Ieri sera, pasta con le sarde! ricetta del nonno, con finocchiello, acciuga, cipolla, zafferano, uvette, pinoli.
Meno male che in padella vanno spezzettate, perché il mio primo tentativo di pulire e sfilettare le povere bestiole è stato una specie di strage...mai più... la prossima volta, solo pesci interi...sgrumpf...
...i miseri resti raggiungono la padella
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e il risultato finale
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Spaghetti freschi fatti disseccare un'oretta, frittura di zucchine e dei maledetti gamberetti surgelati (avevo quelli), aglio e basilico ultrafresco raccolto pochi secondi prima (e sciacquato, non si sa mai).
Devo accorciare la cottura già 3-4 minuti sono troppi.
E devo sperimentare con diverse farine perché, mannaggia, le farine non son tutte uguali. Difatti agli inizi del secolo scorso i pastai napoletani miscelavano con il duro proveniente dall'Ucraina per migliorare il risultato e anche oggi le farine devono avere un certo tenore proteico. Questa farina era Mulino S.Paolo che ha 11g di proteine per 100g e mi sa che sono poche, dovrebbero essere 14g se non ricordo male. Devo guardare meglio fra le farine. Potrei miscelarla alla Manitoba che ne ha 13.5 ma è di grano tenero. Il ricettario Philips è tipicamente un ricettario nordico.
Vedremo.
In ogni caso il sapore è diverso, tipico della pasta fresca, non meglio o peggio, diverso.
Oggi primo orecchiette con sugo ai funghi cardoncelli, secondo un po’ di bombette, e per frutta polpette fritte
Io continuo a impastare pizze, variando un po' le dosi. Sempre 48 ore in frigo, 60% manitoba tipo 0 e 40% farina 00, della Garofalo, W350.
Ho impastato un chilo e mezzo di farina, idratazione 80%, per 4 belle teglie.
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Grazie per i dati! Non sono dati meteo ma dati gustosi. 48 ore non l'avevo mai sentito mail risultato si vede per cui proverò, del resto in frigo significa a temperatura più o meno costante mentre quella ambiente varia molto di più.
Quale lievito hai usato e in quali dosi?
Poi in forno al massimo della temperatura?
Lievito di birra fresco, circa 4 g ogni 750 g di farina. Tiro fuori dal frigo gli impasti solo le ultime 3 ore circa, lasciando lievitare fuori.
In forno al massimo, sì, quello è il punto debole, essendo il classico forno di casa. Quindi 250°, uso l'accortezza di mettere ogni pizza prima sul fondo del forno, in modo che prenda colore la parte inferiore, e poi completo la cottura in alto. Infornando più pizze, sono ovviamente sempre soggette a condizioni diverse (le resistenze si accendono e spengono a fasi alterne) ma diciamo che il risultato è accettabile. Comunque c'è sempre una pizza che viene meglio cotta, più croccante ecc. delle altre.
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Paste di mandorle. Semplici e una vera droga
@inocs
GRAZIE!
Io per la cottura sto sperimentando una cosa che forse è ovvia: lascio scaldare anche la teglia. Mentre prima preparavo la teglia fuori e poi la inserivo nel forno adesso lascio la teglia nel forno e poi ci metto su la pizza (o altro). Il problema è farlo velocemente senza bruciarsi.
Questo permette una migliore cottura del fondo. Altrove ho letto per per pizze piccole le passano prima in padella senza olio.
Guardo anche con interesse a quella specie di fornetti elettrici per pizza che dovrebbero raggiungere temperature più alte ma il fatto che si aprano completamente, facendo fuggire l'aria calda, mi rende dubbioso. Ma forse la massa del forno caldo è prevalente. Solo che la collezione di elettrodomestici aumenta.
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