implica dei costi notevoli perché è necessaria una persona almeno addetta a questo e costi dei prodotti. Magari semplicemente il reparto uomo ha meno afflusso e l'hanno temporaneamente sacrificato a vantaggio di quello donna.
Ultima modifica di marco85; 01/06/2020 alle 23:14
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Zara a Vicenza aveva aperti solo i camerini donna ma potevano andare anche gli uomini.
3 capi a testa, santificati prima di ogni uso
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Io ed altri ci siamo messi in fila nel reparto donna ma ci hanno detto che non era possibile, gli uomini non potevano accedere e quindi niente prova abiti.
Questo virus deve aver colpito anche il cervello, stiamo andando tutti in tilt
Intanto la catena ha annunciato un calo delle vendite del 30%. Contenti loro.
Dicembre 1996: la perfezione
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Beh si, perchè ci deve essere per forza una spiegazione.
In effetti, a pensarci bene, dato gli afflussi di persone nei grandi store (a differenza dei negozi in città, relativamente più facili da gestire), allora il tutto è legato alle misure anticovid.
Se è così ha senso,e purtroppo è anche vero che i costi per la sanificazione di questo tipo di ambienti (i camerini , altamente frequentati) peseranno non poco sui bilanci....
Ma credo che faranno anche a turno: un giorno limitano agli uomini, un altro alle donne.
Gli italiani cominciano a capire, nuovo sondaggio del sole 24 ore che fotografa una nettissima maggioranza, il 54%, degli intervistati che è per riaprire tutto senza limitazioni, considerando l'emergenza economica ormai preminente rispetto a quella sanitaria. E nei prossimi mesi tenderà ad aumentare...
sondaggio-winpoll-per-il-sole-24-ore-2-giugno-2020-1321444_tn.png
Dicembre 1996: la perfezione
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Idem in Francia...la vera paura è del chômage, altroché...
Sondage : les Francais ont plus peur du chomage que du coronavirus - Le Parisien
La crainte du chomage est desormais plus forte que celle du Covid-19 chez les Francais
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
Sulla base del titolo della discussione, vi riporto la mia esperienza (o meglio quella della mia famiglia). Avevamo prenotato, a Gennaio, una villetta per le prime due settimane di Agosto, in alto Veneto. L'idea era quella di visitare parte della regione ed anche quelle vicine, in particolare i laghi trentini e lombardi. Fino alla scorsa settimana non avevamo disdetto ed eravamo in continuo contatto con l'affittuario. Settimana scorsa, infine, ci ha lui stesso consigliato di annullare il viaggio, perché il nostro itinerario prevedeva vari spostamenti, con il rischio di esporsi al contagio e di avere disagi legati a possibili (seppur al momento improbabili) nuove limitazioni negli spostamenti. Seguendo il suo consiglio lo abbiamo fatto, rimanendo con la promessa che se la prossima estate la situazione sarà risolta, ci rivolgeremo nuovamente a lui. Ovviamente d'obbligo ringraziarlo per la correttezza dimostrata nei nostri confronti.
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