A Lanciano ( provincia di Chieti) nei secoli scorsi industriosa cittadina dell'Abruzzo Citra , c'erano un tempo, esposte nella pubblica piazza ,le misure di lunghezza e capacità, da prendere come riferimento ( per evitare le frodi) in una città che basava la sua economia sui commerci e sulle fiere ,ove accorrevano mercanti lombardi, veneti, dalmatini, ebrei e dalle altre parti del regno .
Questo disegno fu fatto nel 700, e si trova nei manoscritti di Uomobono Bocache ( sacerdote e storico locale del XVlll sec.).
Di probabile epoca angioina o aragonese, ai tempi di quello storico ( fine del 700) non c'era già più ed il disegno era stato fatto, a memoria, da un vecchio pittore che lo aveva visto da giovane.
20200720_140149.jpg
Io ricordo di aver visto una sorta di bassorilievo con tutte le misure usate in Sicilia e il loro equivalente nel sistema in uso nel Regno d'Italia. MA non ricordo quale.
Le misure siciliane non erano neanche standard in quanto variavano un pochino fra le città. Che grano confusione doveva essere.
Questo è esposto a Trigona ma io credo di averne visto uno analogo da un'altra parte.
Palazzo_Scavuzzo_Trigona_(Palermo)_15_07_2019_01_b.jpg
L'immagine viene da Wikipedia
Unita di misura storiche della Sicilia - Wikipedia
Poi ci sono un po' di post
IL SISTEMA METRICO SICILIANO – I – 'U RUMPI TESTE
IL SISTEMA METRICO SICILIANO – II – 'U RUMPI TESTE
Il secondo mostra lo stesso bassorilievo fotografato prima del rifacimento della facciata attorno
Antiche unita di misura italiane - Wikiwand
Qui invece ce n'è un altro esposto a Palaia che non credo sia quello che ho visto io.
Comunque era qualcosa di simile.
Di antiche misure conosco solo il "campo", per la siperficie, ancora oggi talvolta usato - il campo trevigiano è circa mezzo ettaro, ma cambia in base alla zona
Campo m²
bellunese 3778,7351
feltrino 4210,2573
padovano e vicentino 3862,5726
di Pordenone 5217,0161
rodigino 4464,4077
trevisano 5204,69
udinese 3503,8348
di Spilimbergo 3656,6064
veronese 3047,9466
censuario veronese 3002,2410
Qua si trovano altre misure oltre al campo Antiche unita di misura della provincia di Treviso - Wikipedia
Per la mia zona, segnalo che i cm vengono chiamati "schei" come il denaro (es., quando cadono 10 cm di neve "ghi nà fat diese schei"). Non è infrequente poi sentire qualcuno, soprattutto se anziano, che parlando di denaro usa le lire anche riguardo spese recenti (in pratica fanno la conversione in automatico da euro a lira ma non so con che criterio-cioè non so se prendono come valore quello al passaggio all'euro o quello degli anni 80 o prima)
Bellissime testimonianze. Qui in zona, e credo in buona parte del Sud, resiste ancora nel gergo comune contadino il "tomolo". Il tomolo è riferito sia alla superficie agraria, e varia grossomodo da 2000 a 4000 mq a seconda della zona, e sia al peso. In quest'ultimo caso si usa soprattutto per le olive: qui un tomolo di olive equivale a 40 kg.
Viene spesso usato anche un sottomultiplo del tomolo agrario, che è il mezzetto.
Nella vicina Basilicata ho sentito spesso anche un'unità di misura usata per la legna: la "canna". Una canna di legna equivale a circa 4m cubi.
Non ho mai approfondito come mai unità di misura di superficie e peso in alcuni casi avevano lo stesso nome (tomolo, mezzetto)..
qui in Sicilia è il tumulo e sarebbe sia una misura di superficie agraria che di volume, per materiali sfusi non per i liquidi, e anche di peso anche se questo uso io non lo conoscevo.
Aggiungo la voce wikipedia del tentativo di riforma del 1809
Riforma di misure e pesi in Sicilia (1809) - Wikipedia
e il link al libro Codice metrico-siculo diviso in due parti
Codice metrico-siculo diviso in due parti - Google Libri
che fu scritto per l'occasione.
Un breve pensiero di cosa pensava Piazzi, astronomo scopritore di Cerere e uno degli autori del libro, di tutte queste unità
«Cotali misure faranno l'eterna vergogna delle Università, presso le quali sono state in uso e forse lo sono ancora; nè la posterità saprà concepire come la Sicilia, sì colta un tempo, esempio e maestra delle altre nazioni, nel secolo XIX tra le sue popolazioni non poche ne annoverasse di tanta stupidità, infingardagine ed ostinazione. Se punto rimane di onor nazionale, tali misure si riducano in pezzi, interamente si distruggano e sia vitupero il solo ricordarle.»
(G.Piazzi, in Codice siculo-metrico, 1812, p. VI.)
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