ma veramente manco qua da me c'è crisi:
le spiagge di sabbia, le 2 uniche pubbliche e nemmeno poi tanto grandi a dire il vero, sono strapiene di turisti dal nord europa:
famiglie anche numerose, con tavolini e sedie apri e chiudi, borse frigo strapiene, cartoni di pizza/focaccia, o anche timballi di cannelloni/lasagne, ombrelloni, stuoie, asciugamani, secchielli e palette, e pinne pure....
Covid, blitz dei vigili nella spiaggia libera di Ancona: maxi multe a chi non ha prenotato
Di bene in meglio.....
Provando a chiamare altri alberghi, è emerso che sì, sono pieni, ma perchè sono aperti non molti hotel (almeno a Torino).
Molti hanno chiuso perchè di turisti ne stanno arrivando pochi.
Ribalto quindi quel che ho detto. La crisi turistica c'è di sicuro. In Puglia però confermo che almeno per il settore balneare non si avverte. Ma dobbiamo attendere Agosto, che è il mese clou.
Non potete dire non sia onesto.
La crisi c'è eccome:
un imprenditore della zona che ha investito diversi milioni di euro in un albergo appena inaugurato ed in uno stabilimento balneare con annesso ristorante e locale da ballo all'aperto, dopo l'exploit dello scorso anno ,adesso si trova continui blitz delle pattuglie di controllo sui ragazzi che vanno a ballare e l'albergo che non ha potuto fare i matrimoni: crisi nera.( ed ottusità delle forze dell'ordine ).
Per fortuna da noi ci sono molti tratti di costa liberi e selvaggi per cui non occorre nessuna prenotazione per le spiagge libere, visto che già prima del covid la distanza naturale tra gli ombrelloni era di parecchie decine di metri.
Io peraltro vado al mare in posti ancora più selvaggi e solitari, dove l'ombrellone più vicino lo dovresti cercare col binocolo ( ma siccome non me lo porto, sono contento di non vederlo).
anche ieri sono andato zona lago maggiore, in un altro lido in realtà ad Orta. parlando con i proprietari del lido, come la scorsa volta, non lamentano alcun tipo di crisi in zona. turisti ce ne sono, un sacco di tedeschi come sempre e gente del posto. certo, magari c'è un rallentamento rispetto agli scorsi anni, ma loro stessi dicono che non si lamentano.
secondo me dipende dalle zone, le città sono quelle che subiscono di più (perché magari quest'anno un turista conscio del problema preferisce andare in mezzo alla natura piuttosto che in città) sempre secondo me, le località balneari meno, la gente si sente più sicura a stare all'aperto in spiaggia piuttosto che in un museo.
Si vis pacem, para bellum.
Qua invece un DISASTRO.
Al mare c'è gente ma solo durante il weekend, tutti locali che vanno in giornata, al massimo il weekend, o nelle seconde case.
Mancano all'appello x milioni di centro-nord europei, qualcuno si vede, ma veramente il nulla rispetto al solito.
Stamattina mia moglie è in aereoporto a Venezia per andare a Malta, anche lì un disastro economico senza precedenti : 2 soli gate aperti agli ingressi, contro i normali 8-10, aereoporto deserto.
Pur di fare 2 soldi, 4 gg di parcheggio dell'aereporto scoperto costano solo 12 €
Altra osservazione, tragitto casa-lavoro c'erano 3 benzinai con relativo bar : solo 1 ha riaperto, gli altri desolatamente chiusi.
Un mio amico scorsa settimana è andato a Madonna di Campiglio dal giovedì al sabato, ha cercato un albergo in loco giovedì ed aveva a dir poco l'imbarazzo della scelta, nonostante diversi alberghi siano chiusi.
Ed anche in paese, diverse attività non hanno più riaperto.
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Ovviamente i beni indispensabili aumentano senza alcun motivo giustificato.
Il prezzo della frutta va alle stelle dopo il lockdown | Vicenza
Borsa della spesa salata nell'estate post coronavirus mal'unica voce di costo in netto aumento è quella per i generi alimentari. La deflazione a -0,2 per cento per il capoluogo berico, la stessa rilevata a livello nazionale, si traduce infatti in un abbassamento generalizzato delle tariffe e in un conseguente incremento del potere d'acquisto. E se il carrello del cibo ha registrato un balzo dell' 1,8%, con un impennata vertiginosa addirittura del 13,5 per cento sulla frutta, scendono le bollette, i trasporti (-3,6%), le comunicazioni (-2,8%) e, come avviene ormai da anni, l'abbigliamento e le calzature (-0,1% che diventa -0,6% nel rapporto mensile con maggio) che fotografano la fiacchezza di un settore che più di tanti ha pagato cara la serrata durante la quarantena.I dati emergono dall'analisi dei prezzi al consumo rilasciati dall'ufficio statistica del Comune e che riflettono quelli elaborati anche dall'Unione nazionale consumatori, sulla base dell'aggiornamento Istat.
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
La spiaggia libera con la prenotazione è come dire faccio la doccia col giubbotto...
Sei costretto allo stabilimento balneare preso per sfinimento.
Io manco c'ho lo smartphone!!
Hanno proprio ragione i sociologi che dicono adesso chi era povero o ceto medio si impoverirà ulteriormente e che i ricchi se ne faranno una beffa.
Se va avanti così ci sarà gente che va al supermercato uscendo senza pagare, prevarrà l'inciviltà.
Morirò di confinamento.
Beh sono una categoria di rapinatori seriali che si inventano strade inesistenti pur di gonfiare prezzi già folli.
Fa comunque dispiacere che le persone siano andando in rovina in questa maniera mentre le forze del disordine vanno in spiaggia libera a fare le multe...
Che mondo!
Segnalibri