Non ne ho idea mi dispiace.
Rischierei di dirti cavolate.
Ho frequentate diverse volte Anversa per lavoro, l'inglese lo è abbastanza diffuso.
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Non so darti nessun consiglio perché io non lascerei mai l'Italia e se proprio dovessi farlo andrei solo ed esclusivsmente in Germania. ( al limite in Inghilterra).
In Italia il lavoro me lo creo da solo....per me e per altri.
In ogni caso quando si è molto giovani, un'esperienza all'estero è sempre positiva per la propria maturazione lavorativa e non solo.
Occhio che in Svizzera è fondamentale che sai bene la lingua della zona linguistica dove ti trasferisci ed è altamente consigliato conoscere un'altra lingua della confederazione.
Dipende da che lavoro fai e in quale zona vai, ma l'inglese non è cosi richiesto anzi.... se vai nella Svizzera francese, ad esempio, oltre al francese sarebbe meglio che tu mastichi un po' di tedesco...
addirittura nella Svizzera tedesca dovresti sapere il dialetto della zona per l'integrazione, visto che il "tedesco standard" è usato solo nelle occasioni formali e anzi, addirittura spesso viene usato il dialetto anche sul lavoro (questo confermatomi da un amico che vive e lavora a Berna).
Ultima modifica di meteo_vda_82; 02/05/2020 alle 10:55
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
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io ho vissuto a Bruxelles per molti mesi e conosco il Belgio piuttosto bene. In generale, se lavori nella parte francese (esclusa Bruxelles), ti salvi se sai il francese, ma se lavori a Bruxelles o nella parte fiamminga, è essenziale conoscere sia inglese che, molto spesso, il fiammingo.
Idem nei paesi nordici/scandinavi. Essenziale conoscere l'inglese ma se vuoi inserirti per davvero nel mondo del lavoro (poi ovvio dipende dai contesti) devi conoscere anche le lingue autoctone (spesso fanno corsi gratuiti per gli stranieri lavoratori).
In ogni caso, come consiglio generale (sono laureato in lingue e ci lavoro) basilare è conoscere l'inglese ad un ottimo livello. Sei giovane, siamo nel 2020 e impararlo/migliorarlo è facilissimo. Un modo veloce è fare delle vacanze studio e alloggiare in famiglie o in residence con altri stranieri o, se fai l'università, tramite erasmus (vale anche se vuoi imparare le altre lingue). Dopodiché francese e spagnolo sono molto utili e anche piuttosto semplici da imparare per noi italiani. Soprattutto il francese rispetto allo spagnolo che grammaticalmente, paradossalmente, risulta più ostico. Il tedesco serve molto spesso per lavorare in determinati ambiti in Germania (come nei paesi scandinavi), ma se non hai intenzione di trasferirti lì lo lascerei da parte.
Poi dipende tutto da che tipo di lavoro/carriera vorresti avere. Ci sono lavori per cui è essenziale conoscere l'arabo o le lingue orientali, ad esempio.
Ultima modifica di Franzoso; 03/05/2020 alle 09:43
Le lingue che hanno una qualche utilita' nel mondo sono, ovviamente, l'inglese seguito da cinese e spagnolo, il resto in ambito lavorativo ha poco senso.
Pensare di trasferirsi in altri paesi senza un aggancio o una proposta di lavoro e' dura a meno di non esser ben qualificati, quindi almeno una laurea in una università valida e' necessaria. Dove trasferirsi? Personalmente punterei solo sui paesi scandinavi. La Norvegia e' forse l'ideale per lavoro, qualita' della vita e ambiente ma i costi per un non-norvegese sono assolutamente proibitivi, certo, una volta ambientato e con uno stipendio norvegese regolare e' diverso... ma all'inizio devi avere ottime scorte. La Finlandia ha il problema della lingua, e' veramente impossibile anche se tutti parlan inglese. La Svezia e' il compromesso ideale, lingua non troppo dissimile dal tedesco, costi piu' umani, ottima qualita' della vita e ambiente splendido.
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Certo.
I miei cognati vivono a Zurigo e Winthertur (prima a Coira), tedesco comunque più che sufficiente per il loro lavoro (tecnico radiologo, quindi contatto con numerose persone).
Poi ovvio, specie i più anziani parlano in dialetto, ma è così in ogni nazione..
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Io più passa il tempo e più son convinto che vivere (che va oltre quindi il "semplice" lavorare) in qualsiasi Paese senza conoscere la lingua del posto è veramente arduo anche se, come giustamente hanno già detto, ci sono Paesi in cui tutti parlano anche l'inglese (v. i Paesi nordici).
Quindi nel valutare dove trasferirsi le lingue conosciute sono il primo filtro da applicare.
Poi magari capita la botta di culo propriamente detta: trovi da lavorare in una multinazionale dove è rischiesto magari l'inglese in primis e puoi approfittarne per imparare la lingua locale in un secondo momento; ma resta comunque imprescindibile.
