Vi voglio raccontare quello che stó vedendo da tempo.
Dove lavoro i giovani d 'oggi spesso si collegano con il mobile , anche durante la produzione, dove bisogna essere concentrati e presenti con la testa sul posto, ogni tanto succedono errori ,secondo me dovuti a questo, a causa testa persa nel loro mondo.Altro fatto ,che non si può,vedere adolescenti attaccati a questi così permamentemente, e così sono dei miei vicini di casa,al massimo vanno in giardino o sono chiusi in casa.
Il nonno, io, a quell età andavo a pesca, andavo in bici ,andavamo al bar a giocare a bigliardino,andavamo in piscina, a costo di fare 10 km in bici,andavamo a fare le prime conoscenze sul *****, che sembrava una cosa paradiasistica e difficile da conquistare.
Ora vedo sti fanciulli persi nel vuoto,con il loro telefonino.
Probabilmente sbaglio io,anche quando ero giovane ,le persone adulte mi dicevano ,sai ai miei tempi.....
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Benvenuto nel "stai diventando vecchio".
Eccoti la spilletta "ai miei tempi".
Ti porto a fare un giro illustrativo?
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
Boh,da come vedo é ben da pensare.
Ultima modifica di naiva; 01/08/2020 alle 23:23
In poche parole i giovani di adesso mi sembrono persi con i loro cellulari.
Conosco una di 16 anni in terapia salvata da un suicidio.
Eppure i famigliari sono persone normali , la madre é una psicologa.
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Vorrei cancellare questo stupido post.
Scusate ma non riesco.
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Non mi sembra stupido il tuo post, anzi denota che c'è
dietro una persona pensante.
Mi sembra più da scemi litigare per chi ha fatto più cm. di neve o la minima più bassa.
Il dire "ai miei tempi era diverso" è nato con l'uomo: anche gli antichi romani solevano dire " o tempora o mores" stigmatizzando il cambiamento dei costumi.
Il mondo cambia ed il cambiamento è cavalcato dai giovani ed ogni generazione ha nostalgia della sua età giovanile.
Le tecnologie attuali secondo me hanno un effetto positivo sul mondo della conoscenza ( tante informazioni istantanee velocizzano l'apprendimento) però c'è appunto il rischio di tapparsi in casa e vivere in un mondo parallelo.
Io cmq. resto ottimista sul mondo giovanile.
Non a caso un disturbo nato negli ultimi anni (riconosciuto per prima in Giappone) è quello dell’hikikomori (si scrive così?) che porta in certi casi all’isolamento quasi totale dal mondo reale...
Come per tutto ci vuole misura, a me da molto fastidio quando trovandomi con miei coetanei questi stanno quasi sempre al cell, ma glielo faccio ben presente e ormai lo sanno
Pur essendo io parte di questa generazione di cui parli, queste tue perplessità me le faccio molto spesso anch'io.
Son anch'io cresciuto in questi anni 2000 dove i cellulari son diventati una "nuova parte del nostro corpo".
Spesso desidero di esser nato ben in altri anni, dove veniva prima la socialità reale a quella virtuale.
Guarda io ti dico una cosa, e quando ne parlo con altri molti concordano; l'optimum dal punto di vista tecnologico secondo me si è raggiunto negli anni '90, c'era tutto se ci pensiamo: internet, computer, cellulari, tecnologie avanzate e forse anche più benessere sociale ed economico.
C'era quella cosa che adesso è sconosciuta: la moderazione. I cellulari c'erano come adesso, ma venivano usati per quello che servivano, non per il superfluo. I computer e l'internet c'erano, e anch'essi venivano usati per quello che servivano e poi stop.
C'era uno stacco, mentre adesso l'esser costantemente "online" è diventata una vera e propria mania o addirittura una malattia mentale.
Io ovviamente degli anni '90 ho un ricordo vago, ero troppo piccolo essendo nato a metà di quel decennio, ma invidio chi lo ha vissuto appieno.
Io cerco costantemente un "supporto" in quegli anni, può sembrare assurdo ma forse la soluzione in questo caso stà proprio nello stile di vita che avevamo un po' di anni fà. Li vedo un po' come un modello.
Andate a vedervi video o interviste di quegl'anni. Vedi la gente con le mani libere e gli sguardi al mondo attorno. Adesso troppi sono incollati nello schermo del cellulare.
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