Originariamente Scritto da
Sneg
Hai fatto una giustissima osservazione, esattamente.
L'inglese parlato dagli irlandesi è secondo me tra i più "comprensibili" per uno straniero.
Loro hanno un modo di scandire, di "addolcire" la pronuncia come davvero poco accade nell'inglese non British.
Io più o meno in ogni autunno faccio dei giri in Irlanda; bene, tranne forse che per la zona di Galway (probabilmente un po' "contaminata" dal gaelico) posso dire che il loro inglese è tra i più "dolci", decisamente (lo stesso mi sento di dire per la gran parte dell'Ulster).
Quanto al simpatico aneddoto che ci hai raccontato di Edimburgo: ma non preoccuparti proprio!
L'inglese parlato dagli scozzesi, come dicevo, è un po' un mondo a sé, e può risultare ostico perfino per un inglese (per dire, uno di Southampton o di Bristol - ma senz'altro anche di Londra-, può riscontrare delle grosse difficoltà nell'interloquire con uno scozzese).
Per me la situazione è stata un po' diversa, proprio per un fatto geografico.
La mia "fortuna" sta nel fatto che la mia zona è strettamente collegata con la Scozia (perché vicina), l'abbiamo sempre frequentata e ci andiamo davvero spesso (tanto per dire: da noi le "città" di riferimento sono molto più agevolmente Glasgow o la stessa Edimburgo, piuttosto che una Londra...Certo c'è Manchester, oppure molti vanno verso Liverpool o Newcastle UT, ma per noi il punto di riferimento è sempre stato molto più Glasgow, di gran lunga).
Posso decisamente confermarti che l'inglese "europeo" sì, risulta il più fattibile, proprio perché più pulito (scozzese a parte).
E mi sentirei anche di darti ragione sul discorso del neozelandese. Io ho notato spesso una cosa.
Dalle mie parti vengono tantissimi turisti (considera che siamo nel Lake District) anche dalla Nuova Zelanda, così come dalle isolette sparse nel Pacifico e facenti parte del Commonwealth: bene, c'è una differenza netta tra il loro inglese (sonoro e piacevole) e quello degli australiani...
Concordo, poi, su tutta la linea quanto all'insegnamento della lingua inglese nelle scuole italiane. A mio parere si fa ancora troppo poco e male.
L'altra "rovina" è la televisione.
Nei Paesi del nord Europa non anglosassoni mandano interi programmi e film in lingua originale con il prezioso strumento dei sottotitoli (certo, lo faranno anche per motivi di doppiaggio, ci mancherebbe).
Quello secondo me è un ottimo metodo di diffusione della lingua.
Ai miei amici io consiglio sempre di seguire il più possibile in originale, sempre.
Ma...a volte per pigrizia mentale non lo fanno, oppure abbandonano dopo 10 minuti perché "eh ma non ci sto capendo niente", dicono...
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