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Nella Svizzera tedesca il dialetto è molto diffuso anche tra i giovani, l' "hochdeutsch" si parla poco a livello informale persino nelle città (non so dirti di Zurigo che è una città più grande e maggiormente "cosmopolita", ma tipo a Berna so che è così)
Ovviamente il tedesco standard lo sanno bene, pero' se ti ritrovi in un gruppo di soli svizzeri parlano dialetto tra loro e persino sul lavoro inevitabilmente lo fanno (infatti questo mio amico che ha studiato il tedesco standard si è trovato un po' spiazzato per questa questione...)
Se si sceglie la Svizzera è sicuramente più facile integrarsi in quella francofona se uno sa il francese (dove parlano il francese stardard a tutti gli effetti perchè gran parte dei dialetti sono in disuso).
In ogni caso l'inglese è abbastanza ininfluente per gran parte dei lavori, anzi è meglio sapere 2 lingue nazionali... e gli svizzeri preferiscono che gli parli la loro lingua (o il loro dialetto ), se sai solo l'inglese sarai sempre un turista o estraneo... (forse solo nei paesi scandinavi potresti integrarti sapendo solo l'inglese visto che è quasi una loro "lingua madre" - o poco ci manca - ma credo che nelle relazioni informali prediligano, ovviamente, la loro lingua)
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In realtà, con uno stipendio locale, la Svezia costa più della Norvegia. E il mercato immobiliare di Stoccolma te lo raccomando!
A parte questo sì, fantastiche sia Svezia che Norvegia, ma davvero senza sapere bene la lingua locale si finisce, alla lunga, a fare la fine di tanti altri expat del posto: ti deprimi, vivi in una bolla dove conosci solo stranieri e perdi un sacco di opportunità lavorative per cui in teoria saresti perfettamente qualificato.
Ma questo vale per qualsiasi posto al mondo.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Dunque dunque...
Premesso che m'è venuto il mal di mare ...ovviamente scherzo, sono ironico.
Da quel che ho capito sei molto giovane, dunque l'indecisione e l'incertezza fanno assolutamente parte di quella fase, è giusto così. Ci sta ed è comprensibile.
Seriamente, innanzitutto se hai la fortuna a che molti dei tuoi parenti sparsi qua e là ti ospitino, sfruttala: non è tanto scontata ed automatica la cosa nei rapporti di parentela, anzi...
Dato che li hai in diverse zone un'idea potrebbe essere quella di prenderti un attimo di tempo e stare per qualche giorno un po' qua e un po' là nelle varie zone dove li hai (i parenti) e che più ti interessano.
Annusa l'aria che tira, osserva, fermati a riflettere e chiediti "ma io qui mi ci vedrei?". Te ne accorgerai sicuramente, credimi: l'anima certe cose le percepisce in men che non si dica.
Il primo consiglio, tanto banale quanto scontato ed abusato è: coltiva e perfeziona l'inglese, assolutamente.
Può sembrare un modo di dire, ormai una " moda"; non è così.
Al di là dei Paesi anglosassoni ti può risultare perfino decisivo in molte realtà.
Ti assicuro che nei Paesi Bassi può risultare fondamentale dal punto di vista lavorativo; idem nel Belgio fiammingo (per esperienza ti dico che è così più o meno in tutte le Fiandre, decisamente), ed anche nella Germania che tu consideri (nel settore "impiegatizio" nel NRW, almeno inizialmente, l'inglese ti para il sedere non poco).
Te lo dico perché frequento quelle zone, anche per lavoro.
Sul Regno Unito: io punterei sulla Scozia, si vive decisamente bene ed economicamente è ottima la situazione; anche alcune zone dell'Inghilterra vanno benissimo (alcune soprattutto, non tutta, attenzione in questo caso).
Sulla Francia: andrebbe bene dovunque, decisamente (non "inguaiarti", nel caso, in certe regioni rurali del Centro (ma questo vale un po' dovunque, anche se non sempre).
Oltralpe la Provenza potrebbe essere un buonissimo compromesso tra tenore di vita/economia/qualità della vita (anche lì te lo posso dire perché ci lavoro molto in zona).
Certo che in Francia il francese è d'obbligo. Ma è una lingua che non dà particolari problemi.
E te lo dice uno che non la conosceva in passato, poi ho iniziato un corso privato e ho preso le certificazioni necessarie (questa cosa mi ha permesso di vincere alcuni concorsi, tanto per dirti, dunque vedilo come uno sprone).
Sulla Spagna: Paese all'avanguardia, notevolmente avanti da un punto di vista della "mentalità" e del "sociale", lodevole; ma, economicamente, io lascerei proprio perdere: rischieresti di "cambiare gli occhi per la coda", si dice dalle mie parti.
In definitiva: io opterei per Paesi Bassi /Belgio (specie Fiandre), Francia, le zone che ti dicevo dello UK e Germania, in una ipotetica scaletta nell'ordine di preferenza.
Poi, da che ho capito, il tuo "settore" è nell'informatica, dunque...
Ultima modifica di Sneg; 05/05/2020 alle 14:42
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
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